capitolo 24

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Adam's pos

In qualche modo le cose con Aiko se ne vanno sempre a puttane. Sono talmente incazzato che se non ci fossero tanti testimoni userei il tizio che ho davanti come sacco da box. Libererei il mondo da un idiota e soprattutto riuscirei a sfogare tutta questa rabbia che mi sta corrodendo l'anima.
Ieri stavo finalmente per farla mia. Lo desidero dalla prima volta in cui l'ho vista,da quando mi ha risposto acida e a testa alta nell'ascensore quella mattina. Mi ha incuriosito subito e quando i nostri occhi si sono incontrati ho provato una strana sensazione. Non riuscivo a capire cosa fosse,e tutt'ora non sono in grado di spiegarla. Sento una forte attrazione sessuale nei suoi confronti e questo è innegabile,ma penso che non sia tutto così semplice. Mi piace starle accanto,sentirla rispondere a tono,vederla sorridere. Da quando ho promesso a me stesso di far vedere a mio padre di che pasta sono fatto non mi sono mai concentrato sulla mia vita privata. Ho avuto diverse donne,forse troppe,ma con l'obiettivo reciproco di darci piacere,senza aspettarci nulla al di fuori del letto. Fino ad ora questa vita mi bastava,o almeno così pensavo.
Ieri sono stati Jack e Amanda a fermarci,poi la telefonata di Natasha mi ha costretto ad andare via. Speravo di portare Aiko a pranzo fuori,ma stamattina la mia fottuta fidanzata è venuta di nuovo a rovinare tutto,so che non avrei dovuto toccarla in quel modo,ma non sono riuscito a fermarmi. Non mi è mai capitato con nessuna di sentire questo bisogno ossessivo di accarezzarla,di tastare ogni centimetro del suo corpo.
Il mondo mi è crollato addosso quando mi ha confessato che si frequenta con un altro,avrei voluto chiederle chi fosse per andare a spaccargli la faccia,ma l'unica cosa che ho fatto è chiudermi in me stesso e adesso mi ritrovo in questo squallido ristorante a fare la fila solo per poter pagare. E lo stupido davanti a me continua a provarci con la cassiera che non sa più come farlo andare via.
<Mi scusi>Intervengo stizzito<La signorina è già occupata,quindi se ha finito di pagare può anche andare.>
Il tizio si gira mi squadra da capo a piedi,poi torna a guardare la ragazza che annuisce con il capo e alla fine va via.
<Grazie infinite.>dice imbarazzata.
<Dovresti imparare a mandarli a fanculo sin dall'inizio>sbotto e dopo aver pagato vado via.
Se potessi manderei avanti il tempo per far terminare la giornata il più in fretta possibile. Dopo essere uscito dal palazzo ho dovuto incontrare Kent che come al solito ha inventato scuse su scuse,minimizzando il suo debito e definendolo"cosa da poco". Diciamo pure che oggi non sono in vena di contrattazioni,senza tanti giri di parole gli ho detto che o pagava entro ventiquattro ore o poteva dire addio a tutto,perché non gli avrei lasciato neanche le mutande. Il sorriso beffardo che aveva,dopo le mie parole si è trasformato in una linea dura accompagnata da uno sguardo terrorizzato.
Finalmente fuori dal ristorante prendo il telefono per controllare le e-mail e la prima è proprio quella del suo bonifico,le mie intimidazioni sono servite a qualcosa. Riposo il telefono nella tasca dei pantaloni e quando alzo la testa trovo Jack e Amanda all'entrata dell'edificio.
<Ehi Adam hai mangiato?>
<Si sto tornando adesso.>Mi chiedo dove sia Aiko,di solito pranza con la sua amica,ma nn c'è. Faccio vagare lo sguardo e sul marciapiede opposto la vedo,il vento le scompiglia i capelli e i suoi occhi sono fissi nei miei. Giro di poco lo sguardo e vedo al suo fianco quel barista. Inizia a darmi davvero sui nervi quel tipo. Lo guardo rabbioso e vado via senza dire una parola. L'ascensore è al penultimo piano quindi devo aspettare che arrivi qui. Guardo di nuovo in strada e la vedo che ride gioiosamente. È bellissima,ma sento un peso all'altezza dello stomaco. Non ci vuole un genio a capire il perché,lei sta ridendo per la battuta di un altro e questo mi rende furioso.
Entro nell'ascensore e non appena le porte si chiudono il mio telefono inizia a squillare.
"Il miglior modo per peggiorare una giornata che è già di merda" penso quando leggo il nome di Natasha sul display. Sono tentato di non risponderla,ma non devo dimenticare qual è il mio obiettivo.
<Pronto amore si può sapere che fine hai fatto?>La sua voce stridula è come un ago conficcato nei miei timpani e in più la parola amore mi fa venire la nausea.
<Scusami sono stato molto impegnato.>
<Stasera siamo a cena da mio padre.>
<Si lo so Aik..>
<Ah quella segretaria ha fatto il suo lavoro allora? Sai non mi sembra un grande genio e non capisco perché tu continui a tenerla lì. Ma contento tu...>
Può offenderla quanto vuole,ma tra una sciocca ragazzina viziata e una donna bellissima e forte solo un pazzo sceglierebbe la prima.
<È brava nel suo lavoro. Per stasera purtroppo non posso rimanere a dormire con te.>
<Ma come no?!Ti potrei far divertire in molti modi.>Dice maliziosa.
<In questo periodo il lavoro è aumentato e non posso fermarmi.>
<Va bene a stasera.>e stacca il telefono.
Faccio un lungo sospiro e al pensiero che stasera dovrò sorbirmi Garret mi viene voglia di scappare su un'isola lontana.
Entro nel mio ufficio e senza perdere tempo inizio a lavorare,è un buon modo per non pensare ad atro.
Dopo dieci minuti la porta si apre e si richiude con un tonfo.
Guardo Jack che avanza verso di me.
<Cosa hai intenzione di fare?>Domanda sedendosi sulla poltrona di fronte .
<Riguardo a cosa?>
<Riguardo alla tua meravigliosa segretaria.> Alzo gli occhi dai documenti che stavo visionando e li punto su di lui.
<Non posso fare niente al momento lo sai.>
<E se quando potrai farlo sarà troppo tardi?>
<Jack cosa vuoi?>Sto iniziando ad alterarmi,non è la giornata adatta.
<Calmo ti sto solo dicendo che secondo me devi rivelarle la verità se non vuoi perderla. L'hai vista no?! Le fanno la corte ogni singolo giorno,arriverà il momento in cui cederà.>
<Come quel barista?>Stringo i pugni con forza.
<Come quel barista>Risponde lui<È un bravo ragazzo e le è simpatico e si vede lontano un miglio che gli piace.>
<Ho del lavoro da sbrigare ci vediamo dopo.>Taglio corto.
Lo sento sospirare e andare verso la porta<Non dire che non ti avevo avvisato.>se la chiude alle spalle.
Cerco di concentrarmi sul lavoro ,ma è tutto inutile. Lei è a solo pochi passi da me ed io non posso fare nulla per averla.

Sono chiuso nel mio ufficio da ore ormai,ho concluso alcuni contratti ed ora che guArdo l'orario è arrivato il momento di andare a quella maledetta cena. Metto la giacca ed esco,davanti l'ascensore ci sono Jack e Aiko che mi rivolge un'occhiataccia.
Entrati nella cabina un telefono inizia a squillare. Dopo aver cercato nervosamente nella sua borsa Aiko risponde alla chiamata.
<Pronto?...Elia ciao si tutto bene e tu?..... davvero?.... si nessun problema ti mando l'indirizzo di casa... ok a dopo>
Jack mi guarda preoccupato ed io penso di stare impazzendo. Muovo un passo verso di lei,ma le porte si aprono ed esce di corsa avvicinandosi alla sua anivs
<Amanda andiamo stasera esco con Elia.>Dice entusiasta.
Io rimango immobile a guardare la porta dalla quale è uscita.
<Adam.. ehi Adam.>
<Cosa?>
<Come cosa? Riprenditi hai una cena stasera no?!.>Fa un lungo sospiro e mi mette una mano sulla spalla.<Siamo amici da un sacco di tempo e lasciati dire una cosa da fratello: non ti ho mai visto così con una donna,lei è quella giusta. Ripensa a quello che ti ho detto in ufficio,non fartela scappare.>
Mi avvio alla mia macchina senza dire una parola e correndo come un pazzo arrivo davanti alla villa dei Bale.
Devo darmi una calmata,non sono più un ragazzino. Suono il campanello e Genna la domestica viene ad aprirmi sorridente,mi fa strada fino al salone e poi scusandosi torna alle sue faccende.
<Amore sei arrivato.>Mi salta addosso Natasha,anche il suo profumo mi nausea in questo momento.
<Signor Bale buonasera.>
<Suvvia quante formalità Adam chiamami Garret>
Dopo inutili convenevoli ci sediamo a tavola. Continua a parlare,ma non riesco a sentire una parola,nella mia mente c'è solo Aiko con un altro uomo. L'avrà portata fuori a cena? E dopo? Finito di mangiare che faranno? Che domande idiote sono adulti si sa come finiscono gli appuntamenti no?!.
<Scusatemi ma ora devo proprio andare il periodo è un po' frenetico.>scusandomi mi alzo dalla sedia.
<Ma Adam>Mi afferra per un braccio Natasha.
<Non fare la bambina,il lavoro è lavoro. Pensi che io avrei tutto questo se mi fossi lasciato distrarre dai piaceri della vita? Vai Adam non preoccuparti ne riparliamo in seguito.>Ringrazio mentalmente Garret,per la prima volta da quando lo conosco ha detto qualcosa di sensato.
Li saluto ed entro in macchina,ma non ho la più pallida idea di dove andare. Voglio raggiungerla non posso permetterle di dormire tra le braccia di un altro.
Amanda! Ma certo è la sua migliore amica.
<Jack ho bisogno del numero di Amanda?>
<E a cosa ti serve?>
<Poi ti spiego mandamelo subito.>
Stacco la chiamata e dopo aver ricevuto il suo messaggio faccio partire la telefonata.
<Pronto?>
<Amanda sono Adam.>
<Oh bu-buonasera presidente.>
<Non è il momento di balbettare,quell'imbecille dove ha portato Aiko?>
<Scusi presidente ,ma lei è stata categorica non vuole avere niente a che fare con lei al di fuori del lavoro.>
<Non mi interessa cosa dice lei,dimmi dov'è!>
<Al Four Seasons. Ah presidente faccio il tifo per lei!>
Ingrano la marcia e parto a tutta velocità. So che non ho alcun diritto su di lei,proprio io che sono fidanzato con un'altra,ma lei è mia,mi appartiene devo solo aspettare che tutto si risolva.
Trovo un parcheggio a pochi metri dall'entrata e la mia attenzione viene attirata da una coppia ferma poco distante. La riconoscerei tra mille,scendo dalla macchina e mi avvicino. Quando lui le sposta dei capelli del viso,vorrei prenderlo a schiaffi ma in qualche modo riesco a mantenere l'autocontrollo e saluto.
Questo tizio mi da sui nervi e dopo avermi sbattuto in faccia che lui è stato la sua prima volta,Aiko incazzata lo prende per mano e se ne va lasciandomi qui come un ebete. Decido di seguirli, si avviano a casa di lei restano un po'in macchina ma l'abitacolo è troppo buio e non riesco a vedere cosa sta succedendo. Stringo le mani al volante e mi dico di non cedere alla rabbia. Dopo un tempo che per me è parso infinito, scende,ma non entra in casa,prende il telefono,chiama qualcuno iniziando a ad allontanarsi dal cancello.
Scocciato rispondo al cellulare che suona per la terza volta di fila.
<Adam?>
<Dimmi Jack .>sono esausto è stata una giornata sfiancante.
<Che hai combinato?>
<Assolutamente niente,ho fatto il bravo bambino. Dove sei?>
<In un pub,sta arrivando anche Aiko.>
Faccio un sospiro di sollievo<Bene tienila d'occhio per me allora.>
<Ok capo,mi racconti domani.>
Poso il telefono e rimetto in moto l'auto,ho bisogno di una doccia e di un bel bicchiere di whisky.

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