21. Purposes

1K 48 5
                                    

Spazio Autrice

Salve!
So che non vi aspettavate questo capitolo dato che ho aggiornato solamente ieri, ma ho saputo cos'è successo a Zayn e mi dispiace molto per la sua scelta. Anche se non sono una Directioner, faccio parte della 5SOS Fam e sarò di aiuto in questo momento alle fan degli One Direction.
Perciò ho pubblicato oggi per farvi distrarre anche per pochi minuti da tutta questa tragedia!
Ps: Nel capitolo successivo ci sarà una sorpresa! ♥

---------

Il canto di una cicala mi svegliò fastidiosamente, quindi aprii gli occhi e immersi il mio sguardo nel cielo azzurro. Cominciai a stiracchiarmi i muscoli ma quando notai il braccio di Luke attorno alla mia vita mi bloccai per non svegliarlo. Il suo viso era angelico, nonostante gli occhi non visibili dalle palpebre chiuse, e anche se erano passate poche ore non vedevo l'ora di rivederli. Le sue labbra erano arricciate in maniera tenera e infantile, che lo rendeva più adorabile del solito; sorrisi, godendomi il suo sonno sereno e aspettando in un suo risveglio.
Lo fissai per buoni minuti, quando la voglia di toccarlo fu insopportabile.
Alzai una mano e l'avvicinai alla sua guancia, sfiorandola e accarezzandola con le dita. Gli spostai un ciuffo biondo dall'occhio e presi fra le dita una morbida ciocca, per poi rigirarmela e osservare le varie sfumature color cenere.
-Mmh- mugugnò spostandosi leggermente e aprendo gli occhi, incontrando i miei che erano indaffarati a contemplarlo. -Cosa stai facendo?- domandò, e solo in quel momento mi ricordai della mia mano sulla sua fronte e in fretta la tolsi via.
-Niente- biascicai sviando lo sguardo.
Continuò a fissarmi, fino a quando sentii caldo sulle guance e tornai a osservarlo anche io.
-Buongiorno- disse con voce soave, accompagnando le parole con un luminoso sorriso.
-Buongiorno- risposi accennando un sorriso.
-Qualcosa non va?-
Scossi la testa.
-Stai mentendo, bambina.-
-Abbiamo trascorso la notte insieme- soffiai ancora incredula.
-E allora?-
-Nulla è che sembra.. strano-
-Ti è piaciuto però?-
Annuii e mi sporsi per lasciargli un bacio sulla guancia. Quando mi accorsi del mio gesto, indietreggiai immediatamente e sbarrai lo sguardo mortificata. -Emh.. io... non vol-
-Shh- posò due dita sulle mie labbra per farmi stare zitta e con leggerezza delineò il contorno della mia bocca. Rimasi zitta, osservando come i suoi occhi si illuminavano al solo vedere le mie labbra e come anche io avessi la stessa reazione con le sue.
Il momento venne interrotto dalla suoneria punk rock del cellulare di Luke, il quale sbuffò e se lo portò all'orecchio.
-Pronto?!.. sì, certo.. sì so già chi sarà..- mi lanciò uno sguardo. -No, lei no.. scordatevelo, lei non si tocca... lo so, ma di' pure ad Ashton di tenere le mani a posto...-
Distolsi lo sguardo e feci per sedermi, stendendo i muscoli indolenziti.
-Voi come siete messi?- continuò. Soffocò una risata. -Non è furba come l'amica. Ora devo scappare.. no, non ancora. Ci vediamo stasera per... sì, esatto. Ciao.- ripose il cellulare nella tasca della giaccia e mi guardò dal basso.
-Chi era?- chiesi giocherellando con il ciondolo della mia collana.
-Calum-
Tornai a fissarlo. -Chi sarà chi?-
-Eh?- mi chiese corrugando le sopracciglia.
-Hai detto che sai già chi sarà.. chi sarà chi?-
-La mia nuova preda-
Rimasi in silenzio per qualche secondo, traendo le conclusioni. -Perciò io non c'entro più niente?-
-Non più per me-
Quelle parole mi ferirono più delle sue urla e dei suoi sguardi. Non avevo ancora bene inquadrato Capture, ma pensare che a lui non importasse più niente di me, qualunque fosse stato lo scopo, faceva più male di quanto immaginassi.
-Certo- biascicai, rialzandomi.
-Summer- mi richiamò, ma ormai avevo già iniziato a camminare.
-Ehi, aspetta- lo sentii rialzarsi e raccogliere la giaccia da terra.
-Che vuoi?- chiesi fermandomi e affrontandolo. Non me ne sarei andata senza risposte.
-Non intendevo in quel senso..-
-Quale senso?-
-Stavo dicendo di Capture.. Non di..- indicò sia me che lui, ma quella parola non la pronunciò.
Noi.
-Di chi?- volevo davvero lo dicesse.
-Di questo.- allargò le braccia con aria evasiva. -Devi starne fuori da quella merda, Summer, ho fatto lo sbaglio di metterti in mezzo all'inizio e non sai quanto mi dispiace. Ma non sei ancora fuori del tutto... Ashton.. lui ti vuole ancora.-
-Di che parli?-
-È sempre stato attratto da te, ma per fortuna ti sei avvicinata più a me che a lui-
-Quindi era una gara fra di voi?-
-Sì, all'inizio, ma ora...-
Il mio cellulare prese a vibrare nella mia tasca, e quando lessi il mittente, alzai lo sguardo su di Luke.
-È lui, vero?- chiese venendomi incontro -Non risponder-
Avvicinai l'oggetto all'orecchio, il tasto di risposta a poca distanza.
-No, Luke, hai detto che con te non c'entro più niente.. be', eccoti ciò che volevi.- schiacciai il tasto verde. -Ashton-
-Ciao, piccola, come stai?- rispose la voce di Ashton.
Luke continuava a fissarmi sbalordito, non se lo aspettava e in effetti nemmeno io.
-Bene, grazie. Ti andrebbe di vederci oggi pomeriggio?- domandai.
-Umh.. certo, vengo a prenderti io, okay?-
-Certo, vieni quando vuoi-
-Ora basta..- biascicò Luke afferrandomi il polso in una morsa stretta e spegnendo la telefonata.
-Che fai??- strillai.
-Non deve avvicinarsi, Summer.-
-È la mia vita e posso fare ciò che voglio.-
-So che non lo vuoi veramente, lo fai solo per darmi fastidio.-
-Oh ma davvero?! Ti dà fastidio?- dissi con ironia.
-Certo che mi dà fastidio!-
-Sai, anche a me ha dato fastidio vederti limonare con quella ragazza, ma non ti ho mica imposto di non vederla più-
-C-cosa?? Ti ha dato fastidio?-
Oddio l'ho detto veramente.
-No-
-Hai detto di sì-
-Smettila di cambiare argomento. Io oggi vedrò Ashton, che ti vada bene o no.- chiusi la conversazione allontanandomi.
-Ti porto a casa, almeno...-
-Chiamerò un taxi- raggiunsi il parcheggio e chiamai l'agenzia dei taxi. -Grazie mille, aspetterò- dissi e chiusi la chiamata dopo avergli dato le indicazioni di un cartello.
-Summer, ti prego, lo faccio per te-
-Cosa stai facendo di preciso?-
-Ti sto allontanando da lui.-
Mi si mozzò il respiro. Quindi aveva organizzato tutta la serata per il suo scopo: non farmi vedere Ashton. Era davvero così egoista? Così possessivo? Così... -Stronzo!- gli gridai in faccia.
Rimase a bocca aperta, e finalmente arrivò il benedetto taxi. Aprii lo sportello ma Luke mi prese per il braccio. -Ti prego, non andartene..- mi supplicò. Il suo sguardo mi spezzò il cuore, ma non potevo sopportare altro.
Scossi la testa, le parole spezzate da un leggero singhiozzo. Entrai a testa bassa nel sedile posteriore, osservando Luke prendersi i capelli tra le mani e tirare un calcio alla carrozzeria.
L'auto prese a muoversi.
-Io ti..- gridò, ma ero troppo lontana per sentire il resto.

Astronomy {L.H.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora