Adam
<È un piacere rivederla signor Bennet.>mi dice beffandosi di me e allungando la mano.
<Si anche per me.>Afferro la sua mano e con nonchalance la stringo più che posso, lo vedo irrigidirsi e fare una smorfia che però cancella immediatamente.
<Vi conoscevate già?> interviene Duke.
<Ci siamo incontrati un paio di volte, abbiamo un'amica in comune.> Dice calcando sulla parola amica.
<Bene allora vi lascio un attimo soli, ho un affare da sbrigare.>Si allontana andando incontro ad una donna che gli sorride seducente.
Mi avvicino di più al basettone<Cosa ci fai qui?>.
<Sono stato invitato ! Lei dov'è?>Mi chiede facendo vagare lo sguardo nella sala. Per fortuna la parte del bar dove è seduta Aiko non è visibile dalla nostra posizione e spero vivamente che per una volta mi dia retta e non si muova da lì.
<Non c'è, è in camera, non si sentiva bene.>Invento sul momento portando le mani nelle tasche dei pantaloni.
<Oh davvero?>Non mi crede e continua a scandagliare tutto l'mbiente circostante .
<Cosa vorresti fare? Vantarti ancora del fatto che tu l'abbia sverginata per cercare di andarci a letto?>
<Signor Bennet non la faceva così volgare.>Afferma muovendo l'indice a destra e sinistra mentre uno strano tic si è impossessato della mia palpebra. Ho voglia di gonfiarlo di botte, cancellare quel sorrisino derisorio che si porta dietro e togliermelo da davanti una volta per tutte.
Mi avvicino al suo orecchio nascondendo la rabbia che la sua presenza scaturisce in me<Non minare la mia pazienza più di quanto tu non abbia già fatto.>
<Mi stai minacciando per caso?> Allarga le braccia guardandosi attorno, come per dirmi che non avrei mai il coraggio di colpirlo qui, in questa sala piena di persone. Quello che non sa, però, è che non mi importa di cosa questa gente possa pensare o dire.
<È un consiglio.>Lo avverto sorridendo e aggiustandogli il colletto della camicia.<Aiko è mia.>riferisco a denti stretti.
<Davvero? A me non sembra dato che continua a presentarti come suo capo. A quanto pare la vostra relazione non ha fatto alcun passo avanti.>
Grazie, mancava solo lui a girare il dito nella piaga, lo so già da me che le cose con Aiko sono ancora ad un punto morto, ma questi non sono affari suoi.<Pensa ciò che vuoi, l'importante è che tu stia lontano da lei.>Lo fisso truce e mi sto davvero chiedendo quanto possa essere seccante una persona?!
<Io non prendo ordini da te,è una mia amica d'infanzia...>
<Oh hai ragione! La stessa amica d'infanzia che hai abbandonato quando tutto il mondo le è crollato addosso? La stessa che hai lasciato da sola su un letto di ospedale ad affrontare il suo dolore?> Lo interrompo sbattendogli in faccia tutta la verità.
<Tu non ne sai niente.>Questa volta non riesce a tenere a bada il suo nervosismo.
Sorrido beffardo<So che lei ha passato l'inferno, so che se è riuscita ad uscirne è grazie a sua nonna, l'unica persona che le è stata vicino,perché tutti gli altri, te compreso, avete preferito pensare a voi stessi.>Gli punto l'indice sul petto che si abbassa e si alza in maniera sempre più evidente. Sta perdendo la pazienza ed io non vedo l'ora di scoprire come reagirà.
<Sono qui adesso per rimediare alle stronzate che ho fatto.>Alza un po' la voce e subito dopo fa qualche colpo di tosse per distogliere gli sguardi che aveva attirato su di sé.
<Davvero pensi sia così semplice? Stiamo parlando di una cicatrice tanto profonda quanto dolorosa. Che assurdità essere certi di poter essere perdonati per qualcosa di tanto crudele.>
Vedo la sua mano muoversi un direzione del mio braccio, ma prima che mi tocchi la voce di Frank la fa fermare a mezz'aria.
<Ehi ragazzi tutto bene?>il nuovo arrivato poggia una mano sulla mia spalla<Mi dispiace interrompervi ma Stevens il magnate svizzero ha detto che vuole parlare con te Adam.>
Annuisco al mio collega e prima di allontanarmi mi volto verso l' idiota<Mi auguro di non rivederti mai più>. Faccio un cenno col capo in segno di saluto e vado via.
<Che succede con quel tipo? Mi sembrava volessi azzannarlo.>Frank mi chiede appena lui non può più sentirci.
<Non era solo una tua impressione.>
<Non so cosa sia successo tra voi due, ma Duke tiene davvero a lui, cerca di non fare casini.>
Da quando abbiamo questa confidenza e da quando gli permetto di darmi consigli?<Se Duke non vuole casino tenesse al guinzaglio il suo cane rabbioso.>
Frank mi guarda perplesso e alza le mani in segno di resa, mi allontano da lui e raggiungo Stevens.

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Imprescindibile Come L'amore
عاطفيةCOMPLETO. "Quasi senza ossigeno esco dall'acqua e torno a respirare,alzo lo sguardo e lui è qui,di fronte a me con i gomiti appoggiati sulle gambe piegate e appena mi vede inizia a ridere. Una risata sonora e bellissima. Ed io mi incanto a guarda...