CAPITOLO 3

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AIDAN

Certe volte mi chiedo come dev'essere monotona ma movimentata la vita di una farfalla.

Da bruco, un essere tanto schifato e ripudiato da tutti a una creatura tanto meravigliosa e colorata, con delle ali candide e striate con colori vivi e allegri, qualcosa di incantevole e delicato che però ha la sfortuna di poter vivere poco. Nel mondo non c'è spazio per la bellezza, ed infatti come massimo soltanto pochissime specie di farfalle riescono a vivere un anno, mentre alcune qualche mese a stento e altre ancora nemmeno qualche ora. Qualcosa di così affascinante ha la disgrazia di vivere poco, ed è qui che il detto "le cose belle durano poco" viene confermato e noi siamo così stupidi da non valorizzare neppure il poco tempo che quella superba creatura ci concede, siamo così presi dai nostri problemi da non renderci nemmeno conto di ciò che ci circonda.
Quante cose si possono pensare attraverso un insetto così sublime, quanti significati si nascondono dietro ad un singolo battito d'ali di una farfalla? Ad esempio la leggerezza con la quale accarezza l'aria, un frenetico e continuo movimento, un po' come il nostro "respirare", un gesto continuo e frenetico che facciamo senza nemmeno accorgercene anche se ora che ci sto pensando è tramutato automaticamente in qualcosa di comandato. Vola leggera nell'aria con eleganza riempiendo il cielo azzurro di altre centinaia di colori e sfumature, eppure in quel suo continuo svolazzare non riesce a godersi comunque le altre bellezze del mondo. Chissà quanto darebbe una farfalla per poter avere più tempo, per poter vedere di più di un mondo sconosciuto persino a noi che di anni ne abbiamo molti da vivere. Chissà cosa vorrebbe visitare, vedere o chiedere, o forse no, non ha nulla da chiedere. Eppure vorrei sedermi ad ascoltarla per sapere cosa le passa per la testa, anche solo per qualche secondo, perchè forse non è lei a dover domandare qualcosa a me ma io che devo ancora imparare molto da lei.
Da colei che racchiude in un minuto vent'anni di cose per riuscire a godersi la sua già breve vita, una creatura che nel silenzio ha imparare ad ascoltare le menzogne del mondo senza farsi vedere da nessuno, facendo di quella sensazione di "invisibilità" in cui nessuno la nota, una grazia per poter ascoltare segreti celati da bugie senza farsi notare.

Ed io vorrei donarle i miei anni di vita, sicuro che ne farebbe uso migliore di quanto ne stia facendo io all'età di quasi diciannove anni. Vorrei cedere un anno in più alla gracile e mirabile creatura che ora è appoggiata ad una foglia dirimpetto a me, io la ritraggo con una matita su un foglio in bianco e nero cercando di catturarne l'infinita bellezza di ogni tratto con linee fini e morbide. Una farfalla dalle ali bianche, di un bianco candido e privo di imprecisioni o sbavature, qualcosa di tanto elegante quanto paradisiaco. Sembra quasi un miraggio divino in un mondo che di luce ne ha veramente poca.

Proprio quando traccio l'ultima sfumatura, la gracile creatura abbandona la foglia smeraldo per riprendere il suo viaggio ed io la guardo allontanarsi posando la matita per godermi il suo addio, o magari un arrivederci, non potrò mai sapere cosa ne sarà di quelle ali tra cent'anni.

Scompare all'orizzonte e mi lascia qui con la consapevolezza che spesso e volentieri anche qualcosa di orrendo a volte può diventare fottutamente splendido, da un bruco ad una farfalla, segno che se si vuole si può soltanto migliorare.

Torno quindi a guardare il disegno che stringo tra le mani, sarà modestia o forse egocentrismo, ma è uscito veramente bene e proprio per questo ne afferro due lembi opposti per strapparlo, dividerlo con un gesto repentino senza problemi. Un gesto che risalta stupido ad un occhi che si ferma alla cruda realtà che ci circonda, ma un enorme e generosa sfumatura di gentilezza per me.

Strappando un ritratto di una creatura tanto affascinante, spargo bellezza in un mondo che non la sa valorizzare ma che comunque ne merita molta, perchè non mi importa di soffocare un disegno in qualche cartellina trasparente per rivederlo. Un disegno va osservato soltanto una cazzo di volta, all'occhio la bellezza arriva veramente un'unica volta, dopo quell'istante diventa qualcosa di già visto, quindi ammirarlo di nuovo è completamente inutile.

Fatal attraction 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora