Markus

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Markus.

«Devi reagire.
Devi rischiare.
Rischiare con tutto ciò che hai anche se sai che andrebbe male perché fin quando non ci provi vedrai solamente una cosa.
Il buio.

Puoi perdere in un nano secondo tutto ciò che ti appartiene, puoi rovinare ciò che hai costruito in tre anni solamente in una giornata rimanendo così con l'amaro in bocca.

Puoi perdere tutto, le persone, l'amicizia, la vita, può andare tutto in fumo senza che te ne accorgi, la rabbia che ho dentro questa pomeriggio è fortissima, dopo il mio esame vado via e lascio tutto ciò che ho costruito qui, vorrei resettare tutto e tornare all'incidente di un mio amico perché da lì sono iniziati i miei dubbi, volevo salvarlo ma invece l'ho riempito di botte, ma ho scoperto che non era un bene normale ma era un amore, una gelosia, un'ossessione.

Perché quando hai diciotto anni e vivi in un collegio tutto ti sembra diverso sei come legato ad un filo invisibile.

Ma cosa ho che fa trasmettere tutta questa rabbia? Cosa sto combinando?

Hai paura quando sai di perdere qualcuno oppure quando sai che c'è qualcuno a casa che ti aspetta fino a notte fonda ed io non ho paura, sono solo, i miei genitori sono morti quando avevo sette anni, il mio paesino veniva quasi sempre bombardato e ricordo che mio fratello maggiore mi dava dei bersagli da colpire ed io ci riuscivo benissimo nel lavoro. Un giorno ci chiamarono per fare la guerra perché noi vivevamo in un paesino povero, ero piccolino e mio fratello accettò anche per me!
Andammo e lì in mezzo alle fiamme e alla povertà, hai il coraggio di rischiare tutto pur di salvare qualcuno.

Sono di colore scurissimo e non sono italiano, infatti a scuola mi insultavano mi chiudevano in bagno e toccavano tutto il mio corpo, mi mettevano l'ombretto sugli occhi dicendo che ero una femminuccia e facevano tante foto, a me piacevano le bambole, le pentoline, mi piaceva danzare e ascoltare le canzoni del mondo di Patty, i miei coetanei e la mia famiglia scoprirono questo, quando per sbaglio pubblicai un mio video truccato dove cantavo la sigla del mondo di Patty. Tutti lo scoprirono, per mio padre diventai una bestia, per mia madre ero un disonore, per i miei compagni di classe ero diverso, cosi diventai arrogante, gelido, senza cuore dicevano tutti. Un giorno, mio fratello mi accompagnò al collegio, è qui che sono cambiato, è qui che ho conosciuto l'amore, le regole e l'amicizia.

Mi trovai chiuso in un labirinto per un gioco tra noi amici collegiali, ma ce l'ho fatta ad uscire e per questo ti dico di rischiare, di provarci perché se rischi tutto è possibile ma se vuoi colpire un bersaglio devi saper usare le armi.

Non perdete tempo e lasciate che il vostro cuore vi spieghi la vostra strada e dopo correte incontro a chi amate e non preoccupatevi di come mirate ma preoccupatevi di come riuscirci perché l'importante è provarci, dovete rischiare tutti voi, dovete vivere, baciare, fare sesso, morire, rinascere, amare, voler bene, ballare, cantare, urlare, divertirvi, dovete fare di tutto perché la vostra età non torna.

Poi ci siete voi, genitori che prima di essere ciò che siete oggi siete stati figli e nipoti, lasciateli vivere questi ragazzi, che ne abbiamo una di vita, lasciate che si baciano, lasciate che alle 00:00 abbiamo il coraggio da soli di aprire uno champagne.

Ho incontrato una ragazza cieca in questo collegio, un'altra che è in sovrappeso e soffre, un'altra ancora che è ciò che vuole la gente e non quello che vuole lei, poi ci sono Fernando e Raul. Noi siamo stati frivoli, gli ho augurato del male perché li vedevo amici legati ed io non ne ho mai avuti, tutti noi abbiamo una vita, diversa ma ce l'abbiamo e non possiamo cambiarla, tutti loro mi hanno insegnato tante cose, ritornando alla ragazza cieca, mi ha aiutato tanto ed ora riesce a vedere, riesce a guardarmi, sa chi sono e mi ha insegnato che non conta chi sei o ciò che hai ma conta come la vivi questa vita, questa merda di vita.

Continuate a rischiare, continuate a piangere che infine colpirete un bersaglio, un bersaglio vero e proprio.
Grazie.» Concludo il mio esame di maturità mente tutti mi guardano, si alzano e cominciano ad applaudire, mille applausi in quella sala che per me non servono a nulla ma il cuore ne ha bisogno.

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