Prologo

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La morte è considerata la fine della vita. Il terminare dei binari del treno. Ma forse, invece, la morte è il treno stesso. Non sai dove ti condurrà, lungo l'avanzare dei binari. 

Quella sera Eizan inspirava il fumo che gli amici gli passavano, poco gli importava di cosa contenesse realmente quel fumo, né tantomeno di cosa contenesse quel drink di troppo dal sapore insolito. Passava spesso le serate a fumare o a bere, spesso non rientrava a casa. Era il suo inferno personale da quando il padre, dopo aver perso il lavoro, cadde nel giro dell'alcolismo. Quella sera decise di tornare a casa con l'auto rubata alla madre, poco gli importava di essere ubriaco fradicio e, molto probabilmente, anche sotto effetto di droghe leggere. Mise una mano sul volante e l'altra la passò tra i capelli corvini. Poi, entrambe sul volante. La vista era sfocata, gocce di sudore gli bagnavano il collo, appiccicando i capelli scuri alla pelle. Stava pensando di tagliarli, domani. La vita gli passava davanti agli occhi. Ricordò da quando la madre gli regalò un alligatore di peluche per il suo settimo compleanno a quando il padre gli spaccò un braccio per colpa di una bevuta di troppo. E senza accorgersene l'auto perse il controllo, andando a finire nella cosiddetta "Foresta della morte". 

Quella sera Jackie e Fumiko erano insieme, mamma e papà li avevano cacciati di casa dopo aver visto la figlia con i capelli rosa e il figlio a letto con quello che loro credevano fosse il suo migliore amico. Jackie chiamò Eizan, il suo ragazzo, ma per qualche motivo a lui sconosciuto, non rispondeva. Prese per mano la sorella-gemella e si recarono alla polizia. I poliziotti borbottavano tra di loro sul caso di un certo Felix. Pareva essere un ragazzo sui quindici anni, condannato per omicidio. I poliziotti di paese pensavano a casi più grandi di ragazzini senza casa. I due gemelli camminarono senza meta, fino a quando, Jackie riconobbe Eizan sull'auto della madre, pensò bene di seguirlo, senza sapere dello stato di ebrezza del fidanzato. L'auto perse la rotta finendo all'interno della foresta. Fumiko e Jackie raggiunsero il ragazzo. Senza sapere di essere ormai tra le braccia della morte.

Quella sera Felix stava correndo per le strade, con le luci della polizia alle spalle. Rideva come un matto mentre la pioggia gli bagnava il volto. Omicidio. Aveva ucciso fin troppe persone, così tante da essere conosciuto come "L'assassino della città". Era ricercato da quando aveva dieci anni, nel suo primo omicidio aveva massacrato sua madre mentre preparavano assieme il pranzo di natale. Correva sotto la pioggia, tirandosi all'indietro i capelli blu per permettere una visuale migliore. A lui piaceva uccidere con il coltello, con la pistola non potevi assaporare tutte le emozioni che la sofferenza può offrirti. Lui conosceva la leggenda della foresta della morte. Era sempre stato un appassionato del mondo dell'occulto. Sapeva bene che quella foresta era un luogo di sola entrata. Si lanciò tra le braccia della morte. Sapendo che nessun sano di mente lo avrebbe seguito là dentro. Rimase lì, nascosto tra gli alberi, ridendo mentalmente sapendo ciò che lo attendeva.

Quella sera Haiky era chiuso in casa come al solito, stava cercando informazioni sull'assassino temuto da tutta la loro città. Felix. Aveva seguito l'intero caso pari pari con i poliziotti, anzi, forse sapeva di più lui dato che aveva scoperto dove sostava la sua dimora, ma non lo consegnò mai tra le mani della polizia. Non sapeva come spiegarlo ma quel ragazzo aveva qualcosa che lo incuriosiva, non sembrava crudele, certo, aveva ucciso, ma aveva qualcosa di diverso dagli altri assassini. "Notizie dell'ultima ora, Felix, l'assassino della città è fuggito nella foresta della morte" diceva la scritta lampeggiante sul suo pc. Haiky oramai non aveva più nulla da perdere. Rubò una moto parcheggiata di fronte alla sua dimora, per poi recarsi nella foresta più temuta dall'intera città. Era già nella foresta, ancora prima di rendersi conto di essere nel luogo più vicino alla morte con un assassino.

La foresta neraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora