Io e Raul prendiamo posto in chiesa, dove Sorella René ha conservato un posto e lì ci sono anche gli altri, la preghiera ha inizio.
Ho sempre odiato pregare, chiamare un Dio, nessuno ha mai pregato per me, nessuno mi obbliga a pregare e per giunta non lo faccio con interesse ma soltanto perché mi obbligano; giusto quindi mi obbligano...sono in un collegio composto da suore e se non si prega cosa si fa?
Un signore chiamato sacerdote comincia il suo discorso e spesso fa dei movimenti facciali, ha i capelli rasati ed è abbastanza giovane, dico io ma se hai una vita davanti...
I sacerdoti non si possono sposare, non possono avere una moglie, una persona con cui passare il resto della vita... devono amare soltanto Dio, questo è ingiusto, questa legge è fuori dalla normalità perché secondo me un sacerdote ha anche lui il suo diritto di amare non solamente un Dio, ma tutte le persone del mondo.
Dicono che siamo tutti fratelli, giusto, ma quando abbiamo bisogno di un aiuto restiamo soli!
Appena si conclude la preghiera, io e Raul usciamo dalla chiesa.
«Secondo te pregare a cosa serve?» Chiedo a Raul mentre tolgo il capello.
«Forse a trovare più presto del denaro!»
«Non credo...» rispondo rimettendomi il cappello.
Lentamente la suora si avvicina verso di noi.
«Oggi cosa farete?»
«Mangeremo fuori dal hotel!» Risponde Raul.
«Solo voi due?»
«No, anche Daisy, Markus, Adelaide e Amelina» Spiega Raul.
«Amelina?» Chiede la suora.
«Si»
«Lasciate stare Amelina!» Aggiunge la suora.
«Certo, come vuole!» Risponde Raul, la suora sorride e va via.
«Ah dimenticavo, ragazzi ricordate che mancano due giorni e si riparte!» aggiunge andando via.
«Bene, due giorni di pieno relax!» Urla Raul.
«Sei di buon umore oggi?»
«Si, talmente tanto che spacco la testa a Markus!»
Ovviamente...
«Devo dire a Daisy quella cosa dell'altro ieri!» Si ricorda.
«No Acker, non dirle nulla, la ferisci nel profondo del cuore. Non sai se è interessata o lo fa semplicemente perché ti ritiene un amico...» Spiego.
«Hai ragione!»
C'è l'ho fatta.
«Mangi accanto a me oggi?» Si avvicina Daisy rivolgendo la domanda verso Raul.
«Mangiamo tutti insieme» Risponde lui.
«Perché mi tratti così?»
«Siamo tutti amici, è meglio restare tutti insieme!»
«Io vorrei restare un po' da sola con te.» Aggiunge Daisy rivolgendosi verso Raul.
«Ma non capisci? Non capisci? Non mi interessi!»
Ma non la guarda!
Perché non la guarda?
«Vabbè, sapete che cosa significa Vita?» Domanda Markus.
«In realtà non mi sono mai soffermato sul significato epistemologico delle parole.» Rispondo mangiando una patatina.
«Mi scusi, una bottiglia di vino rosso... grazie!» Aggiunge Adelaide chiamando un cameriere.
«Maggiorenni?»
«Cosa ti sembra?» Domanda Adelaide mettendo in mostra la scollatura.
Dopo una decina di minuti il cameriere torna con in mano una bottiglia di vino rosso e la posa sul tavolo.
«Neanche io, ma mio fratello mi diceva sempre che la parola "Vita" sta ad indicare tutto quello che osserviamo ma che impauriti non facciamo.» Spiega mentre riesce ad ottenere l'attenzione di tutti noi.
«È probabile. Io spesso osservo gli atteggiamenti di altre persone e mi chiedo perché io non riesca ad essere come loro.» Dice Daisy bevendo il suo succo.
«Io invece mi chiedo perché siamo rinchiusi in un collegio!» Conclude Raul facendo calare un silenzio assordante.
Cominciamo a mangiare e Markus racconta delle storie che gli raccontava la madre e tutti moriamo dalle risate tranne Amelina.
Ma cosa ha questa ragazza?
«Non ti fa ridere?» Chiede Raul ad Amelina.
«Io rido per cose che hanno significato!» Risponde senza guardare nel nostro lato. Raul si zittisce e continuiamo mezza giornata seduti a quel tavolo.
«Quando torneremo in quelle mura a Santiago, cercherò di suicidarmi.» Aggiunge d'un tratto Markus bevendo il decimo bicchiere di vino.
«Ma sei serio?» Domando ritornando serio.
«Sì... non posso più vivere con questo peso.»
«Quale peso?»
«Sono un angelo!» Conclude serio.
«Ma che dici?» Domanda Raul mentre tutti noi ci scambiamo degli sguardi.
«È così.»
«Hai raccontato alle suore questa cosa?» Chiede Adelaide.
«Sì, lo sanno tutti in collegio.» Cala il silenzio.
«Andiamo via?» Domando agli altri, tutti annuiscono così ci alziamo.
«Ah ragazzi...»
«Era uno scherzo.» Conclude Markus scoppiando a ridere.
«No questa volta non ti salvi.» Urla Raul prendendo una bottiglia d'acqua dal tavolo.
«In che senso?»
«Nel senso che...» Non conclude la frase perché Raul comincia a bagnare tutto il tavolo pur di prendere in pieno Markus, che comincia a correre in ogni sala per scansare l'acqua.
Contemporaneamente prendo un'altra bottiglia e velocemente seguo Markus, vedo così anche Adelaide afferrare una bottiglia e lanciare acqua su Daisy.
«Oh no Ade, ora ti ammazzo!» Cominciano a buttarsi acqua addosso.
«Ti ho preso, ora non scappi più.» Raul afferra Markus per il collo della camicetta.
«No Raul ti prego i capelli no!» Aggiunge ridendo e Raul lo tiene fermo intrappolato.
In un attimo capovolgo la bottiglia e bagno tutti i capelli di Markus.
«Oddio Ferdinando, ora devi soltanto scappare...» Urla afferrando il recipiente di pomodori e olio mischiati dal nostro tavolo.
«Oh cristo...» Esclamo nascondendomi dietro Adelaide.
Ma violentemente Markus capovolge il recipiente addosso sia ad Adelaide e sia a me.
«Sto arrivando in soccorso...» Urla Raul correndo nella nostra direzione, ma scivola su tutto quell'olio e cade a terra, proprio di fronte a noi.
Markus così comincia a ballare a tempo di musica
avvicinandosi a noi.«Stando sempre attenti al lupo... attenti al lupo!» Comincia a cantare saltando, ma purtroppo anche lui scivola ritrovandosi a terra tra di noi. Ci guardiamo tutti e scoppiamo a ridere.
«Ragazzi oh cristo, ragazzi!» Urlano Daisy e Amelina correndo verso di noi.
«Che succede?» Chiede Markus mezzo ubriaco.
«Il proprietario ha chiamato sorella Katrin!»
«Cosa mi stai dicendo?» Urlo alzandomi in piedi di scatto.
«Mocciosi dei miei stivali.» Sento da lontano Sorella Katrin chiamarci.
«Ferdinando e ora?» Chiede Raul.
«Ora è la fine.»
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Prendo esempio da te.
Adventure(COMPLETATO- IN REVISIONE) In un posto molto ma molto lontano da qualunque paese, si trova un collegio. Un collegio vero e proprio, con delle suore e delle punizioni severe. Un collegio dove sei ragazzi si incontrano senza averlo previsto e nella l...