capitolo 23

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<Stasera andiamo a bere qualcosa ti va di unirti a noi?>Mi chiede Jack con lo sguardo fisso sulle porte.
<Ti faccio tenerezza e non vuoi che una povera ragazza triste si deprima a casa?>Rispondo divertita.
<Ok come non detto lascia stare.>
<Mamma mia come sei permaloso. Mi farebbe molto piacere uscire con voi,grazie per l'invito.>
<Mmmh>
<Però non vorrei rovinare la vostra seratina romantica >
<Non ti preoccupare per quello c'è il post bevuta.>Dice facendomi l'occhiolino.
<Ehi ehi non usare questo tono così lascivo è sempre della mia amica che stiamo parlando.>lo guardo rabbiosa<E sappi che ti picchierò selvaggiamente se le farai del male.>
<Non ho nessuna intenzione di farla soffrire.>
<Oh oh sei innamorato cotto.>
<Non sono innamorato.>
<Si che lo sei.>
<No non lo sono.>
<Ok ok convinto tu>Le porte si aprono<Oh guarda i tuoi occhi sembrano due cuoricini da quando  l'hai vista.> mi allontano prima che possa rispondere.
All'entrata dell'edificio Amanda ci aspetta al solito posto e quando si accorge che con me c'è anche Jack sul suo viso si apre un ampio sorriso. Ora che ci penso sono successe tante di quelle cose che ancora non sono riuscita a stare un po' da sola con lei per sapere gli ultimi aggiornamenti. Ci raccontiamo da sempre qualsiasi cosa bella o brutta che sia,condividiamo gioie e dolori,proprio come due sorelle,ma l'ultimo periodo per me è stato un po' caotico. Penso anche di dovermi scusare con lei,perché mi sembra di averla messa un po' da parte,involontariamente questo è ovvio,ma non è una buona scusa.
Lei mi è sempre stata vicina,mi ha aiutata a superare la mia paura di tornare a vivere,le devo molto e per questo devo e voglio esserci per lei in qualsiasi momento.
<bu-buongiorno Jack.>L'amore la fa essere anche balbuziente? Ho nuovo materiale per prenderla in giro. Da che la conosco è uscita con parecchi ragazzi e si è sempre mostrata forte e spavalda,questa volta invece sembra un'adolescente alle prese con la sua prima cotta.
<E buongiorno anche a te Aiko,che hai combinato stavolta?>mi chiede sospettosa.
Il mio buon umore se ne è appena andato a farsi fottere.
Per tutti sono io quella che fa disastri?! Mi puntano il dito contro senza sapere come stanno le cose e sinceramente non ho neanche la voglia di illuminarli sulla vicenda. Senza risponderle mi avvio alla tavola calda,sono sempre più convinta che il cibo sia la soluzione a tutto,o almeno per me. Io faccio mia la frase"affogo i miei dispiaceri nel cibo" e se devo essere sincera fino ad ora ha sempre funzionato. Mi siedo al primo tavolo libero e aspetto che la coppietta felice mi raggiunga. Ripenso a stamattina,ad Adam sotto la mia scrivania e alle sue mani su di me,se non fosse stato fidanzato sarebbe stato tutto diverso e invece.

<Allora mi vuoi spiegare cos'è successo?>Parte in quarta Amanda.
<Non ne voglio parlare.>Dico risoluta e quasi scocciata.
Lei si volta verso Jack e con sguardo supplichevole lo costringe a raccontare<Hanno litigato>
<Fino a qui ci ero arrivata da sola quando ho visto il presidente uscire come una furia,ma perché?>
<La tua amica gli ha detto che è impegnata con qualcuno.>Jack mi indica come se fossi colpevole di un grave crimine.
<Ma tu non sei fidanzata.>parla con me questa volta.
<No non lo sono. È lui quello fidanzato> Come se lei non lo sapesse.
<E a te lui piace no?!.>
Forse non mi sente<È f-i-d-a-n-z-a-t-o.>Scandisco bene la parola così anche un ebete riuscirebbe a capire.
<E a lui tu piaci no?!>Jack annuisce.
<È fidanzato>Ritento.
<E allora qual è il problema?>
Ok inizio a preoccuparmi non ci arriva davvero o si è fatta di qualche strano tipo di sostanza che le ha fuso il cervello?. Guardo Jack in cerca di aiuto.
<È vero che lui è fidanzato,ma la situazione è più complicata di quello che sembra.>
Mi passo una mano sulla faccia,la mia pazienza sta arrivando al limite e non mi va di sentire le solite scemenze su come la situazione sia difficile e che prima o poi mi spiegheranno.
<Ok ragazzi io ho fame e non voglio parlare di questo argomento,quindi vi prego di esaudire questo mio desiderio. Grazie.>
Mi alzo senza aspettare una risposta da parte loro e vado a prendere il mio cibo.
Dopo qualche minuto sono al tavolo e finalmente posso mangiare il mio tanto atteso pranzo. Continuano a lanciarmi occhiate,non mi sento per niente a mio agio,ingoio il boccone di pasta al ragù e li fisso anche io.
<Cosa volete ancora?>Sbotto,forse alzando un po' troppo la voce perché alcuni clienti si girano a guardarmi.
<Assolutamente niente è che non mi piace vederti così>Dice dolce Amanda.
<Così come? Sto semplicemente mangiando.>
<Non fare la scema sai a cosa mi sto riferendo. Penso che tu debba parlare con lui e risolvere le cose.>
<Già ho risolto tutto. Io e il mio ragazzo immaginario vivremo una vita felice e appagante,forse un giorno compreremo una villa con un guardino immenso,avremo tre figli immaginari e moriremo felici mano nella mano. Adam farà la stessa cosa con la vipera viziata,procreando piccoli mostri antipatici e altezzosi.>
Jack ride  ed io lo fulmino con lo sguardo,il mio umore è più nero della pece e manca ancora metà giornata.
<Ok ok come non detto.>Allarga la braccia la mia amica<Troverò il modo per farvi chiarire. Che so potremmo rinchiudervi in uno sgabuzzino,oppure portarvi su un'isola deserta oppure..>
<Va bene così,perché non pensi di più alla tua vita amorosa e meno alla mia.>Dico facendo cenno a Jack. Amanda diventa rossa e tossisce imbarazzata. Ho trovato il modo per farla tacere.<Perché non mi dite come va tra voi due piccioncini?>Rincaro la dose.
<Ecco... noi .. noi non.>
<Ci stiamo conoscendo.>Interviene Jack.
<Essendo io la vostra Cupido voglio avere tutti i dettagli.>Dico facendo l' occhiolino, mi alzo per andare a prendere un dolce. Sarà meglio allontanarsi prima che possa offendere qualcuno,oggi non sono in me.

Imprescindibile Come L'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora