Amelina.
Quando si è nell'ombra si ha molto tempo davanti.
Noi resteremo in piedi -Negramaro.Sono stata cieca fino ai miei sedici anni, cioè fino ad oggi.
Sorella Katrin mi ha permesso di sottopormi ad un'operazione, così sono andata via per due mesi ed ora sono qui con i miei occhi e riesco a vedere tutto il mondo, tutte le rane e tutte le stelle che ho sempre immaginato nella mente.
Per un po' ho fatto parte di un gruppo collegato grazie a del denaro. Io e Daisy eravamo e siamo tutt'ora nella stessa camera e solamente lei sapeva del mio segreto, infatti non volevo uscire perché era tutto inutile, non riuscivo a vedere nulla, dopo l'ho detto a Markus che ha tenuto per sé il segreto e dopo un po' anche Adelaide e Raul, sono speciali questi ragazzi ed io sono la più piccola.
Infine c'è Fernando.
Ho cominciato a provare qualcosa per lui senza neanche vederlo, ascoltavo solo la voce ed immaginavo un ragazzo. Il mio ideale di ragazzo e purtroppo non sono riuscita a vederlo perché per salvare tutti noi ora è chiuso in isolamento.
Ho sempre sognato di vederlo, ho sognato mille volte di riacquisire la mia vista e potergli dire tutto ciò che ho provato in tre anni.
Come puoi amare una persona se non l'hai mai vista?
Da bambina mi prendevano in giro in tutte le maniere ed io non riuscivo a difendermi, mi chiamavano gallina, rana e ridevano, parlavano sopra di me ed io non so quale sia la mia vera vita, quella che raccontano loro o quella che conosco io, perché senza la vista non mi sono mai guardata, non ho mai potuto guardare il mio fisico ed ora che sono di fronte allo specchio mi vedo magra, con la frangia e ho i capelli lunghissimi raccolti tutti in una treccia, sono bionda, ho gli occhi marroni e con il tatto tocco finalmente la pelle del mio adorato Raul il mio amico e della mia migliore amica Daisy.
Markus deve fare l'esame di maturità e sono contenta per lui, non è cattivo ma deve imparare a reagire, a rischiare la vita per salvare gli amici anche se loro non salveranno mai lui!
Fernando. Il mio Fernando, ha tagliato i capelli senza negarsi, senza ritrarsi indietro, ha visto le fruste e le ha sentite sulla sua pelle per salvare tutti noi. Ha pregato il giorno del suo onomastico invece di festeggiare e divertirsi, si è fatto rinchiudere lui anziché far perdere l'esame a Markus che era il colpevole, ha pianto di nascosto da tutti noi, leggeva ad alta voce il libro sulle rane sdraiato sull'erba del cortile.
Come conosco tutte queste cose?
Ehi ero cieca mica scema!
Lui ha rischiato tutto per il gruppo anche se loro questo non l'hanno mai apprezzato, ma lui lo sa, sa che tutti gli vogliamo bene, sa che Raul vuole Daisy, sa che Markus è tutto fumo e niente arrosto, perciò gli ha permesso di fare l'esame prendendosi la colpa, sa che Adelaide ha una uno scudo per difendersi e infine sa di nascosto che provo qualcosa per Lui, sa che sorella Katrin lo vuole bene.
Dentro lui anche se ha un cuore di ghiaccio come il mio sa che non c'è nessuno che riesce ad odiarlo perché il capo è lui, il sangue lo pulisce lui, le lacrime le asciuga lui ed io voglio vederlo, voglio vedere il ragazzo che mi ha salvato dal tunnel burrascoso facendomi vedere la luce, perché io so che ha donato lui il sangue perché ho ascoltato la chiacchierata tra lui e sorella Agata quindi voglio vedere questo ragazzo.
«Dove vai?» Chiede Daisy.
«Voglio parlare con sorella Katrin!» Dico uscendo dalla mia stanza e velocemente arrivo allo studio.
«Ehi Amelina devi dirmi qualcosa?» Chiede guardandomi mentre annaffia le piante.
«Si, credo che sia una cazzata mettere in isolamento un ragazzo che ha salvato tutti noi!» rispondo sincera, lei mi guarda.
«Perché lo difendi?» Si intromette sorella René.
«Fernando è pericoloso, deve restare un po' solo!»
«Voglio vederlo sorella Catherine vi prego!» mi inginocchio.
«Alzati, sei gentilissima. René portala da Fernando e lasciali soli»
«Non metterti nei guai» aggiunge sorella René rimanendomi lì.
Apro le cancellate ed entro, è lì che guarda fuori dalla finestra ed è calmo.
«Chi sei tu?» Mi chiede.
«Io sono, lo sai chi sono Fernando!»
«Non so tu chi sia, vai via!» Riprende a leggere il libro.
«Posa questo libro e ascoltami!» Glielo prendo dalle mani buttandolo ferocemente a terra.
«Tu. Come osi toccare il mio libro...razza di bestia!» Mi urla contro. Sento il calore bruciarmi le guance.
«Io volevo solamente...» cerco di parlare ma vengo interrotta dalla sua voce.
«Cosa volevi? Volevi parlarmi? Volevi convincermi ad essere migliore? Io non sono ciò che voi pensate io sia. Voi non conoscete me. Io non ho bisogno di voi. Io non ti conosco, non so tu chi sia. Vai via» urla mentre lancia il libro verso il muro.
Non riesco a trovare le parole per spiegare ciò che sta succedendo in questa stanza.
Ho paura per lui.«Io volevo solo dirti che sono Amelina.» Dico velocemente.
«Amelina? Amelina non esiste» Balbetta.
«Invece si Fernando!» cerco di avvicinare la mia mano alla sua guancia.
«Io non voglio vedere nessuno. Lasciami solo» urla allontanandosi da me.
«Sono qui perché volevo vedere la persona che salva tutti!» Esclamo e mi appoggio ad una sedia.
L'ho visto, non respiro più sono sconvolta da ciò che vedo.
Per un attimo cala un silenzio, osservo il suo movimento, si alza e poi si avvicina sempre di più.
Ha la macchinetta ai denti, è molto più alto di me, i suoi capelli sono biondi mischiati nell'arancione e il suo viso è strapieno di lentiggini.
«Io non ho salvato nessuno!» Nega oramai vicinissimo al mio corpo inerme.
«Chi ha salvato me?»
«Ma cosa vuoi? Io certamente no, non ti ho salvato!» Risponde arrogante e comincia a sorridere.
«Io ...»
«Tu cosa? Stai perdendo tempo. Non voglio vedere nessuno, ne te e ne altri.» Borbotta con voce calma.
«Sai che ti dico Fernando? Vai a farti fottere!» Mi alzo e vado via dimenticandomi di chiudere la cancellata.
«Vai a farti fottere tu!» Urla ma non l'ascolto.
Entro di corsa in camera e comincio a piangere, sarebbe stato meglio restare cieca così non avrei visto tutto questo e avrei voluto essere una rana così da non innamorarmi.
Perché ci innamoriamo sempre di chi non ci vuole?
«Amelina cosa succede?» Chiede Raul bussando alla porta.
«Va via Raul»
Sento bussare alla porta.
Non può essere Raul, non può.
«Amelina» entra affannoso Fernando.
«Tu. Tu, Non sai cosa vuol dire piangere lacrime amare finché non le provi. Sono stata molto tempo senza la mia vista e quando l'ho recuperata ho desiderato di venire da te. È tutto vero, l'amore ci distrugge e tu mi hai distrutto!» Comincio a piangere nascondendo il viso tra le mani.
«Io non volevo ferirti in questo modo!» Dice avvicinandosi a me. Abbasso lo sguardo, appoggia sul davanzale un libro ed esce dalla camera.
Angolo autore e lettore;
Ciao ragazzi, eccovi Amelina.
Cosa ne pensate di questo capitolo?
Aspetto le vostre risposte.
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Prendo esempio da te.
Adventure(COMPLETATO- IN REVISIONE) In un posto molto ma molto lontano da qualunque paese, si trova un collegio. Un collegio vero e proprio, con delle suore e delle punizioni severe. Un collegio dove sei ragazzi si incontrano senza averlo previsto e nella l...