Ti accorgi di quanto sia preziosa ed importante la tua vita solo quando sei sul punto di perderla. La stessa cosa vale per la morte, perché i vivi credono si possa morire una volta sola? Ci sono così tante morti. Si può persino morire restando in vita, il tuo corpo continua a crescere ma la tua mente resta bloccata, immobile; all'improvviso le tue giornate si fondono in un loop continuo e tu vieni soffocato dalle tue emozioni inesistenti. Non provi più emozioni, non ridi, non ti diverti, non piangi, e improvvisamente ti ritrovi sposato e con tre figli. Poi chiedi al signore cos'hai fatto per meritarti tutta quell'infelicità, le mani giunte ed il volto al cielo, ma non ti risponde nessuno ed allora, a quel punto, imprechi. Ti ritrovi con una moglie di cui ti eri dimenticato, figli che non desideravi ed un incredibile senso di vuoto e di oppressione. Se hai paura questo possa diventare il tuo futuro, alza il sedere dal divano/letto/sedia o qualsiasi cosa su cui tu sia seduto e vai a fare qualcosa per migliorare la tua vita. Ora, Adesso, Subito. Vai a vivere davvero, prima di risvegliarti e comprendere quanto tu abbia fallito.
Loro erano tutti morti, eppure non si erano mai sentiti così vivi. Felix emanava entusiasmo da ogni parte del suo corpo, Elian era il bimbo più curioso che si fosse mai visto. Axel credeva di essere l'uomo più felice al mondo e Jackie non era da meno. Haiky si sentiva finalmente utile a qualcuno.
«Felix, ma perché tu sei sempre così folle ed entusiasta?»
Gli chiese un giorno Eizan. Si erano ritrovati da soli nel salotto della loro dimora. Felix non aveva mai riflettuto pienamente sul suo modo di fare, credeva il suo carattere frizzante fosse un dono enorme. Ci pensò per un po', concentrandosi pienamente nella risposta da regalare al ragazzo più grande; quando la trovò, sorrise.
«Tutto finisce sul più bello, dunque io mi godo ogni singolo momento.»
Disse, fiero della sua risposta. Eizan proprio non riusciva a comprenderlo, lui era sempre pieno di pensieri negativi, la sua mente non smetteva mai di fare chiasso. Non avrebbe mai immaginato fosse la stessa cosa per il blu. Felix si mostrava sempre esaltato, matto e felice; invece, anche lui aveva il macello in testa.
«Ma come fai? Io non riesco a smettere di pensare»
«Oh, Eizan. Chi ha detto che smetto? Le vedi queste?»
Allungò le braccia piene di cicatrici verso il ragazzo. Da vicino erano ancora peggio. Quelle braccia avevano subito di tutto. Combattimenti, fruste, torture, autolesionismo, guerre, morsi, coltelli. A volte gli erano anche state spaccate le ossa, per colpa di alcune torture del creatore.
«Come faccio a smettere di pensare se loro sono sempre qui?»
Eizan trattenne il fiato, privo di parole. Se Felix ce la faceva, lui non poteva essere da meno. Il blu aveva subito di tutto: nato morto, torture, violenza fisica e mentale, combattimenti, esperimenti e avevano persino fatto invasione nella sua mente solo tre giorni prima. Tutti avrebbero dovuto essere come lui, era un guerriero; la sua forza non era solo fisica, ma anche mentale. Possedeva una forza d'animo indescrivibile, spezzarlo era impossibile. Era estremamente raro trovare persone come Felix, gli umani scappavano piangendo alla prima difficoltà, invece lui resisteva, stringeva i denti e continuava a lottare. Eizan, davanti a lui, ne era incredibilmente affascinato.
«Insegnami.»
Disse ad un certo punto, dopo minuti di silenzio. Il blu lo osservò confuso, sollevando di poco gli angoli della bocca in un sorriso a malapena evidente.
«Cosa devo insegnarti?»
Chiese. Gli occhi azzurri luccicavano, come composti da brillantini o perle preziose.
«Ad affrontare la vita come fai tu.»
«Non so cosa dirti, Eizan. Non credo sia possibile insegnarlo, il mio unico consiglio è quello di fregartene, fai sempre quello che vuoi ed agisci di impulso.»
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La foresta nera
Mystery / ThrillerSette ragazzi si perdono in una foresta che sembra normale ma nasconde oscuri segreti. Guidati da demoni sinistri, devono risolvere enigmi e ricostruire misteriosi frammenti del loro passato per scoprire la verità e trovare una via d'uscita.