capitolo 6

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Mi avvio al locale un po' prima del mio turno perché a casa non ho nulla da fare,la nonna è andata da una sua amica ed io sono sola dalle tre di oggi pomeriggio. Sono consapevole che ormai sono grande e non dovrei,ma non mi piace stare sola in casa,soprattutto se fuori è buio e quanto pare mia nonna ha una cerchia di amicizie di gran lunga più numerosa della mia.
Quando arrivo al pub Rosy si sta preparando una tisana e anche se non mi fa impazzire mi accodo a lei. Ne beve in continuazione,dice che aiutano a drenare e a purificare così a volte mi domando se non le avrà scambiate per acqua santa.
A me sembrano solo tazze colme di liquido bollente con il sentore del sapore di qualche frutto.Beviamo e chiacchieriamo per un po'. Mi racconta che il suo fidanzato ha scoperto che usciva con un altro,non che lei facesse chissà quale grande sforzo per nascondersi. Quando si incontrava al locale con il suo amante erano tutt'altro che discreti,quindi era ovvio che il suo ragazzo lo avrebbe scoperto prima o poi,ma per lei non fa alcuna differenza. Ricordo che il primo giorno che ho iniziato a lavorare qui si avvicinò seria<Aiko mia nonna diceva sempre"gli uomini sono come i piatti uno ne rompi e cento ne compri" quindi divertiti amica mia.> E mi diede una pacca sulla spalla orgogliosa.
Da allora non è cambiata per nulla.
Aspetto l'arrivo di Giada,la mia collega e insieme apriamo il locale.
Come ogni sera lego il grembiule in vita e mi posiziono dietro al bancone.
Per oggi Rosy organizzato un evento,  ingaggiando una band che farà musica dal vivo.
La serata inizia e nonostante i miei dubbi iniziali sulla bravura di questi ragazzi devo dire che se la cavano.
Hanno attirato parecchie persone e questo è quello che conta. Il cantante dopo avermi fatto mille complimenti e chiesto di conoscerci meglio,finalmente è salito sul palco,lasciandomi libera di lavorare.
È una serata allegra e molto movimentata,c'è un via vai impressionante di gente e mi piace tutta questa confusione.
<Buonasera. Potrei avere un cocktail?> mi sento dire mentre metto al loro posto alcuni bicchieri.
Nonostante io sia girata il mio corpo riconosce subito quella voce.
Mi volto e appoggiati al bancone ci sono Adam e Jack. Il primo mi guarda da capo a piedi,l'altro mi sorride gentile.
Questi due stanno sempre insieme?
<Cosa vi preparo?>Chiedo celando la mia sorpresa.
<Due spritz.>risponde Jack.<Non vuole ritrovarsi di nuovo a dover bere un drink fucsia>aggiunge sussurrando,ma Adam ha sentito e gli da una gomitata.
Preparo i loro cocktail e li appoggio sul bancone.
<Se devo essere sincera il cocktail dell'altra sera si abbinava meglio al colore dei tuoi occhi.>Lo prendo in giro mentre lui mi fa un'occhiataccia.
Jack invece ride come un pazzo ed io torno a lavorare soddisfatta.
Dopo mezz'ora la situazione si calma e faccio un sospiro di sollievo,riempio un bicchiere di te e mi rilasso un attimo.
Adam non si è mosso dal suo posto è seduto su uno sgabello a guardare la band,mentre Jack è uscito quando ha ricevuto una chiamata.
<Ehi Aiko serata movimentata eh?> mi giro e vedo il mio amico.
<Ciao Marco come stai? Da quanto tempo .... Quando sei arrivato?>
<Ieri. Starò qui una settimana,usciamo insieme uno di questi giorni?>mi chiede tutto felice.
Non faccio in tempo a rispondere che Adam richiama la mia attenzione
<Signorina vorrei un drink. Ha intenzione di mettersi a lavorare o vuole continuare a perdere tempo?>
lo guardo con gli occhi sgranati.
Ma come si permette di parlarmi così?
Gli preparo quello che ha chiesto e torno a parlare con Marco.
Marco è un bel ragazzo,dolce e bravo. Ha sempre avuto una cotta per me,ma io non ho mai ricambiato,lui se ne è fatto una ragione e si è sempre comportato da amico,anche se non deve essere stato semplice.
Dopo un po' lui mi fa la stessa proposta di prima e neanche questa volta ho il tempo di rispondere perché una mano mi afferra il polso. È Adam di nuovo.
<Cosa vuoi? Un altro drink?>Chiedo arrabbiata.
<Mi sembra che tu venga pagata per questo no?!>Dice con sufficienza e devo dire che mi sta facendo imbestialire.
<Si ma non sono pagata per far ubriacare la gente >
<Oh ci vuole ben altro per farmi ubriacare.. e tu> si rivolge a Marco<stai dando fastidio,se questo è il tuo modo di rimorchiare è penoso e poi la signorina sta lavorando>
Questa è la goccia che fa traboccare il vaso. Capisco perché non parla mai,quando lo fa sputa solo veleno. Meglio che stia zitto.
< Giada puoi venire tu dietro al bancone? Mi prendo una piccola pausa?> dico alla mia collega che subito prende il mio posto.
Prendo Marco sotto braccio e mi allontano da Adam regalandogli un sorriso vittorioso.
<Chi era quel tipo strano?>Mi chiede Marco una volta soli.
<Solo un amico,non preoccuparti.>
<Sembrava volesse uccidermi.>In effetti anche io ho avuto questa sensazione.<Comunque ti chiamo uno di questi giorni così andiamo a prendere un caffè ok?>
<Certo a presto.>Gli do un bacio sulla guancia e torno al mio lavoro.
Arrivata al bancone di Adam non c'è traccia,guardo nella sala,ma niente e mi sento sollevata perché stasera ha davvero esagerato.
Se questo è il suo modo di rapportarsi alle persone,che Dio ci aiuti.

Imprescindibile Come L'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora