CAPITOLO 16

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AIDAN


L'ansia mi scorre in corpo come un veleno mortale che si diverte a corrodermi dall'interno uccidendomi lentamente, piano, deve farmi sentire il dolore e privarmi della possibilità di godere di un secondo di benessere. Mi sento in gabbia, non posso fare nulla per cambiare questa situazione se non aspettare e man mano scorre il tempo più mi sento soffocare, l'impotenza è uno scudo che non sono pronto ad impugnare ed è tutta colpa mia, se non avessi fatto quell'incidente ora potrei far qualcosa in merito a questo mio stato di impossibilità. Mi strappo le pellicine con talmente tanta foga, spinto dal nervoso ingestibile che mi fotte la testa in questo momento, che ormai non ho più cuticole e nella piega ungueale gocce di sangue mi sporcano le dita, gli zampilli di sangue mi percorrono la punta dei polpastrelli e quasi rimango rapito dalla caparbietà con la quale il liquido scuro si aggrappa fino alla fine alla mia pelle e solo poi, dopo aver capito di non potercela più fare, molla cadendo a terra e impregnandosi nel tappeto sotto i miei piedi. Persino una goccia di sangue è migliore di ciò che è l'essere umano in sè per sè, essa si stringe alla sua salvezza con ogni forza mentre noi siamo troppo abituati a cedere ancora prima di provarci.

Al tremore alle mani ormai ci ho fatto l'abitudine, non passa nemmeno per un'istante, è continuo ed è anche motivo di scatti d'ira quando tento di disegnare ma tutto viene rovinato dal vacillare della mia precisione, non riesco più a portare avanti qualcosa di cui con il tempo ne ho fatto il mio ossigeno, è come se mi avessero privato della vita in un corpo che serve solo da spettatore di un mondo che sta crollando ogni secondo che passa sempre più.

La mano di mio cugino mi accarezza la schiena ma me la scrollo di dosso con fastidio e disgusto, non deve toccarmi, in questo momento mi basterebbe un soffio per esplodere, sto cercando in tutti i modi possibili di controllarmi ma non ci riesco. Io l'ho vista, deve esserle successo qualcosa. Me lo aveva promesso e lei mantiene sempre le sue promesse, a quest'ora sarebbe già a casa normalmente ma non è qui, ed io l'ho vista, prima l'ho sognata e le sue grida strazianti mi hanno strappato il sonno facendomi rabbrividire, giuro che se le hanno fatto del male non me ne fotterà più un cazzo di tutti questi bastardi che mi tengono rinchiuso in questa casa e la cercherò per tutta la notte, per giorni se servirà.

<<Tesoro tuo padre l'ha chiamata, ha detto che sta tornando.>> Cerca di calmarmi Martina ma quando tenta di accarezzarmi schivo la sua mano con freddezza, non ci crederò fin quando non la vedrò qui con me come mi aveva promesso, lei deve rimanere qui, a fianco a me.

O forse mi ha mentito, non la conosco veramente quella donna, potrebbe avermi soltanto mentito per tenermi buono fino al suo ritorno tanto a lei cosa cazzo frega, sono io a star impazzendo mentre lei chissà dov'è a divertirsi.

Il suo corpo sinuoso macchiato di ferite dei miei errori, è quell'immagine che ho scorto in sogno poc'anzi e che mi assilla tutt'ora a non lasciarmi tranquillo, sta bene mi ripete la mia coscienza ma la consapevolezza che potrebbe esserle successo qualcosa mi sta facendo diventare pazzo.

<<Non ce la faccio più.>> Sussurro con la voce incerta incastrandomi le mani tremanti tra i capelli bagnati di sudore, percepisco lo sguardo di tutta la mia famiglia addosso ma non ci faccio nemmeno caso, non mi importa cosa possano tar pensando, ho già abbastanza cose per la testa. <<Dan se prendessi le pillole potresti sentirti meglio, riusciresti anche a dormire magari.>> Travis mi allunga il barattolo di ansiolitici e sedativi mentre nell'altra mano stringe un bicchiere d'acqua per aiutarmi a ingerirle, ma alzo lo sguardo incendiando con un'occhiataccia quei suoi occhi castani. Ho detto che non voglio minimamente vedere quelle pillole nemmeno da lontano, mi stanno trattando come fossi un bambino del cazzo, un pazzo fulminato e probabilmente è persino così, ma in questo momento i loro sguardi addosso mi fanno solamente ribrezzo.

Fatal attraction 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora