37. Strangers

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Quando mi svegliai posai una mano accanto a me, sperando di trovare Luke addormentato, con gli occhi chiusi e le labbra schiuse, il suo solito cipiglio sulla fronte e il suo respiro corto.
Vuoto.
Non c'era nessuno accanto a me, come ogni mattina.
Ma quella volta fu la più dolorosa, perché io avevo fatto l'amore con Luke.
Forse lui lo considerava solo del sesso, ma io l'amore glielo avevo dato quella notte.
Ero già stata con qualcuno in passato, una cosa passeggera, ma mai avevo provato tutte quelle emozioni che era riuscito a suscitarmi Luke: la sensazione di totale completezza, il suo corpo sudato sul mio, le mie lacrime.
Ero arrabbiata, probabilmente lo era anche lui, mentre in quel preciso istante avevo solo voglia di riabbracciarlo e sentirlo di nuovo accanto a me, quella dolcezza che avevo imparato ad amare, quella sfacciataggine che avevo imparato a vivere.
Perché era così Luke, era un insieme di sentimenti e qualità che solo lui riusciva a tenere strette, né troppo buono, né troppo cattivo, era la linea di mezzo della classica personalità, era lo stato più complicato e complesso fra tutti.
Perché era così Luke.
E io me n'ero innamorata.
Le sue parole mi vorticarono nel cerchio della mia mente, i suoi "no", la sua freddezza, i suoi occhi chiusi, le sue vene che pulsavano sugli avambracci, i suoi muscoli tesi.
Lo avevo osservato per tutto il tempo; avrei dovuto distogliere lo sguardo, ma dovevo affrontare ciò che pensava, cercare di comprendere i suoi desideri dalle sue espressioni.
E lui mi aveva lasciata, quella notte.
Mi aveva prima presa, e poi abbandonata.
Mi aveva prima salvata, e poi uccisa.
Non riuscivo ancora a credere che se ne fosse realmente andato, mi aveva promesso che non lo avrebbe mai fatto, ci eravamo promessi di non litigare più.
E invece ci abbiamo fatto l'amore, litigando.
Mi ero promessa di non piangere ma le lacrime calde iniziarono a solcare il mio viso e i miei occhi rossi bruciarono proprio come il mio cuore.
Ci avevo creduto, alle sue parole. Mi ero fidata, mentre ero stata solo ingannata, usata.
Il mezzo col quale ti distruggerò...
Non potrei mai farti del male...
Non lasciarmi mai...
Mi alzai dal letto, ancora indolenzita, e andai in bagno a sciacquarmi la faccia dalle lacrime.
-Non mi distruggerai- mormorai al mio riflesso sullo specchio.
Mi aveva rubato il cuore, non gli avrei lasciato anche la anima, dunque dovevo essere forte, ma non per lui, bensì per me stessa.
Presi un respiro profondo e mi vestii con una semplice gonna blu e una felpa, mi truccai e tolsi ogni residuo del dolore che mi aveva provocato la sua mancanza, anche se le labbra rosse dei suoi morsi e il calore alle guance erano ancora visibili.
Sarebbero andati via, al contrario della cicatrice che mi aveva impresso nel cuore.

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-Ehi, Summer!- mi salutò Lily con un abbraccio, il quale restituii con calore. Avevo bisogno di fidarmi di qualcuno, e lei era l'unica sulla quale potevo contare.
C'era anche lui.. mi ripeté il mio subconscio, lo stesso che quale spinsi via immediatamente, e mi slacciai dall'abbraccio di Lily per poi sorriderle.
-Hai tolto l'apparecchio!- esclamai sgranando gli occhi.
-Sì, sono andata dal dentista ieri- mormorò imbarazzata.
-Sei proprio bella!- ammisi con un sorriso sincero.
-Summy... stai bene?- domandò preoccupata, notando i miei occhi lucidi.
-Bene, stai tranquilla- chiusi io. Non ne volevo parlare nel cortile della scuola.
-C'è una notizia!- mi informò mentre ci avvicinavamo al nostro solito tavolo.
Devo ignorarlo.
-Quale?- domandai a pochi passi da loro.
-Luke e Emily sono tornati insieme-
Quasi mi strozzai con la saliva, la quale mi provocò un attacco di tosse improvviso.
-Ah ah.. eh.. davvero? Wow.. sì, che bella notizia..- biascicai senza senso.
-Così smetterai di pensare a lui, no?-
-S-sì-
E avrebbe pure funzionato se solo non ci fossero stati quei baci, quell'amore, con lui.
Una ragazza mi finì quasi addosso, e la riconobbi immediatamente dalla tinta rosso fuoco che tanto odiavo.
-Oh, Summer!- esclamò scoccandomi un bacio sulla guancia.
-Emily..- dissi fingendo un sorriso.
Lui era a poca distanza da noi, potevo percepirlo dalla tensione che si stava alzando, ma non mi voltai. Non sarei crollata davanti a Emily, non avrei fatto trapelare nulla.
-Lily, Cal ti stava cercando!- l'avvisò la rossa.
-Davvero? Summy, vieni?-
-No, deve parlare con me- rispose Emily con un cenno della mano.
Io e Lily ci fissammo, fino a quando le feci cenno di stare tranquilla. Quando si allontanò da noi Emily posò il suo sguardo felino su di me. -Ci sei cascata, vero?- domandò con un sorriso.
-Di che parli?- chiesi confusa.
-Capture-
Sbarrai gli occhi e, per risposta alla mia domanda mentale, disse -Sì, so tutto. Me lo ha raccontato Ashton.-
-Ashton?-
-Sì, dopo che tu lo hai, diciamo, friendzonato con le tue stronzate del "non sono ancora pronta", è venuto a casa mia per chiedermi un consiglio-
Ero stupita.
Ashton provava seriamente dei sentimenti per me?
-Un consiglio su cosa?- domandai curiosa.
-Per conquistarti.. dai, in fondo sappiamo entrambe che Ashton è reale.-
-Che intendi?- mi stavo preoccupando.
-Rispetto a Luke, ovviamente. Ashton ha mollato Capture per te, mentre Luke ti sta ancora usando..- spiegò nascondendo un sorriso soddisfatto.
-Luke ha chiuso con la storia di Capture..- dissi sicura. O forse no? Prima del nostro primo bacio aveva detto qualcosa come "Fanculo, Capture".. perciò aveva smesso o no? Era ancora dentro o no? E io?
-Ne sei davvero sicura? Lui ama me, e stava con te perché doveva terminare il turno..- sussurrò al mio orecchio. -Ti ha portata a letto, vero?- chiese lasciandomi un buffetto sulla guancia.
Cosa ne sapeva lei? Lo sapeva, o stava solo ipotizzando? Non dovevo lasciar trapelare nulla, ma la mia esitazione era evidente.
-Ha vinto, tesoro. Ora non gli servi più- soffiò prima di allontanarsi.
Ero scioccata.. aveva davvero fatto sesso con me per.. Capture?
Da quando c'entrava il sesso?
La mia testa stava scoppiando, ma era tutto così limpido ora.
Tutto così chiaro.
-Summer King, dove ti eri cacciata?- strillò Catherine dal tavolo.
Dovevano proprio accorgersi di me?
Evitai di guardarlo, anche se lo notai con la coda dell'occhio. Era a destra, perciò mi sarebbe bastato rimanere a sinistra.
Così feci.
Mi avvicinai con un sorriso lanciando uno sguardo a Emily, la quale mi schioccò un occhiolino. Il mio sorriso scomparve e iniziai a fissare impassibile un punto di fronte a me, riflettendo.
Lurida stronza.
Ashton non c'era.
-Come stai?- domandò Michael.
Sbattei più volte le ciglia, indecisa su cosa rispondere.
Sapevo che non ero capace di mentire, e quello era il problema peggiore.
-È stanca, ha lavorato tutta la notte per il progetto di scienze- mi salvò Lily e le sorrisi per ringraziarla.
Solo fosse stato vero..
-Interessante.. su che cos'è?- chiese Calum curioso.
-Sull'Astronomia- risposi, e non potei fare a meno di guardarlo.
Quando i miei occhi incrociarono i suoi milioni di flashback mi invasero la mente: i nostri litigi, la nostra notte sotto le stelle, i nostri baci, le nostre urla, le nostri risate. Solo dopo pochi secondi mi accorsi della vibrazione del mio cellulare, così mi allontanai con un semplice "scusate".
Mi stava fissando, ma lo ignorai e lessi il nome sulla schermata.
Ashton.
-Ehi, Ash.. com-
-Summer, devo chiederti una cosa- mi interruppe duramente.
-Mhh okay.. che cosa succ-
-Come si chiama tuo padre?-
Corrugai le sopracciglia.
-Peter King.. perché me lo..- staccò la chiamata. -Ashton?-
Che succedeva?
Riprovai a chiamarlo, ma non voleva rispondere, tanto che staccò la chiamata. E se fosse stato in pericolo? E cosa c'entrava mio padre?
-Calum, mi presti il tuo cellulare?- chiesi, anche se sembrò più un ordine.
Era quella la Summer che ero, quella che doveva avere tutto sotto controllo, non quella che piangeva per un ragazzo.
-Okay ma..- non fece in tempo a chiedermi il motivo che glielo strappai di mano.
Forse al suo amico avrebbe risposto.
Cercai il nome di Ashton in rubrica, così premetti il tasto di chiamata.
Beep.
-Rispondi- mormorai.
Beep.
-Dai- ero impaziente.
Beep. Beep.
-Perché non rispondi?- sussurrai passandomi una mano fra i capelli. -Fanculo- soffiai chiudendo la chiamata e cancellando la cronologia del registro. Non volevo domande.
-Grazie- biascicai ridando il cellulare a Calum.
-Lily, mi copri con la scuola?- le domandai nervosa.
-Certo, ma cosa succede?- la stavo facendo preoccupare ma non potevo farci niente.
-N-non lo so.. ti chiamo io- chiusi.
-Che succede, King?- domandò la rossa con un sorrisetto, accanto a.. lui. -Qualcosa non va?- continuò lasciando un bacio sulla guancia di Luke, per poi baciarlo sulle labbra, con la lingua.
Come faceva ad amare quella stronza?
Ora basta!
-Sì, avrei qualcosa che non va..- sbottai avvicinandomi a lei. -Tu e la tua faccia da cazzo, brutta stronza-
Non fece in tempo a rispondere che la trascinai a terra con me, caricando il pugno che a box amavo sestare.
La sentii gridare, quella stronza, ma non riuscii a colpirla ché una persona mi prese per la vita e mi allontanò da lei.
-Lasciami, Luke!- strillai esasperata.
-Bambina, calmati..-
-Non toccarmi, stronzo- mormorai allontanandomi da lui.
-E tu- indicai la rossa con un dito. -Giuro che se mi provochi un'altra volta, ti ammazzo-
-Era tutto vero, puttana..- sputò rialzandosi.
-Di cosa state parlando?- si intromise Luke.
-Che te la sei scopata per Capture- sussurrò afferrandogli il braccio.
Sembrò confuso, ma non potevo sopportare altro. I miei amici avevano sentito? Dalle facce sconvolte.. sì.
-C-cosa?- domandò Luke fissando la rossa.
Allora era vero..
Emily aveva organizzato tutto. Mi aveva provocato apposta, così che io vedessi la verità stampata sugli occhi.
-Lily!- la richiamai dietro di Luke. -Se non ti mando un messaggio tra un'ora, chiama casa mia-
-C-cosa? Perché? Dove stai andando?- domandò preoccupata.
-Non lo so nemmeno io, ma devo fare una cosa..-
Non sapevo cosa fosse successo ad Ashton, ma se era qualcosa di pericoloso...
-Scommetto che va a ubriacarsi, la stronza- sorrise maligna Emily.
-Dio, ma te me puoi andare a fanculo?- mi lamentai esasperata. -Lily, sono seria- dissi. -Fa' come ti ho detto- istruii.
-Vengo con te..- si avvicinò a me, superando Luke e Emily.
-No, resta qui, a scuola-
-Cosa è successo?- sussurrò.
Guardai un attimo gli altri, così le risposi in modo che sentisse solo lei. -Devo trovare Ash.. c'era qualcosa che non andava e sono preoccupata- ammisi.
Lei annuii, con un sorriso. -Sei sempre la solita, Summer!- disse abbracciandomi.
Nonostante tutto, riuscii a sorridere veramente per la prima volta in tutta la mattinata.

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Spazio Autrice

Hallo! :)
Vi amo ♥ Nonostante ora vogliate uccidermi, vi amo perché continuate a seguire questa storia e siete davvero molto importanti per me ;)
Le mie compagne di classe vogliono picchiarmi per lo scherzo di ieri, aiutatemi :(
LEGGETE TEXTS, ADÍOS ♥

Ps: Il prossimo capitolo sarà un punto di svolta in tutta la vicenda.

CrystalScar23

Astronomy {L.H.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora