capitolo 36

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Entriamo nell'hotel diretti alle nostre stanze,avrei dovuto dire a Duke che non potevo raggiungerlo,ma se realmente ci sono problemi con il contratto preferisco risolverli al più presto.
Con la coda dell'occhio vedo muoversi qualcosa, il tipo rossiccio dietro la reception continua a sbracciarsi per attirare la mia attenzione.
Sembra una bandiera mossa dal vento se non fosse che a stento si vede da dietro alla scrivania.
Rivolgo il mio sguardo di fronte a me facendo finta di non aver notato il suo modo alquanto strano di chiamarmi e affretto il passo,non ho alcuna voglia di perdere tempo anche con lui .
<Signor Bennet...>Lo sento urlare,mentre si affianca al grande tavolo in ciliegio e addio al mio inutile tentativo di evitarlo.
Aiko si ferma e mi guarda sospettosa.
<Aiko tu inizia a salire,a quanto pare l'umpa lumpa ha qualche problema nella fabbrica di cioccolato.>La informo indicando il ragazzo rossiccio che sorride nervoso.
<Quando torni portami qualche souvenir dalla fabbrica allora.>

Lo affogherei nel fiume di cioccolata se ne avessi la possibilità.

Cammino furioso verso la reception,mentre lo sguardo del ragazzo si posa sul fondoschiena di Aiko che con calma si avvia all'ascensore.
Sento il sangue ribollire nelle vene,mi avvicino al banco e sbatto un pugno per attirare la sua attenzione.
<Oh... ecco... mmh>Imbarazzato continua a balbettare monosillabi senza senso,ma dico io un po' di spina dorsale no?!.
<Non ho tempo da perdere cosa vuole?>arrivo subito al punto e spero che anche lui faccia lo stesso.
<Nulla signore,solo una formalità. Deve gentilmente firmare la ricevuta del soggiorno.>mi informa con una goccia di sudore che gli scende dalla fronte e che asciuga prontamente con un fazzolettino<Ehm la sua segretaria...>
<Cosa?.>Lo interrompo ringhiando e lui fa un passo indietro sorpreso dalla mia reazione.
<No ecco... io... nulla è una brava ragazza.>Sorride timoroso,mentre la sua fronte sembra una spugna colma d'acqua.

Dal primo istante in cui stamattina abbiamo messo piede in hotel ha continuato a fissare Aiko con lo sguardo da pesce lesso,si è persino proposto di farle da Cicerone per la città,proposta prontamente ritirata quando i suoi hanno incrociato i miei.
Si è scusato dicendo di essersi dimenticato di avere un impegno,però ancora ha il coraggio di cercare di avvicinarsi a lei.
Sia lui che il basettone stanno mettendo a dura prova la mia pazienza e non so fino a quando posso rimanere impassibile..

Prendo la penna senza proferire parola lo guardo strofinarsi le mani in evidente disagio,metto un paio di firme e me ne vado.
Entro in ascensore e mi appoggio al muro esausto è stata forse la giornata più faticosa della mia vita e il problema è che non è ancora terminata. Per concluderla alla grande ci mancava solo la serata in compagnia di quei fanatici pieni di soldi.

Prendo il telefono aspettando di arrivare al mio piano, non lo controllo da quando ho lasciato la mia stanza.
Sulla sim privata ci sono più di dieci chiamate di Natasha,meno male che ho messo il silenzioso.
Potrei denunciarla per stalkeraggio,il solo pensiero di dover sentire la sua voce starnazzante mi vengono i brividi.
Fortuna che sono a molti kilometri di distanza altrimenti sarebbe già qui a creare disastri.

Le porte finalmente si aprono,rimetto il telefono nella tasca del pantalone e inizio a camminare,finché noto qualcuno seduto sul pavimento.
Non so perché ma penso di sapere di chi si tratta e quando mi avvicino i miei sospetti diventano realtà.
Aiko con la testa china si massaggia il fianco destro,sembra non essersi accorta della mia presenza.
Chissà perché scene come questa ormai non mi sorprendono più,quando c'è di mezzo lei può succedere qualsiasi cosa.
Mi avvicino a lei e la sento borbottare un "ci mancava solo lui".
Faccio finta di non averla sentita e mi accovaccio di fianco a lei<Perché sei a terra?>
<Oh ero così stanca che non sono riuscita ad arrivare alla mia stanza.>Mi risponde sarcastica abbozzando un sorriso tirato.<Avevo pensato di accamparmi qui per la notte che ne dici?>
Continuo a guardarla mentre il suo viso si fa sempre più rosso e a testa china guarda il pavimento.
Con una mano davanti alla bocca cerco di nascondere ciò che mi provoca l' ilarità del momento.

Imprescindibile Come L'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora