Fernando.
Come è strana la generazione di oggi, vero?
Due giorni fa, perso nei miei pensieri, ero affacciato alla finestra come al solito, ho cominciato ad immaginare la gioventù di oggi catapultata a trent'anni fa, ho immaginato me vestito in un modo diverso e i capelli in un modo diverso, riuniti in una coda, pieno di fiori intorno, dimenticando l'unica cosa che sta rovinando il mondo.
Vidi una bambina di tipo dieci anni con accanto il suo genitore, posai il telefono e cominciai a guardare, cercando di capire cosa c'era che dava fastidio ai miei occhi... era con il padre e gli teneva stretta la maglia mentre lui era sul telefono... ecco, questo dimenticavo! L'amore è stato distrutto, il bene, le famiglie, tutto al giorno d'oggi viene distrutto da una ricarica di 5€, noi ragazze siamo attratte dalla figura maschile, abbiamo bisogno di qualcuno accanto che ci tratta come un nuovo modello di televisione, abbiamo bisogno di un papà, di un fratello, di un cugino in parole brevi di qualcuno che ci faccia sentire protette e non si tratta in realtà solamente di noi donne, ma noi esseri umani,j purtroppo certe volte, restano soli e cominciano a pentirsi delle cose non fatte prima, perché erano più contenti di guardare un porno o di giocare a Candy Crush Saga senza neanche guardare negli occhi quell anziano che ha tanta voglia di raccontare i suoi tempi, i quali venivano vissuti con amore, quello che oggi nessuno conosce.
C'era quel padre e c'era quella bambina che cercava attenzione, lo pregava di guardarla ma lui era con i suoi occhi legato allo schermo senza notare la bambina che pregava di ricevere amore, alle volte non ci rendiamo conto di ciò che facciamo lasciamo che il demone che si trova dentro di noi entri nella nostra mente senza uscirne più, dovremmo prendere esempio dai film in bianco e in nero perché e lì che c'è tutto un mondo.
Oggi lasciamo che le persone ci giudichino da una foto, dall'aspetto fisico, da un messaggio, e quando ci guardano da vicino dalla vergogna prendiamo il telefono e abbassiamo lo sguardo...lasciamo che un caricabatterie ricarichi la nostra mente invece di far girare un disco con le nostre mani, lasciamo che le persone ci sfruttino per qualcosa a loro favore e quando siamo noi nei guai, continuano a scucire il nostro vestito invece di ricucirlo, lasciamo che un ragazzo faccia ciò che vuole pur di non perderlo ma non sappiamo che al mondo c'è qualcuno che vuole farci favori senza avere nulla in cambio.
Noi umani siamo meschini, potremmo guardare un film con la famiglia, abbracciare un figlio quando ne ha bisogno, anzi sempre, dovremmo asciugare le lacrime al prossimo ma invece quelle lacrime siamo noi a procurarle. A me non piace il mondo di oggi, non piace l'acqua che beviamo oggi, non mi piace ciò che mangiamo oggi però lo mangio... Perché? Perché mi accontento!
Quindi piccola bambina so che è difficile accettare che non ti venga minimamente rivolto lo sguardo mentre parli, ma il mondo è tutto ciò, un telefono è capace di distruggere una vita, una carriera, una famiglia e una mente... ma tu piccola guerriera, se piove apri l'ombrello, se nevica metti la sciarpa, se sei sola sorridi, ma non smettere mai di camminare, mai! Perché tutto ciò non torna ed un genitore anche se sbaglia tu prendi quel maledetto cellulare e lancialo nell'aria, spezzalo con i piedi, alza la testa a questi "grandi genitori", fatti guardare negli occhi e infine urlagli : «La tecnologia non ti crea una famiglia!»Si alzano tutti e cominciamo ad applaudire, il mio esame di maturità si è concluso con successo.
«Sei stato davvero bravo!» si avvicina Amelina.
Dopo ciò che è accaduto nel bagno della biblioteca, non abbiamo avuto più modo di parlare anche perché ogni volta riesco soltanto ad ignorarla. Il pensiero che tutte le donne possano essere come mia madre, il pensiero che io possa diventare uno sfruttatore, un pervertito come il suo compagno, non mi dà tregua.
I ricordi non smettono mai di ritornare, ritornano sempre come uno tsunami in pieno e mi colpiscono, sempre, riportandomi in un passato che vorrei non ricordare, un passato che mi ha distrutto.
Il pensiero che qualcuno potesse a vedermi in quelle condizioni per la prima volta, non mi lasciava in pace.
Va via.
Va via.«Ferdinando, sei stato più forte di un venditore di mozzarelle!!» urla Markus battendo il cinque.
«Ti dò una notizia, non vado via!» Urla Raul percorrendo il salone a salti.
«Perché?» Chiedo.
«Ho convinto mia zia a telefono, vado via quando vai via tu!» Si aggiusta i capelli.
«Ma cosa è successo in biblioteca?» Mi chiede Raul.
«Raul... Madonna, Amelina mi ha fatto un pompino...»
«E tu?» Si intromette Markus.
«Ma cosa cazzo stai dicendo?» Chiede Raul ed io annuisco. I miei amici cominciamo a ridere.
«Come è stato?»
«Ragazzi... ma quante domande!» Esclamo ridendo.
«Andiamo in camera, dai e ne parliamo meglio» Aggiunge Raul ma io gli scaglio un pugno nello stomaco lentamente.
«Oi ma ve ne siete dimenticati? Vado via» aggiunge Markus.
O Dio santo, il tempo sta volando in fretta, ricordo precisamente quando ero solo in stanza, sempre e solamente con il mio libro tra le mani, o con la mia rana tra le mani che oramai Suor Katrin ha ucciso... Invece ora sono circondato da miliardi di amici, miliardi di emozioni e sentimenti che prima non conoscevo.
Markus mi mancherà davvero tanto, si dice che in un gruppo c'è il capo, il vice capo, la ragazza bella, quella che adora mangiare, quella timida e quello fannullone e lui è quest'ultimo... il fannullone del gruppo, mi mancherà tanto, senza le sue parole, la sua arroganza e prepotenza, la sua voglia di uccidere tutti, la sua voglia di scoprire, di intromettersi, di sorridere ad ogni avventura ha fatto sì che facesse parte di questo gruppo e ha fatto sì che io mi legassi a lui.
«Mi mancherai tanto, Markus!» Lo abbraccio.
«Vi verrò a trovare, vi aspetterò fuori quando uscirete anche voi!» M dà dei colpetti sulla spalla.
«Mancherai anche a me, stronzo...» lo abbraccia Raul.
«Sinceramente, Raul ti auguro tanta felicità!»
«Solamente a me?» Chiede Raul.
«Ma sta zitto!» Cominciamo a ridere, oramai è stato salutato da tutti, dalle suore, da Adelaide, Amelina e anche Daisy.
«Ti auguro il meglio» gli urlo mentre entra nella sua nuova macchina, appena comprata e al volante tipo, c'è il fratello.
«Sei mitico, ferdinando» alza la mano ed entra in macchina, sfreccia insieme al fratello e si allontana da tutti noi prendendo la sua vita tra le mani.
Ciao ragazzi.
Secondo voi come andrà a finire tra Ferdinando e Amelina? Riusciranno a mettersi insieme e Markus prova davvero qualcosa per Raul?Aspetto vostre risposte.
Intanto ci vediamo al prossimo aggiornamento😘😘😘😘
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Prendo esempio da te.
Adventure(COMPLETATO- IN REVISIONE) In un posto molto ma molto lontano da qualunque paese, si trova un collegio. Un collegio vero e proprio, con delle suore e delle punizioni severe. Un collegio dove sei ragazzi si incontrano senza averlo previsto e nella l...