Riki
Perché stiamo maledettamente correndo per strada come due pazzi?
Non ce la faccio più, Sunoo ha un'energia infinita.
"Sunnie ti prego, non perderemo il treno, smettiamola di correre" lo supplico
"Passa fra cinque minuti Riki caro e quello dopo è fra mezz'ora, fra un'ora e mezza i bambini piccoli come Minie devono andare a dormire"
"Non è colpa mia se ti sei addormentato addosso a me mente ti facevo i grattini"
"Sì che è colpa tua, io non riesco a resistere, un solo giorno di contatto fisico e sono già dipendente da te" si lamenta e io mi sento su di giri.
Ormai è routine per me e Sun bisticciare su qualunque cosa e al 99% delle volte Sunoo ha reazioni tenerissime come ora, mi fa scoppiare il cuore ogni volta, vuole fare il duro ma è dolce come il miele e io ad ogni sua parola mi perdo.
"Guarda Sun, ce l'abbiamo fatta a prendere il treno in tempo, che ti avevo detto?" dico vedendo il treno arrestarsi davanti a noi
"Hai solo avuto fortuna" mi fa la linguaccia.
Aish è proprio un bambino.. non che la cosa mi dispiaccia.
Una volta seduti sul treno gli stampo un bacio sulla guancia morbida.
"Questo a cosa lo devo?" chiede tutto rosso
"Nulla in particolare, mi andava di farlo"
"Se non mi vuoi morto ti conviene avvertire" sussurra e il Sun tutto spavaldo di prima scompare lasciando spazio ad uno timidino
"Sono così contento di poterlo fare, di non avere paura, di sentirmi bene a sfiorarti" ammetto e mi sorride appoggiando la testa sulla mia spalla
"Fermata per ..." avverte la voce robotica del treno e noi ci prepariamo a scendere, poco dopo siamo sulla via per l'orfanotrofio.
Odio davvero questa parola, la storia fa sembrare il posto come se fosse un inferno per chi vi risiede, avrei preferito un nome che contenesse la parola casa o amore, perché nel caso di questa struttura ci troviamo in un posto in cui i bambini possono essere loro stessi e essere felici essendo in una grande famiglia. I dipendenti hanno lavorato molto per rendere quel posto il più accogliente possibile e molti dati esprimono la facilità nei bambini ad adattarsi ai loro genitori adottivi o alle loro famiglie affidatarie.
Grazie a Sunoo ho preso molto a cuore questa situazione e ho in mente una cosina di cui ho discusso anche con i miei.
Entriamo dall'ingresso principale e andiamo subito nell'ufficio del direttore per avvertire della nostra presenza.
"Ciao ragazzi che bello vedervi qui"
"È un piacere anche per noi sicuramente"
"Siete venuti a trovare Minhae? Oggi ha fatto un po' il monello, non so cosa sia successo a quel piccoletto, ma ha risposto male a tutti, di solito è solitario sì, ma non maleducato"
"Mi dispiace signore, proverò a vedere cosa ha con Riki, è nel dormitorio con gli altri bimbi?" gli risponde Sunoo
"Sì, dovreste trovarlo lì, almeno che non sia in bagno con gli altri per mettere il pigiama, dovrebbero esserci Sohee e Kira di turno con i piccoli oggi"
"Perfetto allora andiamo, passiamo dopo" dico io e il signore annuisce
Seguo Sunoo verso un'ala della struttura che non ho ancora visto, davanti a noi c'è un portone enorme che viene aperto dal ragazzo affianco a me e entriamo in una stanza in cui sono presenti una decina di letti e alcune poltrone.
"Sunnie hyungie, Riki hyungie!" sentiamo gridare e Minie ci raggiunge correndo per poi fiondarsi sulle nostre gambe e solo ora noto che indossa solamente la maglia del pigiama e le mutandine.
Arriva poco dopo anche Kira noona con i pantaloni del bimbo in mano e un'espressione disperata in volto.
"Minhae, devi mettere i pantaloni" lo sgrida leggermente e lui tira fuori la lingua
"Hey" mi inginocchio vicino a lui, mentre Sunoo sta di fianco a me tenendo in braccio una bimba e facendola ridere "Minie non si fa così, devi mettere i pantaloni o prenderai freddo e come possiamo giocare se ti ammali" provo a dire io e dopo poco si lascia convincere e Kira lo finisce di vestire
"Che gli succede?" chiede Sunoo alla ragazza
"Oggi non vuole collaborare proprio, stamattina era molto di buon umore e ha persino giocato con gli altri, ma dopo pranzo ha cambiato atteggiamento e stiamo facendo anche noi una gran fatica a capire che gli sia preso, è il primo bimbo che non riesco proprio a gestire"
"Ometto possiamo fare una chiacchierata io, te e il tuo hyungie?" domando facendo annuire sia lui che Sun
Lo prendo in braccio andandomi a sedere su una delle poltrone e poi ci raggiunge Sunoo dopo aver posato la bambina sul suo letto di nuovo.
"Mi fate le coccole?" chiede Minie
"Piccolino perché hai fatto il cattivo oggi?" parla Sunnie con un tono dolcissimo ma serio
"Io non sono cattivo" scoppia a piangere Min nel mio petto
"Shh piccolo che è successo?"
"Mi hanno rotto il peluche che mi ha dato Sunnie hyungie, dicono che sono grande per dormire con quello, ora non ha più l'orecchio" questo bimbo per drammaticità ha preso sicuramente da Sunoo, ma non è questo il punto ora, Min è piccolo ancora e non c'è nulla di male ad avere qualcosa di conforto.
"Chi è stato?" chiede il mio am-, Sunnie
"Non so come si chiama, ma è grande così" mostra un'altezza con la mano e capisco che deve essere un bambino più grande di lui, probabilmente delle elementari
"Beh Minie mio, non devi preoccuparti perché il mitico Sunoo aggiusterà il tuo leoncino" gli sorride
"E piccolo gli altri a volte possono essere dei monelli, ma tu devi essere più bravo di loro"
"Okay" risponde solamente, poi senza che nessuno gli dica niente scende dalle mie gambe e va verso Kira e Sohee
"Scusate" sussurra teneramente
"Sun" bisbiglio io
"Mh?"
"Sei bellissimo in versione paparino"
"Se non fossimo in una stanza piena di bambini ti picchierei" mi risponde fulminandomi con lo sguardo e io scoppio a ridere
Sono pronto ad un'altra nostra finta litigata.
"Certo piccolo ci credo" mi lascio scappare ed è troppo tardi quando mi rendo conto del nomignolo che gli ho dato.. però suona bene no? Sunoo è il mio piccolo.
heyyyy
oggi ho deciso di raccontare questa vicenda con il bimbo
spero vi piaccia
c'è qualche indizio sul futuro di Min e sul rapporto tra Sun e Riki
commentate se volete
vi amo <3
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can you hold my hand? - sunki
FanficÈ la storia di un Sunoo che ha una cotta colossale per il ragazzo più bravo del suo corso di danza a scuola e di un Riki che non sa relazionarsi con le persone, ripudia il contatto fisico e vive unicamente per la sua passione, ovvero ballare.