Capitolo 40

8 1 0
                                    

Se credi di sapere abbastanza cose, probabilmente non è così. Ogni volta che ti illudi di conoscere già ogni singolo segreto dell'universo, è più che certo che in verità non ne conosci neppure mezzo.

Se scopri che qualcuno ha ucciso qualcun altro provi subito un senso di disgusto e odio. Ma non conosci la storia, non ti chiedi la motivazione né provi curiosità. Solo odio per una situazione di cui non fai parte e di cui non sai niente.

"Per ottenere ciò che vuoi devi sapere esattamente cosa sei disposto a cedere" disse una volta un libro che ho letto. Il principe prigioniero, C.S. Pacat. Mi stavo fermando a riflettere realizzando quanto fosse dannatamente vero. Se vuoi qualcosa, perderai qualcos'altro.

Suppongo di dovervi lasciare al continuo della storia, non sia mai che anche io inizi a sentire l'odore del fuoco.

*

25 novembre 2060, lettera dal mondo dei vivi

Oggi è il 25 novembre 2060. Scrivo questa lettera poiché stiamo assistendo alla distruzione del nostro pianeta. Mi chiamo Becky-Betty Smith e sono una dei pochi sopravvissuti.

Nell'ultimo anno, la popolazione è diminuita molto più rapidamente rispetto agli anni precedenti e per questo motivo ne stanno risentendo tutti gli abitanti del pianeta Terra.

Siamo stufi di sentire l'odore del fuoco. Il fuoco non smette mai di cessare, le fiamme stanno bruciando tutto. Case, scuole, ospedali. Nessuno lavora più. Non sono fiamme normali, sembrano distruzione allo stato puro.

Questo è un SOS. Se esistono altre forme di vita oltre la nostra, è il momento di uscire allo scoperto. L'odore del fuoco potrebbe raggiungere anche voi.

25 dicembre 2060

Il fuoco aumenta sempre di più. Siamo rimasti solo in venticinque, in tutto il mondo. Le persone si suicidano, muoiono di fame, si uccidono a vicenda o prendono fuoco. Stiamo tutti diventando cannibali. Le mie risorse stanno iniziando a scarseggiare. Se esiste un'altra dimensione è lì che desidero andare. Sembra l'inizio della fine. La Terra non tornerà mai più come la conoscevamo.

30 dicembre 2060, lettera da un luogo sconosciuto.

Abbiamo ricevuto le vostre lettere, umani. Vi chiediamo, per cortesia, di non chiamarci "alieni" com'è di vostra usanza.

Il nostro regno è raggiungibile solo in compagnia dei cosiddetti "mangia-uomini", noi li chiamiamo così.

Se riuscite a mettervi in contatto con uno di quei mostri, potrete tranquillamente giungere nel nostro accogliente regno. Siete più che benvenuti.

Firmato

La regina.

Dopo un mese e cinque giorni avevano finalmente risposto alla sua lettera. Adesso doveva "solo" entrare nelle grazie di un mangia-uomini. Respirò boccate d'aria, riflettendo sul da farsi. Cosa avrebbe dovuto fare, adesso?

I suoi genitori adottivi erano morti, carenza di cibo. I loro corpi erano ancora in casa, puzzavano. Ormai Becky conviveva con la morte, le teneva la mano e la guidava nella vita di tutti i giorni. Cercava di darsi forza, ci provava davvero, ma era complicato. Viveva da sola con due cadaveri, aveva solo tredici anni e ogni giorno cercava di mangiare il meno possibile perché il cibo scarseggiava. Ogni giorno diventava sempre più magra.

Si mise in contatto con il suo amico-demone, Elian. Haiky captò la richiesta della ragazza, bussò alla stanza di Jackie ed Axel. Elian era sempre lì, ad attendere il risveglio del padre. Non si svegliava da due giorni. Axel ringraziò mentalmente Haiky quando lo vide uscire dalla stanza con suo figlio; odiava vederlo triste.

La foresta neraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora