25. Party

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La musica era fin troppo alta e la quantità di alcolici che vagava per la stanza era sicuramente illegale per una festa "tranquilla e sobria".
-Ti sta molto bene quel vestito- mi elogiò Ashton, seduto accanto a me sul divano di pelle.
La casa era di un certo Jeffrey ed era inutile ammettere che non ero mai stata a una festa prima d'ora.
Mi ero sempre tenuta a distanza da quel genere di cose, ma ora che avevo fatto amicizia con le persone sbagliate dovevo solo affrontarne le conseguenze.
Il vestito in effetti mi calzava a pennello: avevo impiegato mezza giornata per decidere cosa indossare e alla fine avevo optato per un vestito nero con scarpe abbinate, un regalo dalla mia zia prediletta.
Appoggiai la testa sulla spalla di Ashton, il quale mi avvolse in un abbraccio.
-Come stai?- mormorò al mio orecchio.
-Mi annoio- ammisi.
-Ti inviterei a ballare ma so già che non ti piacerebbe-
Sorrisi, chiudendo gli occhi. -Hai ragione, non gradisco il sudore degli altri che si attacca alla mia pelle. È disgustoso.-
Adoravo il fatto che Ashton non interrompesse mai i miei discorsi, mi mancava parlare di ciò che pensavo sul momento senza alcun problema di dire la cosa sbagliata.
-Possiamo ballare fuori, se vuoi-
Si alzò e mi porse la mano, la quale afferrai alzando gli occhi al cielo.
-Non sono capace a ballare- mormorai sincera quando uscimmo sul balcone.
-Nemmeno io-
Scoppiammo a ridere, mentre la mia vita veniva avvolta dalle braccia forti di Ashton; appoggiai la testa sul suo petto, inspirando il suo profumo di menta e tabacco.
Era così familiare.
-Non mi piace la musica- affermai, riferendomi alla melodia percepibile dall'interno della casa.
-Allora balleremo in silenzio. Chiudi gli occhi.- istruì dolcemente.
-Okay-
-Ora avvolgi il mio collo con le braccia-
Mi alzai in punta di piedi per essere alla sua altezza e gli accarezzai i ricci, sfilandogli la bandana arancione e mettendomela sulla testa.
-Sta' molto meglio a te che a me- ammise con un sorriso, il quale gli risaltava le sue adorabili fossette.
-Parlami un po' di te- chiesi seguendo i suoi lenti movimenti.
-C'è poco da dire su di me. I miei genitori sono morti in un incidente stradale quando ero ancora piccolo, perciò non ricordo niente di loro. Mia zia mi ha spedito in un orfanotrofio e la mia adolescenza non è stata molto.. adolescenziale-
-Mi dispiace.. per i tuoi, dico-
-Non è colpa tua... e nemmeno mia. È successo e basta.-
Il silenzio regnò fra noi, fino a quando Calum venne a chiamarci mezzo intontito per l'alcol assunto, così rientrammo.
-Che ne dite di obbligo o verità?- chiese Michael, mano nella mano con Catherine.
Stavano davvero bene insieme. Si formò dopo poco tempo un cerchio sul pavimento, formato da Calum, Lily, Catherine, Michael, Ashton, io e...
-Possiamo unirci anche noi?- chiese passandosi una mano fra i capelli.
-Certo, bello! Lo chiedi pure?- rise Calum. -Chi è la tua nuova amichetta?-
-Lei è..-
-Sono Emily- si presentò la rossa – palesemente tinta — con un sorriso.
-Bene, bene.. chi parte?- domandò Michael con la bottiglia in mano.
-La giro io!!- esclamò Catherine.
Così fece, e la bottiglia puntò verso Lily.
-Obbligo o verità?-
-Verità-
-Mmh..- pensò Catherine. -Sei vergine?-
Lily sbiancò e io dovetti mordermi la lingua per non insultare la ragazza coi capelli rosa. Sapevamo entrambe che Lily non aveva ancora fatto sesso con nessuno..
-Catherine, qualcosa di meno personale?- provai a salvare la mia amica.
-No, deve rispondere.-
Sbarrai gli occhi.
-Emh.. sì, sono vergine- ammise Lily, rossa dalla vergogna.
Non gliela avrei fatta passare a Catherine.
Lanciai uno sguardo a Lily, la quale mi sorrise per ringraziarmi del mio tentativo.
-Tocca a Lily- disse Cal, leggermente in imbarazzo.
Lily lanciò la bottiglia, che puntò verso Michael.
-Obbligo o verità?- domandò la bionda.
-Obbligo-
-Bacia Emily-
Soffocai una risata con un colpo di tosse, sorprendendomi della vendetta di Lily.
Catherine deglutì quando Michael si sporse per baciare la rossa, la quale non gli permise di approfondire il bacio. Catherine chiuse gli occhi, stringendo i pugni, e mi lanciò un'occhiata. Sollevai le sopracciglia e sorrisi lievemente.
Te la sei cercata.
Michael fece girare la bottiglia e il momento che tanto temevo arrivò.
-Summer.. Obbligo o verità?-
Obbligo o verità..?
-V-verità- mormorai.
-È vero che ti sei innamorata di uno dei quattro fotomodelli?-
Tenni lo sguardo fisso su Michael.
Come avrei dovuto rispondere a una domanda alla quale non avevo risposta nemmeno io?
Avrei dovuto escogitare qualcosa.. e al più presto.
-Io..- tutta la mia genialità mi abbandonò all'istante e sentivo lo sguardo di tutti posato su di me. Soprattutto il suo. -In fondo chi sa cos'è l'amore?-
Michael corrugò le sopracciglia.
-Mi spiego meglio... chi sa per davvero cosa significa amare? Molte persone ammettono di amare una determinata persona, ma probabilmente non conoscono nemmeno il significato delle proprie parole. Chi di voi sa cosa significa la parola "amore"?- rimasero in silenzio, guardandosi stupidi. -Proprio questo è il punto.. certi dicono che sia il forte battito cardiaco, mentre quello è una reazione chimica legata più che altro alla sorpresa oppure al desiderare ardentemente qualcosa.. altri mettono di mezzo il rossore alle guance, segno però di soggezione o di imbarazzo.. dunque, che cosa ne posso sapere io di amore, se nessuno è in grado di definirlo?- nessuno fiatò. Ero riuscita a zittirli e allo stesso tempo evitare la mia domanda.
-Tutte stronzate-
Mi voltai, per poi incrociare i suoi occhi ghiacciati.
-Che diavolo ne sai tu?- chiesi socchiudendo gli occhi.
-Una persona è perfettamente consapevole del come e del quando si innamora. Forse in ritardo, ma lo sa. Lo sente.-
Schiusi le labbra. Cosa ne poteva sapere lui? Si era innamorato? Il pensiero mi faceva ancora più male del vederlo accanto a Emily. Magari si era innamorato di lei? Mi stavo scorticando una pellicina quando Calum scoppiò a ridere ed entrambi ci voltammo a guardarlo.
-Il nostro Luke si è innamorato! Chi è la fortunata?-
Luke sembrò confuso quando mi lanciò una breve occhiata, ma dopo la sua invisibile esitazione posò lo sguardo su Emily con un sorriso.
Merda, no.
Emily lanciò un urletto.
-Ops.. Abbiamo rovinato una futura dichiarazione?- proferì Michael applaudendo.
-Sì, ma non importa- dichiarò Luke. -Così è ufficiale, no?- rise, mentre Emily si sporgeva per baciare le sue labbra rosee. Lui chiuse gli occhi, stringendoli leggermente, e prendendo fra le dita le ciocche rosse della ragazza.
Lily mormorò qualcosa a Calum ma non capii nemmeno una parola, avevo lo sguardo puntato su di loro, sul loro bacio. Si intravedevano le loro lingue mischiarsi in una folle passione e Emily poggiò una mano sul suo petto, lo stesso sul quale avevo dormito io.
Mi sentii tirare il braccio, ma ero così debole che mi feci alzare quasi di peso e fui portata fuori sul balcone.
-Summer...-
La voce di Lily sembrava un lontano sospiro.
Mi porse un fazzoletto, che io accettai ancora confusa. -A cosa mi serve?-
-Ad asciugarti le lacrime.-
-Quali..- mi voltai verso il vetro quasi riflettente e sobbalzai per le mie guance zuppe di lacrime salate.
Me le asciugai velocemente, tirando su col naso.
-Mi ha vista qualcuno?- domandai distogliendo lo sguardo da me stessa.
-No, ti ho portata via prima che ti chiedessero il motivo per cui stessi immobilizzata..-
Meno male.. non mi hanno vista...
-Ma ora lo voglio io- continuò lei.
-Cosa?-
-Un motivo.. stavi davvero piangendo per.. Luke?-
Non seppi cosa rispondere, dato che me lo stavo domandando anche io.
-Pensavo ti piacesse Ashton..- mormorò. C'era compassione nella sua voce.
-Non avere quel tono con me, Lily-
-Quale tono?-
-Di compassione. Di pietà.-
-Io non.. mi dispiace..- disse riferendosi a Luke e Emily. -Vorrei dirti che la lascerà.. ma dopo questa cosa ufficiale...-
-Non mi interessa di loro. Non sono innamorata di Ashton, men che meno di Luke, perciò smettiamola con questo discorso e... - E cosa? Tornare dentro e rivedere quei due sbaciucchiarsi come sanguisughe?
-Torniamo dentro- affermai.
Ero forte. Dovevo esserlo.
Evitai gli occhi di Luke per l'intera serata e quando Ashton mi chiese se volessi andarmene, accettai e tornai a casa con il labbro rosso dai morsi e le nocche bianche per la rabbia che stavo cercando di sopprimere.
Chiusi la porta a chiave e afferrai il primo cuscino che mi capitò davanti, lo buttai a terra e lo tempestai di calci.
Non potevo davvero crederci, non riuscivo a vedere Luke con un'altra ragazza, non ce la facevo.
La nostalgia era stata sostituita dalla rabbia.
E dovevo trovare un modo per scaricarmi.

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Spazio Autrice

È mezzanotte!!
Sì, sono pazza ad aggiornare a quest'ora!!
Come vi pare il capitolo?? Ditemelo nei commenti okay? Okay.
Un bacio ♥

Astronomy {L.H.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora