Capitolo 6

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«Secondo voi cosa c'è dopo la morte?»

Chiese Fumiko guardando verso il basso, il volto cupo, gli occhi spenti. Una ciocca di capelli rosa attorcigliata attorno all'indice della mano destra: era nervosa.

«Secondo me c'è Dio, o comunque, qualcosa di superiore a noi, pronto a decidere la sorte dell'anima umana»

Sussurrò lievemente Lessay, non le piaceva prendere parola nelle conversazioni, eppure, in quel lasso di tempo compreso dal momento in cui era arrivata nella foresta ad ora, sentiva la necessità di recuperare le parole non dette in tutti quegli anni.

«Dio non è altro che un'invenzione degli esseri umani per alleggerire la morte, sperando così in un paradiso»

Rimbombarono nella stanza le parole dette da una sagoma che pareva giocare a mimetizzarsi nell'oscurità. Haiky non era una persona estremamente socievole, non amava parlare di sé. Infatti, tra le persone lì presenti, nessuno sapeva nulla sul suo conto, eccetto Felix. Anche se a prima vista non sembrava, i due ragazzi avevano molto in comune, e soprattutto, era cruento il fato che li univa.

«La penso anch'io così. Non esiste niente delle baggianate delle quali state parlando. Smettetela di credere alle favole, ragazze. Se Dio esistesse sarebbe un bel problema, perchè significherebbe che tutta la bontà della quale è stato lodato nei libri sacri, è inesistente. Se esistesse un essere in grado di aiutarci, perchè non lo fa?. Se esistesse davvero vorrei avere io l'onore di mandarlo sulla forca. Ma non esiste, non esiste niente»

Prese parola Felix, aggiungendo una risata alla fine del discorso. Chiunque lo avrebbe preso per pazzo. Nessuno di loro sapeva che, in quella foresta, la persona che stava peggio di tutte era proprio lui. Il pazzo assassino.

«Bene, ora che avete concluso i vostri discorsi filosofici, venite con me. Dobbiamo prendere le armi e ho alcuni vestiti puliti, avete addosso gli stessi vestiti da giorni, Puzzate»

Disse Axel per poi fare strada al resto del gruppo verso le camere nelle quali teneva armi e vestiti. A tutti vennero dati dei nuovi capi d'abbigliamento. Belli da vedere e pratici nel combattimento. Vennero anche fornite loro delle armi. Coltelli, lance, archi e frecce. Si divisero in due gruppi. Il primo gruppo era composto da Lessay, Fumiko, Eizan e Jackie; Sarebbero andati a caccia, per trovare del cibo. Il secondo gruppo era composto da Hally, Haiky, Felix e Axel; Essendo i migliori nel combattimento e nell'uso delle armi, sarebbero andati a superare la prima delle tante sfide che li avrebbero attesi: un combattimento. La prima sfida era una lotta corpo a corpo. Uno a uno. Se fossero riusciti a superare la prima delle tante prove mortali, poi, sarebbero passati alla seconda. Se avessero fallito, il loro sangue sarebbe rimasto sparso sul terriccio.

«Non vedo l'ora di combattere, è da tanto che non vedo la vita abbandonare gli esseri viventi. Ah, Haiky, ti stanno molto bene i vestiti che ti ha dato Axel»

Disse Felix mostrando più entusiasmo del dovuto, mentre faceva ondeggiare il coltello che teneva nella mano destra, ridendo.

«Mh, tu dici? A me non pare proprio, non sono molto nel mio stile»

«Invece ti stanno proprio bene»

I due gruppi si divisero, andando ognuno a svolgere il proprio compito. Il secondo gruppo giunse nel luogo dello scontro, attendendo l'arrivo degli avversari. Il primo scontro spettava ad Axel, dovette battersi contro un uomo, molto più alto e robusto rispetto a lui. A livello fisico era decisamente svantaggiato, eppure, la forza di Axel non risiedeva nella sua corporatura, bensì nella sporcizia della sua anima. Mentre combatteva pensava a sua madre. Le sue mani che lo soffocavano. Era l'unica persona che in tutta la vita pensò veramente di voler uccidere nel modo più brutale. L'uomo davanti a lui era abile, ma non abbastanza. In tutto lo scontro riuscì a colpirlo una volta sola: una ferita al braccio, nulla che una buona medicazione non potesse risolvere. Axel tagliò la giugulare del suo avversario, vincendo lo scontro. L'uomo era a terra, privo di vita. Il liquido che fino a qualche attimo precedente gli scorreva nelle vene, ora macchiava il terreno dove stava il suo corpo inerme. Il secondo scontro toccò a Felix, che sorridente, si avvicinò all'avversario. Un ragazzo più alto di lui, non che ci volesse molto visto la sua bassa statura. Avrà avuto due o tre anni in più.

«Mi dispiace molto rovinare il tuo bel visino, veramente, tantissimo. Quindi non lo rovinerò. Mi limiterò a guardarlo senza vita, va bene?»

Disse Felix sogghignando. L'avversario aveva sottovalutato la sua potenza. Si lanciò in un attacco diretto contro il blu, che rideva ampiamente durante lo scontro. Felix riuscii a schivare tutti i suoi colpi, per poi passare all'attacco. Al ragazzo vennero recise le dita. Perse l'equilibrio, ritrovando Felix sopra di lui, sorridente.

«Ho vinto»

Fu l'ultima frase che pronunciò, prima di tagliargli la gola. Felix si alzò dal corpo dell'avversario, ormai senza vita, non aveva neppure un graffio. Il terzo scontro toccò ad Haiky. Il suo avversario era un ragazzo della sua stessa età. Lo scontro fu breve. L'avversario non ebbe neppure il tempo di riflettere sul da farsi, che si ritrovò morto, strozzato. Il quarto ed ultimo scontro toccò ad Hally, dovette combattere contro una ragazza, all'apparenza sembrava più grande di lei. L'avversaria le procurò una ferita sull'occhio, che le divideva in due metà inesistenti l'occhio destro. L'avversaria venne accoltellata più volte allo stomaco. Hally le fece aprire a forza la bocca, conficcandole il coltello all'interno, uccidendola. Erano tutti assassini.


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