Avevo seriamente detto ad alta voce ciò che stavo pensando? A quanto pareva... sì.
-Scusa, non volevo dirlo ad alta voce..- balbettai. Continuò ad osservarmi intensamente, confuso dalle mie parole.
-Lasciamo stare- chiusi io lasciando la sua mano e camminando per la stanza.
Luke rimase fermo a fissarmi, fino a quando qualcuno non bussò alla mia porta ed entrò senza alcun permesso.
-Lukeyy!!- squittì Isabelle correndo incontro al ragazzo e saltandogli addosso, facendo cadere entrambi.
Soffocai una risata. -Ehi, bellissima- la salutò Luke con un bacio sulla fronte.
-Ho sentito la tua voce e.. ma aspetta, vi rivedete di nuovo?- domandò voltandosi verso di me.
-Stavamo appunto parlando, Is- sbuffai alzando gli occhi al cielo.
-Bene..- si rialzarono. -Ora te lo devo rubare un secondo- proferì mia sorella prendendolo per mano.
-Dove devi andare?- domandai corrugando le sopracciglia.
-Devo fargli vedere una cosa..- disse. -Se vuoi puoi venire anche tu.. a non infettare la stanza con la tua depressione-
-Io non sono depressa- controbattei seguendoli verso la sua stanza.
-Dice così.. ma è da settimane che vaga in casa con un musone..- sussurrò a Luke.
-Ti ho sentita. E non sono depressa- affermai entrando nella camera rosa di mia sorella.
-Non è depressa, vedi?- disse Luke a Is, indicandomi.
Da quando mi proteggeva?
-Ovvio, ora ci sei tu- proferì voltandosi per cercare qualcosa nel suo baule.
Sbarrai gli occhi. Come poteva una bambina essere così intelligente? Io e Luke ci fissammo per qualche secondo.
-Luke, guarda- lo chiamò Isabelle, prendendo in mano un.. pupazzo.
Le pupille di Luke si dilatarono e glielo strappò subito dalle mani. -Oddiooo!!- strillò come un bambino.
-Ti piacciono i pinguini, giusto?- domandò mia sorella. Ero davvero molto confusa.
-Sii, li adoro!!- esclamò abbracciando il pupazzo.
-Te lo regalo..-
-Davvero?? Grazie, grazie, grazie!!- Luke abbracciò mia sorella, la quale mi sorrise soddisfatta.
-Stai cercando di mettermi in secondo piano, piccola King?- socchiusi gli occhi. Luke mi osservò con un sorriso cauto.
-Lo sei già, Summy- rispose Isabelle.
Mi scricchiolai le dita con un sorriso. -Ti ricordo che faccio box, tesoro-
Lei sbarrò gli occhi e si nascose dietro di Luke. -Mi fa paura- ammise.
-A me fa impazzire- disse Luke giocherellando con il suo piercing.
-Voi siete innamorati, è diverso- spiegò Isabelle. -Lei invece mi odia-
Rimasi sconvolta dalle sue parole.
Voi siete innamorati. Voi siete innamorati.
-Ciao ciao- salutò Is scappando via e scendendo di corsa le scale, gridando: "Summer è cattiva! Summer è cattiva!"
-Emh..- balbettammo all'unisono. Era così imbarazzante.
Scossi la testa velocemente. -Lasciala perdere.. ha sbattuto la testa da piccola-
Rise, e io dovetti lottare con me stessa per non chiudere gli occhi e addormentarmi col suono della sua risata. -Davvero ti piacciono i pinguini?- domandai facendo un passo verso di lui.
-Sì. Problemi?- socchiuse gli occhi, portandosi il pupazzo al petto.
-Mmh- mugugnai sorridendo. -Anche a me- esclamai rubandoglielo e scappando via.
-Ehi!- mi prese per la vita dopo pochi passi.
-Non vale, sei più veloce- biascicai stringendo il pupazzo a me.
-No!! Dammelo!- si lagnò Luke cominciando a farmi il solletico, sapendo che lo odiavo. Mi conosceva meglio di quanto pensassi.
Mi accasciai a terra dalle risate, seguita da lui che tentava invano di strapparmi il pinguino dalle mani. Il suo corpo era sopra di me, percepivo i suoi muscoli tesi ma allo stesso tempo rilassati, come se da tempo avessero aspettato quel momento. Chiusi gli occhi e risi come non mai, godendomi quei momenti che probabilmente non avrebbero avuto un lieto fine.
Come potevo essere sicura su una persona come Luke?
Il suo viso si avvicinò sproporzionatamente al mio, i suoi occhi nei miei e i nostri respiri mischiati in un gioco dolce e innocente.
-Ti importa così tanto?- domandai con le lacrime agli occhi dalle risate.
-No, ma amo vederti così- ammise fermandosi e afferrando la mano libera, il tutto respirando sulle mie labbra a pochi centimetri dalle sue. -Pagherei tutto l'oro del mondo per non farti smettere mai di ridere, per essere costantemente il motivo della tua felicità-
Schiusi le labbra, assimilando le sue parole. Colse l'occasione per sfilarmi il pupazzo dalle mani ma io rimasi impassibile.
-Le pensi davvero quelle cose?- chiesi per esserne sicura, mentre mi sedevo sul pavimento accanto a lui.
-Sì- ammise con un sorriso. -Non avrei motivo per mentirti.- disse abbassando lo sguardo.
-Che c'è?- chiesi confusa dalla sua reazione.
-Nulla.. è che.. è così strano- mormorò. -Pensavo di non vederti mai più e invece.. e invece mi stai rendendo di nuovo la persona più felice dell'universo-
-Lo stesso vale per me- ammisi.
-Mi sei mancata, bambina-
-Mi sei mancato.. come posso chiamarti?-
Scoppiammo a ridere e ci rialzammo dal pavimento sorridenti.
-È la prima parte della frase che conta- sorrise. -Voglio portarti in un posto..- rifletté ad alta voce.
-Mmh-
-Mmh che vorresti venire o mmh che non ti interessa?-
-Mmh che ti seguirei ovunque-
Sorrise e mi portò al piano di sotto, le nostre dita ancora intrecciate tra loro.

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Astronomy {L.H.}
FanfictionC'era una linea sottile tra l'amore e l'odio, tra l'attrazione fisica ed emotiva, così fine che non mi ero nemmeno accorta di averla spezzata la prima volta che lo vidi.