capitolo 39

5.7K 176 4
                                    

Adam

<Mi vuoi gentilmente dire cosa sta succedendo?>Non so neanche quante volte Aiko mi sta facendo questa domanda,ma sono troppo concentrato a trascinare lei e le nostre due valigie per poterle rispondere.
Per fortuna il taxi è già fuori che ci aspetta,faccio entrare lei e poi io, lasciando al tassista le nostre le valige da mettere nel bagagliaio.
<Adam voglio una spiegazione.>Mi chiede visibilmente agitata e con l'affanno,ma prima che io possa darle una risposta una macchina nera parcheggia proprio davanti al nostro taxi.
Aprono lo sportello e la prima cosa che noto sono delle inconfondibili décolleté laccate di rosso.
Natasha in un abito troppo appariscente persino per lei, scende dall'auto dirigendosi nell'hotel e impegnata com'è a ondeggiare il suo fondoschiena non si è minimamente accorta di noi.
Il tassista prende posto aspettando delle indicazioni da parte mia<Alla baia.>Dico su due piedi.
<Adam.>Mi chiama Aiko con un tono tutt'altro che gioviale.
<Adam parlo con te. Stai per caso scappando dalla tua ragazza?>Mi chiede con sguardo accusatorio.
<Non so di cosa tu stia parlando.>
<Ah no? Non era forse la tua fidanzata,quella salsiccia pressata in un vestito nero che ci è appena passata a fianco?>
<Io non ho visto alcuna salsiccia.>
<Adam.>
Mi volto per guardarla negli occhi<Io non ho visto nessuno,stamattina mi sono alzato con la voglia di vedere il mare e così ne ho approfittato.>
<Facendomi correre come una pazza per tutto l'hotel?>
<Esatto.>
<Non mi dirai mai la verità eh?!> chiede esausta.<Va bene fa come vuoi.>Appoggia la testa al finestrino osservando il paesaggio.
La verità è che devo ringraziare Jack per avermi salvato,infatti mi ha chiamato informandomi che Natasha aveva scoperto dove ero e che stava per raggiungermi. Non so davvero come faccia quella donna a sapere ogni cosa.
Così sono stato costretto a svegliare Aiko e scappare letteralmente dall'hotel.

Il tassista ci ferma sul lungo mare e dopo averlo pagato raggiungo Aiko che è già sulla spiaggia con le scarpe in mano.
Mi avvicino a lei e dopo l'ennesimo sassolino decido anche io di togliermi le scarpe.
<Io davvero non capisco quelle persone che dicono" odio il mare a causa della sabbia".
Non c'è sensazione più bella di affondare i piedi in essa. È paradisiaco.> mi dice con gli occhi chiusi.
<Ti piace il mare?>Le chiedo avvicinandomi.
<Quando ero piccola andavamo ogni anno e litigavo tutte le volte con mia madre perché non volevo mai uscire dall'acqua. Cercava di mettermi paura dicendomi che prima o poi sarei diventata un pesce con tanto di branchie e non avrei più potuto tornare a casa. Non le ho mai dato ascolto e mi facevo cullare dalle onde fino a sera. Da quando sono andata a vivere con la nonna le nostre possibilità si sono ridotte drasticamente.>
<Mi dispiace.>
<Perché dovresti dispiacerti? Ho molto di più della maggior parte delle persone sulla terra.>
Sembra una di quelle frasi tipiche da reginetta di bellezza,ma detta da lei assume un significato più profondo.
Ha perso tutto o quasi e continua a ritenersi molto più fortunata di tanti altri.
<Riesci sempre a sorprendermi.>Le dico impressionato.<Nessuno di noi ringrazia per ciò che possiede,continuiamo a desiderare di più e a non essere mai contenti,invece tu sei così limpida da essere felice anche per la più piccola cosa. Ti invidio.>
<Sta a te decidere chi essere no?!>
Questo è vero,ma se non ricevi amore,se non sai cos'è non puoi inventartelo.
Non puoi decidere dall'oggi al domani di essere una persona migliore se nessuno ti ha mai insegnato ad esserlo,se gli unici esempi da seguire erano emblema di cattiveria e ignoranza.
<Vado a vedere se posso posare le valige in quel chiosco.>Le dico indicando una piccola costruzione in legno.

Quando torno però la trovo a parlare al telefono.
< ... si tutto ok e a te?... ma figurati.... davvero Mike?non posso crederci>
Sta davvero parlando con quel tipo? Davanti a me? Sento la rabbia scorrermi nelle vene,
Mi guardo intorno e noto delle moto d'acqua parcheggiate sulla spiaggia,mi avvicino al ragazzo che ne sta posizionando una.
<Vorrei affittarne una.>
<Signore l'ha mai guidata?>
Lo guardo con un sopracciglio alzato<Posso pilotare anche un aereo bendato,dammene una.>Non sono in vena di discutere con lui.
Lo vedo sgranare gli occhi<Ok ok,tenga.>Mi porge un salvagente.
<Me ne serve un altro.>
Senza obiettare me lo prende subito.
Mi avvicino ad Aiko che sorridente continua a parlare con quel dannato Mark,l'afferro per il polso e lei si volta spaventata.
<Devi staccare abbiamo da fare.>
Mi guarda dubbiosa e copre il microfono con una mano<Cosa c'è adesso?.>
<Devi staccare e seguirmi.>
Lei mi fissa per un istante,poi decide di ascoltarmi e dopo aver salutato posa il telefono.
Ancora con la mano intorno al suo polso la trascino sulla riva.
<Si può sapere cos'è che dovremmo fare qui?>
<Metti questo.>Le ordino dandole il giubbotto ed indossando l'altro.
<Cosa dovrei farci con questo?>Mi chiede guardando il salvagente come se fosse un mucchio di immondizia.
<Devi soffiarti il naso mi sembra ovvio no?!>Le rispondo sarcastico<Devi indossarlo.>
<Perché?>
<Per andare su questa.>Indico la moto d'acqua.
<Oh no io non vengo.>
<Certo che verrai>Prendo il giubbotto dalle sue mani e glielo infilo senza problemi.
Salgo sulla moto tenendo salda la sua mano e lei si accomoda dietro si me.
<Sai almeno guidare questa cosa?>
<Non lo so.>
<Che significa non lo so?>
<Non l'ho mai portata,ma non mi sembra difficile.>
<Cosa?>Chiede stridula attirando l'attenzione di alcuni ragazzi.
<Stai tranquilla ok?>
<No non sto per niente tranquilla e se cadiamo e uno squalo ci attacca?>
<Nella baia non ci sono squali.>
<Allora una balena.>
<Si e poi arriva una foca a battere le mani. >
<Non scherzare! Abbiamo rischiato la vita solo ieri e tu mi stai chiedendo di farlo anche adesso.>
<Precisiamo che erano solo turbolenze e nient'altro. Qui non ci sono ne squali,ne balene ne godzilla. Aggrappati a me. Non sapevo fossi così ansiosa?>
<Se non ti piace,posso benissimo restare sulla spiaggia>
<Non c'è niente di te che cambierei>Le dico a pochi centimetri dal suo viso rosso.<Ti prometto che non ti succederà nulla ok?>
Annuisce poco convinta e cinge la mia vita con le braccia.
Faccio partire la moto e la sensazione è fantastica. Cavalcare le onde con il vento che ti soffia in viso è adrenalina pura. Senza accorgermene ho accelerato sempre di più,ma Aiko me lo fa notare.<Adam vai più piano sei impazzito?>
Rallento un po' fino a fermarmi.
<Perché siamo fermi? Non mi dire che questa cosa si è rotta ed ora come faremo a tornare sulla spiaggia?.>
Sospiro di fronte al suo panico e mi alzo per potermi sedere di fronte a lei.
<Adam sei pazzo? Possiamo cadere.>
<Non succederà nulla.>
<Allora perché ti sei fermato nel bel pezzo del mare?>
<Perché così sono certo che tu non possa scappare.>
Lei apre la bocca senza però dire una parola.
Le prendo il viso tra le mani<Non voglio farti del male. Voglio stare un po' da solo con te.>
Lei arrissisce,ma continua a guardarmi negli occhi.
<Perché sei scappato da Natasha?>
<È una storia lunga.>
<Abbiamo tutto il tempo qui nel bel mezzo del nulla.>
<Le cose con Natasha non sono come pensi tu.>
<E come sono?>
Sa essere davvero insistente.
<Ti basti sapere che quella di fidanzarci non è stata una decisione  dovuta a sentimenti romantici,appena possibile ti racconterò tutto,ma per ora per favore non parliamo di lei.>
<Ok.>Dice chinando il viso,e so che la mia spiegazione l'ha messa ancora più in confusione.
<Guarda ci sono dei pesci.>Le faccio notare indicando alla nostra destra.
<Wow,ne sono tantissimi.>
La guardo mentre sorridente osserva i pesciolini che ci nuotano intorno.
<Aiko potremmo far finta che non esista nessun altro oltre noi? Come hai detto tu siamo nel bel mezzo di nulla,quindi non pensare a niente.
Lascia andare tutte le tue paure. So che la situazione non è chiara per te e sono consapevole di quanto tutto questo ti faccia star male,ma ti prometto che le cose cambieranno.
Non so da quando,ne come la mia vita sia mutata così tanto.
Da quel giorno in quell'ascensore i miei occhi non hanno fatto altro che cercare il tuo viso,le mie mani la tua pelle.
Non mi era mai capitato qualcosa di così irrazionale da non poterlo neanche spiegare.
Sei stata come una ventata d'aria fresca,come il sole pieno del mattino.
Quello che posso dirti con certezza è che tu mi ha cambiato. Hai cambiato il mio modo di vivere,di vedere il mondo.>Mi avvicino di più al suo viso.<Ti chiedo solo di fidarti di me.>Le soffio a pochi centimetri prima di appoggiare le mie labbra alle sue.
Lei non fa resistenze,chiude gli occhi e si lascia andare.
Ci baciamo e la sensazione è quella di tutte le altre volte,con la differenza che qui nessuno può interromperci.
<Adam è come hai detto tu siamo nel bel mezzo del nulla e ho azzerato la mia mente,ma le cose non saranno le stesse una volta tornati sulla terra ferma.>Mi dice per poi ricominciare a baciarmi con passione.
Se non ci fossero tutte queste persone la spoglierei all'istante.
Dopo non so quanto tempo lo strano suono di una campana attira la nostra attenzione e guardando sulla spiaggia notiamo il ragazzo delle moto sbracciarsi nel tentativo di chiamarci.
Do un ultimo bacio ad Aiko e mi rimetto in posizione,accendo la moto e raggiungo il tipo.
<Mi dispiace ma sta per arrivare un temporale.>Ci informa ed in effetti sulle nostre teste ci sono immense nuvole grigie mentre le prime gocce iniziano a cadere. Afferro Aiko per la mano e la porto nel chioschetto.
Ordiniamo delle bibite  e solo guardando l'orologio sulla parete mi rendo conto di quanto  tempo sia passato.
Guardo Aiko controllare il suo telefono,e ad un tratta la sua espressione cambia,da felice a triste.
Le chiedo cosa sia successo,ma lei con un sorriso tirato mi dice che è tutto ok.
Chiamo il taxi per farci portare in aeroporto e per tutto il tragitto Aiko non dice una parola.
Saliamo sull'aereo e prendo posto di fianco a lei.<Hai ancora paura?>
<Se non si mette a ballare come un pazzo sono tranquilla.>
<Ci sono io qui.>Le dico prendendole la mano che non lascio per tutto il viaggio,anche se sento una strana sensazione.
Arrivati all'aeroporto troviamo Jack che ci aspetta.
<Tutto bene ragazzi?>Ci chiede e so che si sta riferendo alla questione di Natasha.
<Liscio come l'olio .>Gli rispondo sorridente.
Entriamo in auto e in poco tempo siamo di fronte alla casa di Aiko.
<Penso io alla sua valigia>Dico a Jack e scendo dalla macchina.
Prendo il bagaglio e lo porgo ad Aiko.<Ricorda quello che ti ho detto,devi solo fidarti di me.>Le prendo le mani,ma lei si scansa prontamente.
<Scusami ma sono davvero stanca. Ci vediamo Adam.>E va via senza dire nient'altro.
Ritorno in auto e butto via un grosso sospiro.
<Che succede?>
<Non ne ho idea lo giuro.>Gli rispondo mentre il mio telefono inizia a suonare.<Bale cosa succede?>
<Niente di che ragazzo. Stasera andiamo a cena,mi raccomando vestiti elegante. Ci vediamo alle venti all'hotel Paradise.>Detto questo stacca la chiamata.
<Che voleva?>
<Che stasera devo vestirmi elegante.>
<Per fare cosa?>
<Non lo so,quell'uomo è pazzo.>

Alle venti precise sono davanti all'hotel,sto per entrare quando vedo Bale venirmi incontro.
<Puntuale come sempre eh?!>Mi circonda le spalle con un braccio e mi invita ad entrare.
Lo seguo fin davanti ad un grande portone,lo apre e di fronte a me ci sono decine di persone e un grande striscione con scritto "congratulazioni".
<Bene signori ed ora che è arrivato anche il nostro futuro sposo possiamo iniziare la festa.>Dice Bale scendendo le scale.
Io resto immobile sperando di aver capito male,ma quando alcuni invitati iniziano a congratularsi con me mi rendo conto che è tutto reale.
Nella sala ci sono molti dei miei dipendenti,scruto attentamente ogni volto fino a fermarmi su di lei. È in un angolo insieme alla sua amica e quando incrocia il mio sguardo alza il calice in aria per brindare a me.

Imprescindibile Come L'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora