Capitolo 18

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L'ansia parte dalla gola e si diffonde in tutto il corpo, soffocandoti lentamente. Ti tremano le mani, la fronte perde acqua, gli occhi emanano dolore e sofferenza. Era questo che provava Felix alla visione dell'uomo davanti a lui. Alla visione di quello che era il suo creatore. Alla visione di suo padre.

Poche ore prima erano in uno scantinato e il loro problema principale era quello di salvare Marck, che ora era posizionato al fianco di Alan, tenendolo per mano con aria preoccupata. Qualche anno prima Felix era in quella stessa stanza insieme a suo fratello Axel, giocavano a rincorrersi ridendo come bambini; adesso, invece, in quella stanza si sentiva solo l'odore della morte.

«Buongiorno, creatore»

Salutarono in coro i tre principi della morte, guardando dal basso l'imponente figura di fronte a loro. Lampi blu e rossi tuonavano nel cielo scuro, emanando un suono che all'udito risultava spaventoso e raccapricciante.

«Buongiorno, figli miei»

Sorrise, appoggiando una mano sulla testa di Felix, scompigliandogli leggermente i capelli blu.

«Credo tu sappia cosa ti aspetta, Felix. È il nostro patto, ricordi?»

«Mi ricordo, padre. »

Sussurrò Felix, posando il suo sguardo celeste su Haiky, in un addio silenzioso.

«Okay, Felix. Faremo così. Tu andrai nell'altra dimensione, adesso. È una dimensione in cui solo gli esseri soprannaturali possono entrare. Axel, come promesso, ti libererò dal demone e andrai nel mondo degli umani morti. Alan e Marck l'anno prossimo raggiungerete Felix.»

Esordì il creatore, per poi procedere e mandare Felix nell'altra dimensione. Lo prese per il collo, strattonandolo. Per andare in quella dimensione era necessario provare dolore. Felix si sentiva soffocare. Perdeva lentamente il fiato. Finché non sparì nel nulla. Haiky pianse lacrime amare, cadde sulle ginocchia tenendo lo sguardo fisso nel punto in cui poco prima era presente il ragazzo dai capelli azzurri.

«Ora è il tuo turno, Axel. Vieni qui.»

Il ragazzo dai capelli corvini si avvicinò al creatore. Venne sottoposto ad un calore disumano. Le vene gli divennero nere. Pianse fino allo sfinimento a causa del dolore a cui venne sottoposto. Un'ombra oscura abbandonò il suo corpo.

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