Uccidimi, distruggimi, strappami il cuore dal petto.
Io te lo permetto, questa volta sì!
-Anne C.Dopo 3 mesi.
Ferdinando
Potrei provare a superare la delusione, ma i miei occhi gridano il contrario.Ho cercato di diventare il suo punto debole, ma purtroppo quando ci si mette di mezzo il destino è difficile uscirne vincintori.
Mi trovo nella stanza di un Hotel.
Non conoscevo l'Italia neanche in cartolina e non avrei mai immaginato di poterla visitare.
Osservo questa stanza, ha le pareti di color blu e ci sono dei quadri con dei paesaggi.
«Si può?» Chiede Raul sulla soglia della porta.
«Ma certo, entra!»
«Cosa ti è preso?» Domanda mentre si siede sul letto.
«Non volevo restare. Stavo perdendo solo tempo, ho bisogno di dedicare tutto me stesso al mio futuro!»
«Senti Ferdinando...riguardo il futuro, volevo chiederti una cosa...» Dice cercando di mascherare l'ansia.
«Dimmi tutto, ma se parli di Amelina, la mia risposta è no.»
«No non parlo di Amelina. Sono decisioni tue quelle.»
«E quindi? Di cosa si tratta?» Chiedo pieno d'ansia.
«Io...beh a me è arrivata un email dalla Norvegia...» Dice lentamente mentre giocherella con un braccialetto.
«Sono stato invitato a provare per due mesi insieme ad un amico...un college di scrittura...e non saprei ... forse tu!» Balbetta e mi rivolge lo sguardo.
«Forse io?»
«Forse noi due potremmo andarci.» Aggiunge tutto d'un tratto.
«Quindi mi stai invitando a partire con te?» Cerco di capire.
«Si. Voglio che tu venga con me al college in Norvegia!» Esclama e si dirige verso lo specchio.
«Ehm...Raul non saprei, io...» Comincio a balbettare, ma lui mi interrompe.
«Dai possiamo divertirci!» Cerca di convincermi.
«Io non lo so.»
«Volevo solamente un amico.» Borbotta uscendo dalla stanza.
Io invece volevo prima scherzare e poi dirgli sì.
Come faccio ora?
«Raul aspetta...certo che vengo in Norvegia con te...»
«O mio dio...sarà un'esperienza da sballo!» Comincia a ballare per il corridoio.
Certamente. Ci divertiremo molto!
«Come stai? Possiamo parlare?» Una voce irrompe nella mia camera.
Amelina?
«Cosa vuoi?»
«Cosa pensi di me, Ferdinando?»
«Non penso nulla. Devo partire per la Norvegia e non voglio lasciare responsabilità mie qui, in Lombardia.» Rispondo deciso mentre mi allontano.
«Sono venuta in ospedale quando sei stato male...» Aggiunge e cala il silenzio.
«Io non ti ho visto.»
«Sono venuta, ma dormivi e ho detto a Raul di farti sapere che fossi passata...»
«Ah sì, ricordo... me l'ha detto!» Rispondo freddo.
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Prendo esempio da te.
Adventure(COMPLETATO- IN REVISIONE) In un posto molto ma molto lontano da qualunque paese, si trova un collegio. Un collegio vero e proprio, con delle suore e delle punizioni severe. Un collegio dove sei ragazzi si incontrano senza averlo previsto e nella l...