Amelina

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Amelina

«La vuoi sentire una storia?» Mi chiede Fernando.

«Perché non rientriamo prima?» Domando portandomi le mani al petto.

«Amelina sto bene!» Aggiunge cominciando a ridere.

«Va bene, allora restiamo qui!»

«Lo sai che le rane amano molto di più degli umani? Loro sono esseri viventi!» Spiega accarezzandomi i capelli.

«Lo sai è stato molto eccitante fare sesso con te!» Aggiunge abbassando il viso sulla mia spalla.

«La vuoi sentire questa storia o no?» Mi domanda di nuovo.

«Sì, la voglio sentire.»

«C'era una volta Amore, era così gentile e così premuroso con le persone. Amore si poteva vedere negli occhi di parecchi bambini che giocavano a pallone o che correvano per strada, ma decise di custodirsi in due occhi color verde.  Amore pian piano che cresceva dava occasione all'occhio umano di farsi vedere tramite la gentilezza, tramite la gioia. Tuttavia,  Amore venne ucciso, venne ucciso dal destino o per meglio dire venne ucciso dagli umani, insieme ad Amore però morì anche la sua innocenza e la sua dignità. Da quel giorno tutto cambiò, sulla strada quei due occhi verdi incontrarono "Freddezza", Freddezza gli spiegò che per poter vivere bisognava dare spazio al rancore e all'indifferenza e decise infine di uccidere anche l'ultimo granello che si nascondeva dietro quel bambino dagli occhi verdi.  Una notte però Freddezza decise di uscire e il bambino provò ad avvicinarsi allo specchio e per un secondo vide "Gioia" nei suoi occhi. Il bambino si chiedeva spesso quindi il motivo del perché era tutto così strano e difficile e ogni volta che Freddezza usciva lui cercava di approcciare con altri bimbi, più cresceva e più cercava di farsi degli amici, però tutto quello che lo circondava, lo portava ad accettare che forse il suo destino era aspettare Freddezza a casa.
Un giorno però Freddezza uscì di nuovo e il ragazzo cresciuto, decise di seguirla e scoprire dove andasse. Capì ben presto che Freddezza voleva salvarlo da tutto ciò che nascondeva la realtà e decise di avventurarsi in un vicolo oscuro e Freddezza più camminava, più lui la seguiva per capire cosa nascondesse e davanti ai suoi occhi trovò Odio, Solitudine e Disprezzo. Però Freddezza lo vide e senza pensarci troppo gli presentò questi suoi amici e le chiese di promettere.
"Promettimi di non abbandonare né me né i miei amici" e il ragazzo promise.» Conclude.

«Amore sei tu?» Chiedo girandomi verso di lui, ma non risponde. Mi rendo conto molto presto che si è addormentato. Mi sdraio e cerco di farlo appoggiare su di me. Noto che gli è scesa una lacrima.

Fernando ha pianto e non riesco a smettere di pensare alla sua favola. Mi sdraio e senza fendermi
conto prendo sonno.

«Non diventare mai Freddezza.» La sua voce mi fa sobbalzare dal sonno, mi alzo dall'erba e lo trovo seduto di fronte a me che mi fissa.

I suoi occhi verdi hanno una scintilla di fuoco e questa volta non è un fuoco eccitante ma è un fuoco impaurito.

«Perché?» Chiedo.

«Perché una volta che diventi Freddezza non troverai mai più Amore!»

«Tu cosa sei?»

«Secondo te?» Mi domanda come se io sapessi già la risposta.

«Io credo tu sia Amore.»

«Perché sei convinta che io sia buono? Cosa ci vedi in me?» Mi chiede sistemandosi i capelli.

«Io vedo la gentilezza nei tuoi occhi.»

«Io non la vedo!»

«Posso aiutarti a vederla?» Domando mentre lo guardò dritto negli occhi.

«Non credo riuscirei a vederla.»

«Sai bene che Freddezza può essere abbattuta, basta crederci.» Aggiungo.

«Io non credo in nulla.»

«Ed è un peccato!»

«Amy smettila di vedere del buono in me.»

«Amy?» Chiedo sconvolta del cambiamento di questo rapporto.

«Posso chiamarti Amy?» Mi chiede ed io annuisco.

«Continuerò a vedere sempre del buono in te!» Aggiungo sorridendo.

«Lasciami entrare nella tua vita!» Confesso ingoiando un groppo di saliva.

«Non posso.»

«Perché non puoi?»

«Non so farti entrare nella mia vita!»

«Io ci so entrare da sola, devi solo permettermelo!»

«Cosa te lo fa pensare che ci sai entrare?»

«Me lo sento!»

«Mi dispiace Amy!»

«Ti dispiace cosa?»

«Per come ti ho trattato quella giornata...»

«Ormai è passato!»

«Amy io questa giornata...»

«Fernando, Amelina, dovete rientrare subito...» Da lontano la voce di Raul e Daisy interrompe la nostra chiacchierata.

«Vi stiamo cercando da ore...»

«È successo qualcosa?» Chiede Fernando alzandosi velocemente.

«No ma è meglio rientrare, a quest'ora potrebbero svegliarsi le suore!» Risponde Daisy.

Velocemente ci dirigiamo in collegio cercando di non fare rumore.

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