quarantanove

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Sunoo

"Amore vieni con me! Ho trovato un posto!!" grido eccitato

"E Minie?"

"Lo stanno guardando mia mamma e la tua"

"Okay arrivo allora" mi urla di rimando da qualche metro di distanza e si avvicina alla riva per venire e seguirmi

"Eccomi, è lontano?"

"No no, pochi metri da qua, due secondi fa un bambino mi ha chiesto se potevo recuperargli il pallone visto che la mamma gli aveva detto di non allontanarsi"

"Ma che gentile il mio piccolo"

"Shh tu avresti fatto lo stesso secondo me"

"Allora.. di che posto si tratta?" mi domanda, ma siamo appena arrivati

"Eccolo! Guarda tu stesso"

"Wow..." boccheggia avendo la stessa reazione che ho avuto io prima.

Si tratta di una sorta di scoglio, grotta, piccolina, forse scavata dalle onde, questo non lo so, ma ha un'aria romantica e non potevo non farla vedere al mio ragazzo.

Ci sono solo due o tre persone a scattare delle foto, ma credo sia perché è leggermente fuori dalla zona con gli ombrelloni per famiglie, mentre in acqua ci sono più persone.

"Piccolo?" sento chiamarmi

"Mh?"

"Vieni qui con me stasera, un appuntamento"

"Ne sarei onorato" dico sentendo lo stomaco in subbuglio e le guance scaldarsi

"Sei davvero bello tutto rosso, lo sai vero?"

"Smettila amore, così mi farai morire" dico ridacchiando in imbarazzo

"Mai, mai mai"

"Torniamo di là ora?" domando sviando il tutto

"Va bene amore, vuoi andare a prendere una granita o qualcosa di fresco al lido?"

"È un'idea fantastica, offro io" dico

"Sai che non succederà"

"Non puoi pagare sempre tu amore, mi sento in colpa così"

"Amore non voglio farti spendere visto che io guadagno qualcosina con le gare di ballo, lo sai questo, così ti puoi concedere qualcosina in più per te"

"Lo so amore e giuro che sei talmente dolce che mi fa male il cuore solo a pensare che fai tutto questo per me, ma due granite? Non costano niente amore"

"Okay ti lascio pagare, ma tu mi devi fare un favore, se così possiamo chiamarlo"

Ora sono troppo curioso e leggermente ansioso.

"Dimmi amore"

"Fai l'amore con me, lì alla grotta, stasera"

"C-che?"

"Non lo ripeterò.. sono in imbarazzo, ma penso che sarebbe tutto perfetto" mormora con il viso e le orecchie rosse e io mi ritrovo ad annuire alla sua spinta di coraggio, anche se un po' temo che ci scopra qualcuno. Ma lui ha ragione, sarebbe tutto così perfetto.





È così è stato. Dopo aver convinto i nostri genitori a tenere Minie per un po' siamo usciti dall'hotel e piano, anche se frettolosi nel cuore, ci incamminiamo verso la spiaggia. Riki è splendido, indossa una camicia di lino beige con un paio di pantaloncini blu scuri e delle converse. Io invece ho optato per una t-shirt oversize nera con dei pantaloni morbidi di jeans. In mano lui ha un sacchetto, quello che abbiamo ordinato prima in albergo, in cui c'è la nostra cena e io ho una coperta. Non sarà molto romantico come un cesto e dei fiori, ma per noi sembra essere tanto speciale.

"Eccoci, siamo qui piccolo" mi sussurra e girandomi un po' intorno vedo che non c'è assolutamente nessuno, nemmeno nelle vicinanze, ma le luci del lungomare lasciano che seppur a distanza una fioca luce arrivi fino a qua, come se fosse la luce di una piccola lampada da comodino, ma non ci lamentiamo, così è tutto più dolce.

"Sei davvero fantastico piccolo, questa luce ti dona veramente, il tuo visino è bello visibile e io posso godermi la vista del mio fidanzato"

"Mangiamo, non dire una parola in più, possibile che tu dica cose così e poi se le dicono a te tu sei timidissimo?"

"Fare i complimenti a te mi risulta molto semplice, sei perfetto Sunoo, come potrei non farti complimenti?"

Il silenzio cala dopo questa sua affermazione, sono a corto di parole e il mio cuore sta per saltarmi via dal petto.

Mangiamo in un silenzio confortevole, ci scambiamo qualche sguardo, sorridendoci sempre, ci viene naturale.

Presto però vengo sdraiato sulla coperta e le nostre labbra si incontrano. Voglio essere io in controllo però.. ribalto quindi la mia posizione e ora lui si trova proprio con la schiena a terra e io mi occupo di lasciargli milioni di baci lungo tutto il viso, spostandomi poi verso il suo collo e beandomi dei suoni che lasciano la sua bocca.

"Piccolo.. fermo, sei fin troppo vestito"

"Non me lo faccio ripetere" dico togliendomi gli indumenti e togliendo poi anche i suoi.

Ogni preoccupazione sul fatto di essere in pubblico sparisce quando le sue mani finiscono sui miei fianchi e si dà vita a una serata indimenticabile.







helloooo

eccomi qui

spero non vi faccia schifo

vi voglio tanto bene





can you hold my hand? - sunkiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora