Spazio Autrice
Sono davvero stupita!
Mi spiego, in tutti i capitoli che ho pubblicato di Astronomy ho sempre messo qualche riferimento legato al comportamento di Luke, e sono arrivata persino a pensare: "forse lo metto troppo spesso", eppure alla fine non sono mai riuscita a lasciarlo da parte.
Nel precedente capitolo, invece, l'ho accennato a mala pena e molte di voi lo hanno richiesto!
Ero sbalordita, davvero.
Ero sempre stata convinta del fatto che non dovevo metterlo in ogni benedetto capitolo, ma sono davvero contenta del fatto che non vi dispiaccia e che non la prendiate come una ripetizione.
Fatemi sapere comunque.
Questo è uno dei capitoli che preferisco, perciò buona lettura.
Ps: Luke nei media!!! Sbavo *.*
Pps: Mettete come sottofondo Burn it down dei Linkin Park. ;)-----
LUKE'S POV
-C'è la mia vita là dentro!!- strillò con le mani fra i capelli -È da anni che lavoro a quel fottuto progetto! Devo portarlo alla maturità, Lily!!-
Sembrava così ferita, arrabbiata e distrutta, e solo in quel momento capii cosa avevo seriamente fatto.
-Sarà tutto bruciato, Summer, mi dispiace..- le disse la sua amica cercando di sfiorarle la spalla con la mano.
Summer si scostò da lei e si morse il labbro.
-No, no, no.. non posso perdere tutto!! Cosa diavolo porterò all'esame, eh??- distolse lo sguardo da Lily, fino a quando mi vide. Notai sul volto un passaggio di mille emozioni diverse, fra le quali sorpresa, tristezza, sollievo e infine rabbia, abbassando lo sguardo sull'accendino che avevo ancora in mano.
Lily mormorò qualcosa, ma non mi importò.
-Summer.. io non pensavo ci fosse il tuo..- cercai di scusarmi, avvicinandomi a lei.
-Luke, non avvicinarti a lei!- parlò la sua amica bloccandomi la strada.
-Davvero, mi dispiace! Se avessi saputo ci fosse qualcosa di importante non.... ero arrabbiato e..- balbettai pateticamente.
La vidi singhiozzare, per poi coprirsi il viso con le mani e continuare a piangere in silenzio.
Ero io la causa di tutto.
-Lasciala stare! L'hai distrutta, sei contento?- mi disse Lily con uno sguardo di fuoco. Lo sapevo, l'avevo distrutta.
Summer si allontanò di qualche passo, asciugandosi le lacrime e tirando su col naso.
La mia bambina..
-Lily, fammi andare da lei..- la supplicai.
-Sei uno stronzo! Prima la fai soffrire davanti a tutti, ora le stronchi i piani per la maturità! Sai quanto fosse importante per lei? Perché non vai dalla tua Emily e lasci stare la mia amica?- strillò Lily arrabbiata.
Non me fotteva un cazzo di Emily, volevo solo lei.
-Ho bisogno di lei, Lily, per favore- la mia voce era diversa dal solito, stavo male a vederla così.
-Avresti dovuto pensarci prima- disse Lily con voce calma.
Persi la pazienza e la scostai da me, per poi avvicinarmi alla ragazza che avevo fatto soffrire.
-Ti prego, va' via- mormorò fissando il terreno.
-Ti giuro che non lo sapevo..- soffiai. -Summer, mi dispiace. Non avrei dovuto farlo. Non avrei dovuto..-
Scoppiò a piangere. -Vattene!- strillò alzando lo sguardo su di me. Gli occhi rossi dal pianto e il cuore freddo e duro come la roccia. -Esci dalla mia vita, Luke Hemmings.-
Erano quelle le parole che mi avevano fatto più male, mi avevano distrutto il cuore e frantumato in mille pezzi.
Avrei voluto correrle dietro e fermarla, ma l'avrei solo fatta più arrabbiare.
Mi aveva chiesto di lasciarla stare e così feci.
Dopo tre giorni, mi ritrovai nella mia soffitta a fissare la sua collanina argentata, la quale avevo indossato e ora pendeva sul mio petto. La infilai dentro la maglietta, accanto al mio cuore ormai freddo. Mi mancava terribilmente e guardare le stelle non bastava per compensare la sua assenza, perché lei era la mia stella, mi serviva solo lei. Fissai un punto della stanza, ripensando a quando l'avevo spinta su quel muro e le avevo offerto la possibilità di entrare nel giro di Capture.
A volte mi chiedevo cosa sarebbe successo se non ci fosse stata alcuna scommessa.
Forse lei non avrebbe mai conosciuto Ashton, forse non avrebbe mai conosciuto me. Sicuramente io l'avrei notata, splendente e bella com'era. Era così diversa dalle altre, così seria e innocente allo stesso tempo. Ricordai la prima volta che parlai con lei, in quel piccolo corridoio, la prima volta che la chiamai bambina e inspirai il suo meraviglioso profumo alla vaniglia.
Non avevo mai capito il motivo per il soprannome che le davo; non avevo mai chiamato "bambina" alcuna ragazza, dato che tutte erano molto.. donne. Invece con lei era diverso, i suoi occhi diffidenti nascondevano curiosità e sapevo che stuzzicarla l'avrebbe solo avvicinata a me. In mensa la osservavo di nascosto, a casa pensavo a lei e di notte la sognavo. La presi inizialmente come una fissazione, dovuta al fatto che mi respingeva, ma invece le mie certezze vennero distrutte quel giorno sulla spiaggia, quando vidi quell'uomo provare ad avvicinarsi a lei e persi la testa. Non era un comportamento normale ma il mio cuore ordinava di proteggerla, di salvarla. Era così bella mentre dormiva nella mia macchina, come se quello fosse stato il suo posto. Accanto a me.
L'amavo fottutamente tanto da far male.
-Luke!- esclamò la rossa spalancando la porta.
-Emily, non puoi entrare qui- dissi alzandomi dalla sedia.
-Perché? Potremmo anche farlo qui sopra...-
-Sta' zitta e vattene!- strillai.
-Ma..-
-Ho detto esci da qui-
Mi diede le spalle e uscì dalla soffitta.
Ero convinto del fatto che se mi fossi messo con una, Summer si sarebbe ingelosita. A quanto pare l'intento non era riuscito e io dovevo sorbirmi quella troia che nemmeno sopportavo.
Amavo solo lei, fottutamente lei, e avevo bisogno di rivederla, anche per un solo istante.
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Astronomy {L.H.}
FanficC'era una linea sottile tra l'amore e l'odio, tra l'attrazione fisica ed emotiva, così fine che non mi ero nemmeno accorta di averla spezzata la prima volta che lo vidi.