Non sai di essere spacciato finché non senti l'odore del fuoco.
Certe volte vorrei spezzare l'anima di qualcuno, o qualcosa. Ucciderlo, distruggerlo, annientarlo. Come fosse niente, come se non importasse, quasi fosse normale. Altre volte, invece, vorrei essere io la persona da spezzare. Vorrei spaccarmi il cranio ed osservare ciò che c'è dentro. Solo e unicamente io. Io, io, io.
Vi starete chiedendo chi sono io. Io sono la spia. Immagino ora pregerete un dio inesistente per scoprire la mia identità segreta, ma credo sia un po' troppo presto per rivelarvela; non abbiate paura: quando in tempo arriverà, sentirete l'odore del fuoco.
Quando il creatore mi regalò questo compito, accettai immediatamente. Era da tempo che desideravo di poter avere un ruolo nel suo piccolo gioco mortale. Per lui è tutto un gioco. Io sono una marionetta, così come tutti gli altri. Anche le "Anime Oscure" lo sono. Tutti le odiano, eppure loro non hanno via di scampo, sono prive della possibilità di scelta.
Nel nostro piano a breve il creatore manderà un'anima oscura ad annientare Axel e Felix, io dovrò fingermi triste, dispiaciuta. Riferirò a lui tutte le loro mosse.
Il creatore, per questa missione, ha scelto personalmente Fumiko come anima oscura. L'ha scelta perché ha contatti con il gruppo, suppongo. Poco tempo fa Fumiko era riuscita a ribellarsi, il creatore le ha inflitto un dolore disumano; l'ho compreso dalle urla.
*
Felix si alzò dal letto, porse un piccolo e microscopico sorriso al nulla, costringendosi ad alzarsi. Sentiva ancora dolore alle braccia, dopo l'accaduto del giorno precedente. Si tolse le fasce piene di sangue, lasciandole da un lato. Stava molto meglio senza quelle fasciature. Si grattò le braccia, arrossandole più di quanto già non lo fossero. Osservò le braccia ricolme di graffi e tagli, sorrise amaramente decidendo definitivamente di uscire dalla sua stanza. Aprì la porta, scendendo le scale per poi incontrare tutti i suoi compagni al piano di sotto. Gli sguardi dei presenti balzarono sul blu, che rimase in silenzio subendosi le occhiate.
«Hai tolto le fasce?
Chiese Emy, osservando le braccia distrutte del ragazzo. Felix puntò i suoi occhi azzurri in quelli della ragazza, per poi piantarli sul pavimento. Annuì semplicemente. Emy pensò di chiedergli il motivo, ma Felix la precedette chiedendogli dove fosse suo fratello Axel. Era fuori con Elian, il blu uscì a cercarlo.
Lo trovò in mezzo ad un prato, insieme ad Elian. Avevano appena ucciso un umano e il bambino lo stava mangiando. Felix preferì non pensarci, avvicinandosi a loro. Si piantò un sorriso in volto, cercando di ignorare il dolore alle braccia. Sentiva il fuoco. Axel sentì dei passi dietro di sé, si voltò, vedendo Felix.
«Come stai oggi, Felix?»
Chiese Axel, constatando che il fratello si era tolto le fasce; lo faceva sempre. Odiava essere medicato, lo faceva sentire debole. Felix alzò le spalle, vago.
«Insomma, Axel, come dovrei stare? Non lo so, sento che sta per accadere qualcosa di terribile e assurdo. Ho questa sensazione...»
Rispose Felix, il corvino si fermò a riflettere per un istante. Poi Elian li raggiunse, pulendosi di dosso il sangue della sua preda.
«Io credo di sapere di cosa stai parlando, Felix. Io ed Haiky abbiamo guardato nel mondo umano e abbiamo scoperto delle cose. Secondo me dovremmo parlare con Haiky.»
Disse Elian, ricevendo un'occhiata indecifrabile da Axel: sembrava dire "noi due dopo ne riparliamo".
«Va bene, andiamo da Haiky. Però questa cosa deve rimanere tra di noi. Io, Axel, Elian ed Haiky. Mi dispiace ma non possiamo dirlo agli altri. Nemmeno a Jackie, a nessuno. Giuratelo.»

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La foresta nera
Misteri / ThrillerSette ragazzi si perdono in una foresta che sembra normale ma nasconde oscuri segreti. Guidati da demoni sinistri, devono risolvere enigmi e ricostruire misteriosi frammenti del loro passato per scoprire la verità e trovare una via d'uscita.