due

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Sunoo

Avevo già intuito che Riki fosse timido, o quantomeno riservato, ma non pensavo così tanto, mi è parso leggermente a disagio quando gli è stata allungata la mano da stringere o quando mi hanno chiesto perché avessi pianto. Sì, ci sono rimasto parecchio male al tono brusco che ha usato, ma poi si è fatto perdonare credo, forse è solo stato preso alla sprovvista. In ogni caso ora sembra sia un pochino di più a suo agio, nonostante rimanga distante dagli altri.

"Allora Riki, Sunoo ci ha detto che sei un suo compagno nel corso di danza" e molte altre cose che fortunatamente Jungwon non gli racconta "ti va di raccontarci qualcosa di te visto che ti conosce solo lui più o meno" 

Maledico il mio amico per la domanda che metterebbe in una posizione scomoda chiunque non ama parlare molto, ma mi rilasso quando vedo che Riki prende un respiro per poi cominciare a parlare.

"Beh io in realtà è la prima volta che parlo anche con Sunoo, ma forse non mi farà male parlare con qualcuno..  sono Riki, sono giapponese e ho la stessa età di Sunoo, ma questo credo lo abbiate già capito dal fatto che siamo nello stesso corso.. eh non so più cosa dire sinceramente haha"

"Quindi hai anche la mia stessa età, figo, loro invece sono più grandi di un anno" continua Won

"Oh wow, forse sei nel mio corso di arte, ma non vorrei sbagliarmi" risponde il mio amore, quanto vorrei poterlo chiamare così seriamente e non solo nella mia testa

"Oh sì è vero, il mondo è piccolissimo proprio" che battuta pessima Jungwon, davvero pessima, ma non era lui che due minuti fa ha detto che era spaventato? Se sperava di non essere sentito ha fallito.

"Sun per quanto tu sia tenero e divertente con le guance tutte rosse ti consiglierei di frenare la gelosia, stai per esplodere" mi sussurra all'orecchio Jake hyung e beh forse ha ragione, ma non posso farci nulla

"Jakey ma come faccio? Ci sta provando con la mia cotta, di cui, vorrei ricordare, parlo sempre" gli rispondo stizzito

"Amico non ci sta provando con lui, lo sai bene che se potesse pulirebbe a Jay pure le scarpe da quanto è stracotto di lui, sta solo tentando di instaurare una conversazione decente con lui, cosa che dovresti fare tu se ti piace così tanto"

"Mh odio quando hai ragione"

"Sono un'ottimo amico dì la verità Sunnie" sogghigna e io gli tiro una botta sul petto

"Shh e torna dal tuo ragazzo" dico spingendolo giù dalla panca facendolo scoppiare a ridere e automaticamente rido anche io e attiriamo così l'attenzione di tutti, compresa quella di Riki.

Riki

Devo ammettere che questo Sunoo è piuttosto tenero quando ride, ma non posso lasciarmi fregare dalla sua personalità frizzante e da due guanciotte piene, non di nuovo almeno, non dopo quello che è successo.. se dovesse accadere di nuovo potrei davvero non farcela, non voglio provare nulla.

"Scusatemi devo andare, ci vediamo in giro" dico alzandomi per poi correre via, vado a nascondermi nel mio posto sulle scale antincendio della scuola e lascio che lacrime scivolino via sulle mie guance mentre con tutta la forza che ho cerco di trattenere i singhiozzi.

Perché non posso essere normale?

Perché devo provare dei sentimenti?

Non potevo essere, che so, un robot? No, devo essere destinato a soffrire. Odio tutto questo.

Sunoo e i suoi amici, compreso Jungwon che aveva detto che lo spaventavo, sono molto simpatici, ma io sono terrorizzato dalle belle sensazioni, so che finiranno. Ho paura che una volta che mi lascio andare sarà la fine per me.

Continuo a piangere e neanche mi accorgo di essere in ritardo per la lezione di storia, ma poco importa, la salterò. Con la mano cerco di arrivare allo zaino due gradini più in basso di me e prendo l'unica cosa che in questo momento può calmare il mio respiro, le mie pastiglie, apro malamente il tappo e ne prendo una buttandola subito nella mia bocca e la mando giù, dopo poco il principio attivo comincia a fare effetto e io mi sento più leggero. So che queste cose forte sono forti e le dovrei prendere solo quando mi manca il respiro, come ha detto il dottore, ma mi fanno stare così tranquillo che se comincio a non stare bene le prendo subito e ora mi toccherà spiegare a mia mamma e mio papà come mai me ne sono rimaste solo cinque quando ho ricevuto l'ultima prescrizione poco più di un mese fa. Ottimo direi.

Appena finisco di piangere decido che è meglio se torno a casa per oggi, tanto mancavano solo due ore alla fine comunque, ignoro la voce del bidello che mi chiede perché sono fuori invece che a lezione e esco dal cancello della scuola dirigendomi verso casa, che fortunatamente dista forse cinquecento metri da dove sono ora e in poco meno di dieci minuti arrivo e la prima cosa che faccio è avvicinarmi a mio padre che sta lavorando al computer e tirarlo in un abbraccio confortevole.

"Riki che ci fai qui? È successo qualcosa?" si gira lui preoccupato e si leva gli occhiali da lettura per osservarmi meglio

"Papà ho tanta tanta paura, oggi un ragazzo mi ha chiesto se volevo pranzare con lui e dopo un pochino ho detto di sì e anche se all'inizio ero in imbarazzo mi sono trovato bene e questo non va bene, mi faranno del male, è tutta una finta!" gli racconto non rendendomi conto di aver alzato la voce

"No figliolo, non ti faranno del male, sono sicuro che hanno visto del buono in te e vogliono essere tuoi amici, sono fiero di te per essere uscito dalla tua bolla, però conoscendoti direi che sei andato via all'improvviso, quindi che ne dici se domani vai a chiedergli scusa?"

"Oh.. okay papà, scusa anche a te per essere tornato prima, ora magari vado un po' giù in taverna a bal-" non riesco a finire la frase che sbadiglio

"No figlio mio, tu vai su a riposare ora, hai preso la medicina per caso? Riki non guardare in basso, dimmelo se lo hai fatto, di solito non sei così stanco, voglio solo capirti ti prego, anche la mamma lo vorrebbe fare"

"Sì l'ho presa, scusami.."

"Devi promettermi che la userai solo quando strettamente necessario, sei invece non stai bene ma sei più o meno calmo puoi sempre chiamare me o la mamma e perché no, anche il tuo nuovo conoscente che ti ha parlato"

"Va bene papà, promesso"

"Ora vai su a dormire un pochino, ti sveglio io dopo"

"Uffa non sono un bambino"

"Lo so, ma ogni tanto ci sta essere così, so che hai bisogno di affetto"

'già forse è vero.."

Mi vado a stendere sul mio letto e prima di addormentarmi la figura sorridente di Sunoo si fa spazio nella mia mente.



ciaooo

ecco il capitolo due

anche oggi c'è qualche indizio

spero vi piaccia

fatemi sapere

ily

can you hold my hand? - sunkiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora