capitolo 3

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Sono quasi le due di notte e questo tizio è ancora qui,non che la cosa mi dispiaccia perché è davvero un bel vedere,ma ha gli occhi incollati su di me da quasi due ore e non sembra essersi stancato neanche un po'.

Cosa vuole??? E se fosse un serial killer che sta studiando la sua prossima vittima?

No! Impossibile perché se avesse voluto uccidermi lo avrebbe fatto questo pomeriggio,ma allora qual è il suo problema?!
È davvero difficile riuscire a concentrarsi e anche versare del semplice gin in un bicchiere diventa un'impresa. Diciamo che il bancone se fosse animato sarebbe completamente ubriaco per quanto alcol ho fatto cadere in questo frangente.
Sento continui brividi che corrono lungo il mio corpo e sembro essere diventata un'idiota.
Già non ero questa grande cima di compostezza,ma a causa sua ho avuto un netto peggioramento.
Perché il suo sguardo mi fa questo effetto?

Tranquilla Aiko tra pochi minuti il locale chiuderà e tu potrai tornare a casa nel tuo adorato letto.
Mi dico piena di speranze oggi è stata davvero una giornata strana e non vedo l'ora di salutarla e chiudere gli occhi per poi svegliarmi domani con uno spirito diverso.
Continuo a lavorare senza sosta per non pensare al Dio Greco e spero che questa gente abbia improvvisamente voglia di tornare alle proprie dimore.
Sono le due e anche gli ultimi clienti vanno via finalmente.
Adam e jack sono usciti già da un po',invece Amanda si è volatilizzata dopo aver ingurgitato due bicchieri di vodka nel giro di un minuto. <Domani facciamo i conti>mi ha minacciata quando mi ha salutata con un bacio . So che me la farà pagare cara stavolta perché il lavoro in quell'azienda lo sogna già da un po' di tempo e se malauguratamente a causa della mia lingua lunga dovessero licenziarla,non ci penserebbe due volte ad uccidermi.
Considerando che il suo capo è stato qui fino a un attimo fa non penso proprio voglia mandarla via per una cosa così futile anche se,per quanto è strano,mi aspetterei qualunque cosa da lui.
Do una spazzata al locale,pulisco i tavoli con la lentezza di un bradipo,mi cambio e raggiungo Rosy nel retro .
<Adesso tu mi dici chi era quel tipo fantastico al bancone che ti ha fissata per tutto il tempo? Era davvero... wow... cioè wow è anche poco>
Beh complimenti per la vastità del tuo dizionario.
<Ti sbagli non mi stava fissando e poi so solo che si chiama Adam ed è il capo supremo di Amanda. Non so nient'altro.>Le dico mentendo perché altrimenti il suo terzo grado potrebbe proseguire fino a domattina.
Lei scuote la testa<Ok sorella adesso ascoltami attentamente! Quell'uomo è un bocconcino davvero troppo appetitoso,quindi mia cara muoviti a fare qualcosa perché se tu non sei interessata io lo sono mooolto>Allarga le braccia per spiegare meglio quanto sia attirata da lui ed io?
Sento una strana sensazione dentro di me,a livello dello stomaco.
Cosa sarà? Irrazionale gelosia? Mah impossibile.La scaccio via in un attimo.<mmmh fai come vuoi,ora vado non vedo l'ora di  dormire> le lascio un bacio sulla guancia ed esco beandomi dell'aria fresca della notte. Questo è il momento che preferisco quando finalmente posso passeggiare fino a casa senza alcuna distrazione,ma stasera non andrà esattamente così.
<Sei davvero lenta> mi sento dire da una voce nel vicolo e il mio cuore fa un salto da campioni.
Non so cosa fare e per la prima volta ho davvero paura. A quest'ora non c'è un'anima in giro. Ho due opzioni tornare dentro o scappare alla velocità della luce.
Non scelgo nessuna delle due,mi volto molto lentamente e sorpresa! Trovo Adam appoggiato ad una macchina super lussuosa,di quelle che si vedono solo in tv,con le braccia incrociate e l'aria scocciata.
Il mio primo istinto è quello di lasciargli la borsa dritta in testa per fargli capire che questi scherzi non mi piacciono proprio.
<Ciao. Cosa ci fai qui?>gli chiedo con un misto di rabbia e eccitazione.
<Ti aspettavo. Sali!>
Evviva!quanta gentilezza...
Il suo invito mi alletta parecchio,ma preferisco proseguire per la mia strada e non correre rischi inutili.
<Grazie,ma sono davvero stanca. Torno a casa. Buonanotte>
Alzo la mano in segno si saluto e inizio a camminare,ma nel frattempo Adam ha fatto il giro dell'auto e ha aperto lo sportello del guidatore <Ti accompagno>mi ordina con tono rude e dal suo sguardo capisco che non ammette obiezioni.
È mai possibile che con questo tipo non si possa avere una conversazione normale?!
Mi concedo prima un grande sospiro di frustrazione,apro lo sportello,mi siedo e aggancio la cintura.
Wow quanto è comodo questo sedile.
All'interno l'auto è anche più lussuosa dell'esterno. I sedili sono in pelle color perla,il cruscotto è lucido e c'è un profumo... il suo profumo.
Capisco che non voglia parlare,ma almeno un po' di musica non sarebbe male per stemperare il mio imbarazzo...
Come al solito non dice una parola ed io mi muovo nervosamente sul sedile.
Ho sentito uno strano rumore. Aspetta!Quello che ho appena sentito è il mio stomaco che ha brontolato?? Traditore!
Inizio ad inveire contro il mio organo interno e spero vivamente che Adam fosse perso in qualche pensiero profondo e non abbia sentito nulla.
Lo guardo e lui continua a fissare la strada trattenendo a stento un sorriso.
Ok lo ha sentito. Bene Aiko che classe!!
Vivissimi complimenti  principessa!

Dopo pochi minuti si ferma davanti al mcDrive. < Cosa prendi?>mi chiede osservando il cartello del menù.
< Chi io? No no appena torno a casa mangio un boccone,non preoccupar....>
Non mi ascolta neanche e ordina due cheeseburger e due bibite alla voce femminile che esce dall'apparecchio.
<Anche tu mangi questo tipo di cose?>Gli chiedo d'istinto.
<Non posso?>Risponde lui e io affondo nel morbido sedile sperando possa inghiottirmi e non lasciarmi più andare.
<Si certo,figurati.>sono davvero idiota. Sarà meglio che inizi ad utilizzare la sua stessa politica del silenzio ed evitare imbarazzanti momenti.

Aspettiamo qualche minuto e poi arriva il nostro ordine. Me lo porge e appena lo prendo mi guardo intorno. Ok non è il caso di mangiare in quest'auto,costa di sicuro più della mia casa. Per non parlare della salsa al barbecue che non si abbina per nulla alla pelle chiara degli interni. Così,seguita da Adam,ci sediamo su una panchina e iniziamo a mangiare.
Cerco di essere il più aggraziata possibile,ma proprio non ce la faccio a non leccare quel po' di salsa che mi è caduta sul polso.
Ritraggo immediatamente la testa appena mi accorgo di ciò che ho fatto,ma è già troppo tardi perché i suoi occhi sono già su di me.
Fissa le mie labbra in un modo che mi mette molto a disagio e sento la gola seccarsi.
< Grazie, avevo davvero una gran fame> Dico per smorzare l'imbarazzo.
<Si ho sentito>e trattiene una risata.

Che gran bastardo!
Le due di notte sono passate da un pezzo e sfiderei te a stare digiuno dal pranzo.

Finito tutto il cibo,mi affretto a rientrare in macchina,così da poter tornare a casa e lasciarmi alle spalle questa strana sensazione di ansia. Lui fa le mie stesse cose molto lentamente,sale in auto e mette in moto.
Le uniche parole che ci scambiamo sono le indicazioni per arrivare a casa mia.
Parcheggia vicino al mio cancello sgangherato e slaccio la cintura.
<Grazie infinite sia per il passaggio che per la cena.>Gli dico prima di scendere dall'auto<Buona notte>
Lui prima mi squadra da capo a piedi dice qualcosa che assomiglia vagamente ad un "notte" e va via sfrecciando per le strade desolate.
Resto un po' in piedi immobile,a capire cosa passa per la testa di questo ragazzo. Sarò io che sono strana ma lui non sembra affatto una persona normale.
Mi fissa costantemente,non dice una parola,mi porta a mangiare poi mi accompagna a casa e a stento mi saluta.
Mi passo una mano tra i capelli come faccio sempre quando qualcosa mi preoccupa e decido di entrare in casa e lasciarmi alle spalle questo incontro alquanto fuori dal comune.

Imprescindibile Come L'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora