(quando non specifico il giorno è perché ne sono passati alcuni o qualche settimana)
Sunoo
"Amore lo stiamo facendo troppo spesso" dico girandomi nel letto per guardarlo
"Non è colpa mia piccolo"
"Ma come non è colpa tua? Spero tu sia scherzando" mi altero sentendo ancora male al sedere
"Sei tu che sei bisognoso"
"Sì che lo sono, per colpa tua"
"Non vedo il problema qui" afferma
"Ma io ti picchio"
"Non se io prima faccio questo" grida cominciando a farmi il solletico e mi ritrovo a ridere come un pazzo
"Smettila ti prego" dico con affanno
"Mh.. solo perché ti amo"
"Ti amo anche io" rispondo appoggiandomi al suo petto e lasciandomi coccolare
"Amore mio vuoi qualcosa per merenda?" domanda ma io scuoto la testa stringendomi a lui
"No voglio solo le coccole"
"Sei il mio bimbo"
"Ho sempre da ridire su questo, ma oggi mi voglio godere i tuoi abbracci e le tue parole che mi fanno sciogliere ogni volta"
"Sei davvero bellissimo piccolo, sono così fortunato" mi sussurra
"Tu lo sei amore, odio tutti quelli che ti hanno fatto credere il contrario"
"Shh non pensiamo a quello, con te posso essere me stesso e non voglio pensare ad altro"
Continuiamo per qualche minuto a parlare di cose veramente dolci che mi fanno sentire le farfalle nello stomaco come sempre e poco dopo qualcuno bussa alla porta della camera di Riki ed è il piccolo Minie che chiede se può stare con noi perché non vuole più vedere i cartoni nella stanza affianco alla nostra e noi nonostante stessimo avendo un momento profondo (dopo aver parlato di cose poco adatte ai minori) tra di noi lo facciamo accomodare proprio tra i nostri due corpi e subito diventa il principe del letto.
"Fratellone possiamo giocare?"
"Se giochiamo con te ci dai un bacino?
"Ne do tanti tanti"
"A che vuoi giocare piccoletto?" domando io
"Voglio giocare con le costruzioni!!"
"Minie non gridare o non giochiamo"
"Scusa.."
"Dai vai a prendere le costruzioni, mamma le ha messe dove arrivi pure tu, sono dietro la tua porta piccoletto, prendi la scatola piccola, così puoi far vedere a Sunnie quanto sei forte"
"Arrivo" dice scomparendo
"Amore fra poco finisce la scuola" dico improvvisamente
"Mh questo vuol dire che passeremo più tempo insieme, possiamo anche andare al mare qualche giorno"
"Adoro l'idea, mi piacerebbe molto andarci" sorrido io pensando alle giornate che stanno per venire, ma vengo interrotto da un pianto disperato e sia io che Riki ci precipitiamo fuori dalla porta.
Troviamo il piccolo Minie che piange a dirotto a terra con la scatola delle costruzioni rovesciata a terra completamente e mentre Riki va a raccogliere i pezzi da terra io prendo in braccio il bimbo che a quanto pare si è sbucciato un ginocchio probabilmente cadendo sulle costruzione.
"Minie shh, va tutto bene, ora mettiamo un cerotto tutto colorato, non è successo niente" dico scuotendolo un pochino nelle mie braccia prima di portarlo in bagno e farlo sedere sulla tazza
"Bravo, visto che non c'è bisogno di inondare la casa di lacrimoni, una piccola bua non ti fa niente"
"Eccomi, che è successo? Mamma mia mi è venuto un infarto" sbuca Riki affannato
"Piccoletto vuoi raccontare ora che sei calmo?" lo incoraggio
"Stavo venendo da voi, ma la scatola era cattiva e si è aperta a terra e io ci sono caduto addosso" spiega quasi gridando mentre vedo il suo labbro cominciare a tremare di nuovo e Riki decide di prendere una garza e dei cerotti colorati per evitare che scoppi a piangere di nuovo.
Nel frattempo non ci accorgiamo del papà dei due che è rientrato dal lavoro e quando arriva in bagno ci dice che finisce lui di sistemare, quindi io e il mio ragazzo torniamo nella sua camera e ci buttiamo teatralmente sul letto.
"Sono stanco e non ho fatto niente" mormora
"A chi lo dici, voglio solo stare qui e parlare fino a quando non ci addormentiamo" rispondo con lo stesso tono
"Facciamolo allora, di che mi vuoi parlare?"
"Non saprei amore, ti va se ci raccontiamo dei segreti che non abbiamo mai detto a nessuno?"
"Mh va bene dai.. comincio io... i primi giorni in cui ci siamo conosciuti ti ho scattato delle foto, non chiedermi il perché dato che non ne ho la più pallida idea"
"Cosa? Davvero? Sono incuriosito, io beh quando ballavi te ne ho fatte tipo troppe, ma non è un segreto che fossi già perso per te già prima che iniziassimo a parlare.. quindi un mio segreto è che una volta due anni fa ho partecipato ad un raduno kpop dove c'erano solamente delle ragazzine e dei ragazzini che andavano ancora alle medie, ma ero troppo preso dalla musica per andarmene via, non ho parlato con nessuno, ma mi sono divertito comunque a ballare e cantare"
"Sai che questa cosa non mi stupisce?" ride lui
"Sono troppo strano?" chiedo insicuro all'improvviso
"No, mai e anche se fosse non ci sarebbero problemi, intendevo dire che cose tenere così le fai solo tu"
"Oh"
"Tocca a me ora, è un segreto che però riguarda te.."
"Spara pure"
"Qualche giorno fa mi hai detto di andare a prenderti una maglietta nell'armadio e ho trovato una busta blu con i brillantini e so che ho invaso la tua privacy e mi dispiace, ma preso dalla curiosità l'ho aperta.."
"E hai visto i miei croptop e beh, il mio intimo nuovo.. aiuto sono in imbarazzo, ma non sono arrabbiato con te, li avresti visti prima o poi, i croptop perché mi fanno sentire carino quando sono a casa da solo e l'intimo era una sorpresa"
"Li avresti messi per me? Saresti sicuramente bellissimo amore, te ne comprerò altri se ti piacciono tanto e amore se ti fanno stare bene mettili anche fuori, me lo hai insegnato tu a fregarmene degli altri"
helloooo
questo capitolo è la confusione totale, ma indovinate chi lo ha postato lo stesso? this bitch right here
oddio l'ho riletto ewww
comunque ho comprato delle gocce per la mia ansia e miei attacchi quindi spero mi rilassino un minimo, pregate che lo facciano
seconda cosa... non so quanto far durare questa ff, l'altra era sui cinquanta, quindi vedo se tenere più o meno lo stesso o farla durare di più
l'indecisione sono io
ILYSM<3
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can you hold my hand? - sunki
FanfictionÈ la storia di un Sunoo che ha una cotta colossale per il ragazzo più bravo del suo corso di danza a scuola e di un Riki che non sa relazionarsi con le persone, ripudia il contatto fisico e vive unicamente per la sua passione, ovvero ballare.