capitolo 21

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La sveglia segna le undici,la mia testa pulsa e il mio stomaco già borbotta intensamente,mi alzo dal letto pronta a divorare qualunque cosa commestibile sia presente in casa. Il mio cervello da quale cavaliere che è ha eretto una barriera per impedire alle brutte esperienze di segnarmi per sempre,fa di tutto per trascinare e rinchiudere i cosiddetti mali  in un angolo remoto della mia mente sbarrato con cento lucchetti. Non sempre riesce nel suo intento,infatti durante la notte il ghigno beffardo di quel vecchio pervertito mi ha fatto svegliare di soprassalto parecchie volte. Mi do due pacche sulle guance e dico a me stessa che è tutto finito e di non pensarci più.
Scendo le scale e un dolce odore di caffè e di biscotti appena sfornati  invadono le mie narici e fanno borbottare ancor più rumorosamente il mio stomaco.
Entro in cucina,dove la nonna sta tirando fuori il ruoto bollente dal forno con indosso il suo solito grembiulino con le margherite gialle. Ricordo ancora quando, il giorno del suo compleanno glielo regalai,era la donna più felice al mondo. Avevo passato i due giorni precedenti in giro per i negozi alla ricerca di qualcosa che le potesse piacere. Brancolavo nel buio e ogni volta che trovavo il regalo perfetto era purtroppo fuori dalle mie finanze. Alla fine sconfitta stavo tornando a casa e passando davanti ad un negozietto vidi questo grembiulino con presine da forno in coordinato,sapevo che non erano chissà che cosa,ma lei sembrò apprezzarli davvero. Penso che se le avessi regalato un sasso raccolto per strada ne sarebbe stata ugualmente entusiasta perché in qualche modo dimostrava che io tenessi a lei,ma non può neanche immaginare quanto sia importante per me.
Appena mi vede mi viene incontro abbracciandomi calorosamente<Buongiorno tesoro come ti senti?>
<Mi fa un po' male la testa,ma niente di preoccupante.>Qualcosa di insolito attira la mia attenzione oltre le sue spalle,sul tavolo c'è un enorme mazzo di fiori in un vaso blu.
<E quelli chi te li ha mandati?>
<Oh no mia cara non sono per me io sono un po' troppo vecchia per queste cose,qualcuno deve farsi perdonare.>La guardo confusa.<Queste sono le peonie e questi i gigli nel linguaggio dei fiori vengono regalati per chiedere scusa.>
Mi avvicino al tavolo per odorarne la fragranza e accarezzarne i petali delicati,sono davvero bellissimi. Legato al fiocco c'è un bigliettino rosa con su scritto il mio nome. Lo apro e il mio cuore perde un battito
Ti proteggerò
A.B.
Adam Bennet l'uomo più destabilizzante che abbia mai conosciuto mi regala dei fiori.
Appena sveglia avevo preso il cellulare con la speranza che ci fosse un suo messaggio,ma niente. Oltre a quelli di Amanda e Jack non c'era nulla,ero delusa perché convinta che di me non gli importasse nulla. E invece mi ha piacevolmente stupita ,con questo dolce gesto ha dimostrato che un po' mi pensa.
Mi siedo con il cuore colmo di felicità e  mi incanto a guardare il mazzo davanti a me,addento un biscotto e la mia lingua va a fuoco. <La solita ingorda> sento dire alle mie spalle e dopo aver riso di me mia nonna va via .
Ormai satura di gioia mi viene voglia di andare a fare una passeggiata,la giornata è soleggiata e tiepida,ma sul ciglio della porta mia nonna mi sbarra la strada<Dove pensi di andare? Il dottore ha detto che almeno per oggi ti saresti dovuta riposare come si deve.>. Faccio retrofront un po' delusa e mi tuffo sul divano. Accendo la tv e dopo aver fatto zapping per più di dieci minuti alla fine guardo un film per bambini con un cane gigante e bavoso. Dopo neanche mezz'ora sono già di ritorno nella mia camera annoiata. Prendo il romanzo che ormai è sul comodino da oltre due mesi e mi dico che è arrivato il momento di finire di leggerlo.

Penso di essermi addormentata subito e così dico addio a sapere la fine del libro. Sono già le cinque del pomeriggio ed io non ho fatto altro che dormire
Ecco come sprecare un'intera giornata.
Raggiungo la nonna in salone e la trovo a prendere un caffè con Amanda,Jack e seduto sulla poltrona c'è Adam. Per un attimo dimentico come si respira,è stupendo con il pantalone aderente e la camicia nera,niente cravatta,niente giacca.
<Finalmente la bella addormentata si è svegliata.>Mi prende in giro la mia amica.
<Certo l'abbigliamento non è proprio da favola,però....>Ridacchia Jack. Do un'occhiata al mio corpo e indosso la mia immancabile felpa extralarge blu e dei leggins felpati.
Lo fulmino con lo sguardo<Buonasera anche a voi e sto più che bene grazie per il vostro interesse>Mi siedo sul divano poco lontano da Adam e il suo profumo mi entra in testa. Lui non smette di fissarmi ed io lo guardo in tutta la sua bellezza,finché non mi fermo sulla sua mano fasciata.
<Cosa ha fatto alla mano?>
<Un graffio>Dice distogliendo lo sguardo.
Fisso Jack con aria truce,lui sa di sicuro cosa è successo,sono sempre insieme, e deve dirmelo.
<Non è come pensi,per rabbia ha tirato un pugno al muro>Adam lo guarda minaccioso e lui alza le mani come a dire che non aveva scelta.
<Ragazzi se per voi non è un problema potreste restare a farle compagnia? Ho da fare alcuni servizi,quando torno cucinerò un piatto delizioso e ovviamente voi siete invitati.>Propone la nonna.
<Nonna non sono invalida,non ho bisogno di qualcuno che badi a me e poi è domenica avranno di meglio da fare.>
<Nessun impegno,può stare tranquilla signora>Risponde Adam con tono rassicurante
<Bene allora vado a tra poco.>

Imprescindibile Come L'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora