"SAI COSA?Sono stufo di rischiar di morire perchè lascia le sue pistole per tutta la casa," rimproverò Tessa, una mattina presto mentre si fermò sull'arma di suo fratello. "Voglio dire, chi cazzo lascia pistole cariche in giro?"
Mason apparve da una porta, con un sorriso stampato in faccia mentre si sistemava il berretto Peaky in testa. "Io, ovviamente."
"Beh, non farlo," ribatté Tessa. "Dove diavolo stai andando comunque?"
"Alla fottuta fiera", rispose Mason. "Tommy mi ha invitato."
"Certo che l'ha fatto," Tessa
disse, raccogliendo la pistola che Mason aveva lasciato sul tappeto. "Beh, divertiti. Non entrare in risse inutili e cerca di non irritare nessuno dei ragazzi Lee mentre sei fuori a caccia di cavalli. Non ho bisogno che sfondano la mia porta chiedendo le tue viscere per giarrettiere o qualsiasi altra cosa è che fanno alle persone che li fanno incazzare"."Come lo sapevi?" chiese Massone. "Il cavallo, voglio dire."
Tessa sorrise. "Ho i miei modi", poi lei rise. "Sto scherzando. Me l'ha detto Arthur."
Massone sorrise. "Beh, ci vediamo dopo. Buona giornata."
"Oh, non lo farò", ha risposto Tessa, mentre suo fratello l'ha abbracciata di sfuggita.Una volta che se ne fu andato, Tessa iniziò a rendersi presentabile per la giornata, mentre pensava a quanto fosse cambiato suo fratello.
Nei mesi trascorsi dalla guerra, era finalmente tornato al suo vecchio io e sembrava più felice di quanto non fosse stato nelle prime settimane in cui era a casa. Rendeva felice Tessa vedere suo fratello felice; desiderava solo poter provare lo stesso con Tommy.
Quella stessa mattina, lei e Polly Grey si diressero verso chiesa, cosa che facevano sempre la domenica mattina. Di solito Ada li accompagnava, ma quando si rese conto di aver passato la notte da Freddie Thorne, Tessa scusò la sua assenza. Lei e Pol camminavano insieme e le persone tendevano a farsi da parte quando passavano, lanciando sguardi di traverso e mormorando di "quelle donne Shelby".
Tess trovava un po' strano che fossero intimiditi da lei, perché non era una Shelby di nome, ma solo per associazione. Non era come nessuno dei ragazzi, ma immaginava che a causa di chi conosceva, la gente credeva al peggio di lei. Non che importasse; non poteva dare un rot'e oreo a quello che pensava la gente.
ratti culo quello che la gente pensava di lei."Come sta Tommy?" chiese Tessa, sperando di rimanere disinvolta mentre guardava il pavimento e prendeva a calci un sassolino lungo la strada.
"Sta bene," replicò Pol, anche se vedeva l'espressione di Tessa, l'angoscia e la preoccupazione mescolate. "Gli manchi, lo sai. C'è una parte di lui che non è la stessa senza di te nella sua vita."
"Beh, negli ultimi mesi ha chiarito che non vuole associarsi a me", rispose Tessa, cercando di sembrare che non le importasse. "E non mi impegno se non lo farà."
«Guardatevi entrambi, troppo testardi per il vostro bene» sospirò Pol. "Ho provato a convincerlo a parlare con te, ma lui dice esattamente lo stesso. Dovrei solo convincere John e Arthur a chiuderti in una stanza finché non risolverai i tuoi problemi.""Sì, perché funzionerà," sbuffò Tessa. "Tommy riesce a malapena a trovarsi nella mia stessa strada, figuriamoci nella stessa stanza. Ha fatto cadere la porta dai cardini per scappare."
"Cosa è successo a voi due?" chiese Pol impotente, disperato per quella che una volta era una relazione sana e felice, ma che ora era solo brandelli di romanticismo a brandelli. "Eri così vicino."
"La guerra è accaduta, Pol," rispose Tessa, la voce che si affievoliva in lacrime. "La guerra lo ha cambiato".
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Violent Delights // Thomas Shelby [1] (TRADUZIONE)
Action⚠️STO SOLO TRADUCENDO QUESTA STORIA⚠️ La persona che l'ha scritta è @somekindofstardust Inizio storia = 14/1/2022 Fine storia = 16/2/2022 "si rese conto che amarlo era un piacere violento e che avrebbe rischiato volentieri la caduta solo per raggiun...