Quando sono morto avevo diciassette anni. O forse dovrei dire, quando siamo morti. Io e la mia gemella, Fumiko, quando siamo morti avevamo diciassette anni. O forse diciotto, non lo ricordo, è passato molto tempo.
Bizzarro. Siamo morti insieme così come siamo nati, eppure adesso lei non è più qui con me. Dove sei, Fumiko?
Ricordo il mio primo giorno di scuola delle superiori, quando ancora ero vivo.
Quella mattina ero da solo, completamente. Solo io ed i mozziconi di sigaretta spenti sul terreno, inumiditi dalla pioggia, schiacciati dalle suole di ogni scarpa che da lì era passata. Sedevo su un marciapiede, anzi, più che un marcipiede poteva definirsi un piccolo rialzo di cemento accanto ai parcheggi situati proprio davanti alla mia nuova scuola, il ché era una vera seccatura per lo svariato numero di macchine che si presentavano in quel piccolo spazio. Le persone iniziarono ad arrivare velocemente, ognuno pronto ad entrare nella propria classe come ogni giorno; invece, io mi legavo i capelli in una coda disordinata, per smorzare l'ansia del primo giorno in un ambiente sconosciuto. Fu lì che conobbi Eizan, il mio primo grande amore. Credo Eizan possa definirsi l'amore della mia vita, ma ciò non lo rende l'amore della mia morte.
La vita e la morte sono due concetti separati. Posso avere due amori diversi. La morte cambia le persone. Se facessi un discorso del genere ad Eizan mi riderebbe in faccia, dicendomi che dico balle. Probabilmente Axel invece lo capirebbe, lui è un essere della morte.
Io e Fumiko eravamo appena stati cacciati di casa, lei per i capelli rosa, io per essere andato a letto con il mio ex ragazzo. Già, ci hanno beccati. Evitiamo i soliti commenti, per favore, è stato imbarazzante. Ad ogni modo, io e la mia gemella abbiamo camminato per ore e, quando finalmente avevamo trovato Eizan, lui era ubriaco e alla guida. Questa è la storia di come siamo morti. Divertente, no?
I miei genitori non mi hanno mai picchiato, probabilmente solo perché non erano a conoscenza della mia omosessualità.
Mi manca mia sorella, Axel dice che è quasi impossibile farla tornare com'era prima, ma è quel quasi a incuriosirmi. Quindi una piccola, microscopica, possibilità di riportare indietro Fumiko esiste?
La prima volta che ho visto Axel, devo ammetterlo, ho avuto paura. Insomma, chi non l'avrebbe avuta? Uno stupratore ti scambia per una donna e ti porta in camera sua. Ma da allora sono cambiate molte cose. All'epoca non sapevo di essere morto, credevo Axel fosse uno stupratore e che Felix fosse un assassino. Invece mi sbagliavo. Tutte "le belle" di Axel (così le chiamava Felix) erano solo creature di quel mondo, sottomesse ad Axel, che recitavano un ruolo per intrattenere lo spettacolino che si erano costruiti i due principi della morte. E, Felix, credevo fosse un assassino. Invece aveva solo preso le nostre paure, divertendosi a ritorcercele contro. Anche se in realtà un po' assassino lo è, l'ho visto distruggere anime. Ma non ha ammazzato sua madre a dieci anni e non è "l'assassino della città". Anche se, in realtà, se ci fosse uno sterminio di massa credo lui sarebbe il primo dei sospettati. Axel il secondo.
Non so perché, ma sento che tutto ciò sarà solo l'inizio. L'inizio di qualcosa di terribile. Spero di sbagliarmi. Spero le visioni di Haiky siano solo visioni, altrimenti, credo possiamo già definirci spacciati.
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La foresta nera
Mystery / ThrillerSette ragazzi si perdono in una foresta che sembra normale ma nasconde oscuri segreti. Guidati da demoni sinistri, devono risolvere enigmi e ricostruire misteriosi frammenti del loro passato per scoprire la verità e trovare una via d'uscita.