3. Projects

1.7K 65 12
                                    

"Scienza e amore non sono mai andati così d'accordo. Almeno a giudicare dalla mole di ricerche che gli scienziati dedicano ai temi del sentimento, dell'attrazione, della fedeltà. Ne è un ottimo esempio il singolare studio della Florida State University i cui ricercatori hanno scoperto che quando si è innamorati si tende a ignorare gli esponenti dell'altro sesso, anche se molto attraenti. Gli studiosi hanno dimostrato che il sentimento placa la nostra curiosità nei confronti dell'altro sesso e ci rende realmente "ciechi", anche davanti al più attraente fra gli uomini o le donne. La ricerca ha coinvolto 57 studenti impegnati sentimentalmente ai quali è stato chiesto di scrivere un tema sui sentimenti che provavano per il loro partner, mentre ad altri 56 è stato chiesto di descrivere che cosa rappresentasse per loro la felicità.
Dopo queste attività a tutti sono stati mostrati brevi flash di 500 millisecondi di immagini di donne e uomini, sia molto affascinanti sia nella media. Subito dopo i flash i ricercatori mostravano ai volontari alcune forme geometriche e chiedevano loro di pronunciarne il nome il prima possibile. Questo test viene usato per misurare il livello di "attenzione subconscia" degli spettatori nei confronti di ciò che osservano qualche istante prima. Il risultato è stato che gli studenti innamorati che poco prima erano stati stimolati a pensare al partner avevano prestato scarsissima attenzione alle immagini mostrate e avevano più difficoltà a riconoscere le figure geometriche. La spiegazione, per i ricercatori, appare naturale: chi ha già trovato un partner è stimolato a restare con quel compagno e a non cercarne altri, anche se potenzialmente migliori rispetto a quello attuale. In questo modo infatti, restando con la stessa persona, si hanno più possibilità di costruire una famiglia più stabile e mettere al mondo dei figli continuando la specie.
Intanto però dall'Istituto Karolinska di Stoccolma arrivano i risultati di una ricerca di tutt'altro tono, in base alla quale la naturale tendenza del maschio a tradire (ma non erano innamorati e fedeli?) sarebbe dovuta a cause genetiche. Il "gene del divorzio" come è già stato ribattezzato, eserciterebbe la sua azione su un ormone, la vasopressina, fondamentale nel consolidamento di un legame sentimentale e anche sessuale tra partner.
Il team svedese guidato da Hasse Walum ha scoperto che una delle tre varianti genetiche nel recettore della vasopressina, la 334, se presente in due copie nel corredo genetico dei maschi rende due volte più probabile una loro crisi coniugale. Gli uomini con questa particolarità genetica tendono a sposarsi meno e le loro eventuali mogli o fidanzate avrebbero più probabilità di essere insoddisfatte dalla relazione.
Arriva infine dall'Ungheria la notizia secondo cui agli uomini piacciono le donne che somigliano alla propria mamma e alle donne gli uomini simili al proprio padre. Studiosi dell'Università di Pécs hanno appurato che esiste un riscontro scientifico alla base del complesso di Edipo e di Elettra analizzando i volti di 52 studenti, dei loro genitori e dei loro partner e di altri parenti prossimi per un totale di 312 visi. Un'analisi computerizzata ha rivelato che spesso le donne assomigliano alle madri dei loro partner, in maniera più marcata per quel che riguarda labbra e mento, mentre negli uomini si sono rilevate somiglianze significative con i padri delle loro compagne, specialmente nella parte centrale del volto: distanza degli occhi, forma e dimensioni del naso."

-Tesoro, muoviti! - urlò mia madre dal piano di sotto.

Richiusi il mio computer portatile e incespicai ancora stanca verso le scale che mi avrebbero portato alla sana e genuina caffeina.

-Ma... Summer sembri uno zombie- La voce di mia sorella gracchiò fastidiosa insieme al chiasso di quell'inutile gioco delle Winx.
Ma perché doveva capitarmi una sorellina così?

-Buongiorno anche a te- la salutai con finto interesse. Vi ricordate quando vi parlai del silenzio?

Lei non ne era l'esempio.

-Dio, chiudi quell'aggeggio ché quella musichetta mi sta mandando in tilt i neuroni- sbuffai sorseggiando il liquido scuro.

-Sempre miss gentilezza- sbuffò anche lei, sedendosi accanto a me.

Astronomy {L.H.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora