capitolo 15

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È già la terza sveglia che compro e poverina,dopo il colpo che le ho fatto pendere circa trenta secondi fa,mi sa che verrà rimpiazzata presto anche lei. Non riesco proprio ad abituarmi a svegliarmi presto. Ho lavorato per anni al pub e, dato che era un lavoro serale,la mattina potevo alzarmi dal letto quando  mi era più comodo. In questi giorni invece quell'aggeggio infernale che suona ad oltranza anche se gli urli contro,anche se lo maledici o lo minacci è diventato il mio incubo peggiore. Solo altri due giorni,poi sarà sabato ed io potrò rilassarmi,già immagino il bagno caldo pieno di schiuma e subito dopo me sul divano con una busta immensa di popcorn a guardare film romantici di cui non sarò mai io la protagonista.
Mi ci vogliono più o meno dieci minuti per riprendermi e capire dove mi trovo e perché sono già sveglia se a me sembra l'alba. Entro in bagno e mi lavo la faccia con acqua fredda,con la speranza che mi svegli. Prima non perdevo molto tempo a prepararmi,ma la consapevolezza di lavorare per lui e di vederlo ogni giorno mi fa impegnare di più per avere un aspetto quanto meno decente. Metto un tailleur con giacca avvitata e pantaloni a sigaretta aderenti,sotto indosso una camicetta bianca e vedo i bottoni troppo in tensione,ho paura possano saltare come proiettili.
Le taglie in più di reggiseno che ho rispetto ad Amanda si fanno sentire,ma ho già deciso che con il primo stipendio andrò a comprarmi dei vestiti per il lavoro,così da restituire questi alla diretta interessata. Non che lei me li abbia chiesti indietro, penso non si ricordi neanche di avermi prestato dei completi. Quando sono entrata nella sua cabina armadio sono rimasta di sasso,non solo è grande quanto la mia stanza ,ma è anche stracolma di roba. La cosa che mi ha meravigliata di più è la quantità di scarpe che possiede,penso abbia una vera e propria ossessione per le calzature,neanche entrando in un negozio se ne trovano così tante. Siamo così diverse eppure così in sintonia. Lei ha sempre vissuto negli agi,ha fatto vacanze che io ho solo sognato,per uscire inizia a prepararsi due ore prima e nonostante questo è perennemente in ritardo,io invece sono quella che esce d'inverno con la tuta in pile blu notte e la vacanza più bella che abbia fatto è stata con un'uomo scorbutico ed egocentrico. La prima volta che l'ho incontrata erano passati solo pochi mesi dal mio trasferimento qui ed ero come un riccio chiuso nella sua corazza di spine,non permettevo a nessuno di penetrarla e lei non faceva eccezione. Era una ragazzina sorridente ed espansiva e mi faceva visita ogni singolo giorno,neanche i miei continui rifiuti di voler avere qualcosa a che fare con lei l'hanno fermata. Dopo qualche mese la sua presenza e le sue storie strampalate erano diventate un'abitudine per me e piano piano iniziai ad affezionarmi a lei. Non so come abbia fatto,né perché era così intenzionata a volermi parte della sua vita,ma devo ringraziarla se sono riuscita a liberarmi del peso della mia corazza e a tornare ad essere una ragazza normale.

È da ieri che non la sento,da quando mi ha informata di aver coperto il suo ormai ex ragazzo con la spazzatura. Se ci penso ancora mi viene da ridere,solo a lei poteva venire in mente un modo così assurdo di vendicarsi. Prendo il telefono e dopo un solo squillo mi risponde.
<Aiko? Buongiorno. È strano sentirti a quest'ora .>
<Si è strano anche per me. Vorrei solo tornare nel mio lettino caldo a crogiolarmi tra le mie morbide coperte,ma non posso. Allora?come và?>
<Te l'ho detto no? Sono cambiata non mi interessava più di tanto quel tipo.>
Mi passo una mano sulla faccia,la conosco da troppo tempo per crederle,c'è qualcosa sotto.
<Amanda invece la verità è?>
La sento sbuffare<A te non posso mai nascondere niente eh?. Ieri sera ha continuato a chiamarmi e alla fine ho risposto perché avevo voglia di sputargli in faccia tutto il mio odio. Poi lui ha iniziato a parlarmi ripetendomi che doveva spiegarmi perché non vuole perdermi,che sono importante per lui e che quella è stata solo uno sbaglio. Siamo stati fino a notte fonda a telefono e stasera ci incontreremo.>
<Amanda...>non mi permette di continuare.
<Lo so lo so hai ragione,ma io non lo incontro perché voglio tornare insieme a lui è solo che mi ha fatto molta pena e penso sia giusto che lui possa chiarire.>
Io non so davvero come faccia. < Non è una buona idea. Sappiamo già come andrà a finire,ma io non posso obbligarti a fare niente,solo stai attenta ok?>
<Si sei un tesoro ti voglio bene.>
<Te ne voglio anche io a dopo.>
Metto giù il telefono e vado in cucina dove aleggia nell'aria il profumo del ciambellone al cioccolato della nonna. Quale modo migliore per iniziare la giornata?!
<Buongiorno signorina anche stamattina è uno splendore.>Mi dice dandomi un bacio sulla guancia.
<Grazie signora e come al solito questo ciambellone è una goduria.>

Imprescindibile Come L'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora