Violent Delights // Thomas Shelby [1] (TRADUZIONE)

VI.LEARNING THE ROPES

IL PRIMO SABATO di lavoro di Grace era uno dei giorni più impegnativi che Tessa avesse visto da un po' di tempo. Anche se non aveva dubbi sul fatto che metà degli uomini che si erano presentati al pub fossero qui per la nuova cameriera del bar, non le rendeva il lavoro più facile.

Grace imparava velocemente che Tessa glielo avrebbe dato, ma con la pressione aggiunta di così tanti ordini extra stava lentamente diventando insopportabile. Anche se ha cercato di nasconderlo, Tessa è stata completamente spazzata via. Oltre a prendersi cura di Mason per tutta la notte dopo che è stato svegliato dai suoi brutti sogni, poi è stato chiamato per mostrare a Grace come fare la cameriera nel suo giorno libero.Lo fece per trovare un angolo tranquillo e dormire fino a Natale.

"È sempre così occupato di giorno?" chiese Grace, servendo pinte il più velocemente possibile.

"No, questi ragazzi stanno andando a St. Andrews," rispose Harry, sapendo fin troppo bene perché era così occupato.

"Pregare?" chiese Grace senza saperlo.

Tessa rise mentre Harry trattenne una risatina."St. Andrews è un campo da calcio. I Blues stanno giocando. Quella è la linea d'attacco lì", disse Harry, indicando dall'altra parte della traversa, "E quella è la porta, che tu ci creda o no".

Tessa stava appena riempiendo un bicchiere quando la finestra alla sua sinistra si aprì e comparve nientemeno che Tommy Shelby. "Ciao."

Una volta che Tommy vide che sarebbe stata Tessa a soddisfare le sue esigenze, si affrettò a distogliere lo sguardo. Tessa si limitò a sospirare pesantemente mentre Tommy chiedeva una bottiglia di rum. Senza una parola, Tessa si allungò oltre il bancone e raccolse la bottiglia di rum più vicina che riuscì a trovare.

"Non mi chiedi che tipo?" chiese Tommy, la sua voce non tratteneva alcuna emozione.

"Lo prendi gratis, io scelgo quello che cazzo ti do," scattò Tessa, facendo scivolare la bottiglia attraverso la finestra. "Anche se devo chiederti, per cosa stai usando un'intera bottiglia di rum?"

"Arthur," rispose Tommy senza mezzi termini. "Si è scontrato con alcuni poliziotti che lo hanno picchiato un po'."

Tessa sospirò. "Arthur e il suo cazzo di litigio. Faresti meglio ad andare allora. Arrivederci, Thomas."

Ora, Tommy non aveva intenzione di fingere che l'atteggiamento focoso di Tessa nei suoi confronti non bruciasse un po', né avrebbe detto che era immeritato. Sapeva che le stava facendo del male, ma non sapeva come per iniziare una conversazione con lei senza che finisca in una discussione. Ogni volta che cercava di trovare il coraggio, le parole gli mancavano e rimaneva aggrappato a spiegazioni che non poteva dare.

Mentre si allontanava, Tessa chiuse sbattendo le finestre in un impeto di rabbia, girandosi per trovare Grace che la osservava. "Che cosa?"

"Niente," rispose Grace. "È solo che... gli hai dato del rum gratis."

"L'ho fatto," Tessa annuì. "Tutto quello che chiedono è gratis"

"È uno di quelli di cui Harry mi ha messo in guardia", dichiarò Grace.

Tessa incrociò le braccia. "Senti, Grace, sei una ragazza amichevole, ma fai attenzione. Se qualcuno di quei fottuti ragazzi di Shelby viene qui, dagli quello che vuole, senza fare domande."

"Non hai paura di loro come Harry", osservò Grace.

"Questo perché li conosco meglio di lui", rispose Tessa. "Se assomigliano a lui e il nome è Shelby, allora non dire nulla a chiunque tu stia servendo."

"Ha ragione," intervenne Harry, guardando Grace e Tessa. "Se decidono che ti vogliono... non c'è niente che nessuno possa fare al riguardo. Fortunatamente per te, da quando è tornato dalla Francia, Tommy non vuole assolutamente nessuno," Harry non notò il modo in cui gli occhi di Tessa si riempirono di dolore mentre si girava verso i clienti. "Sì, ragazzi?"