CAPITOLO 2

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AIDAN

Cosa farò un domani è già scritto da qualcun altro, non avrò modo di decidere cosa fare poichè appena finito il liceo e con un diploma in mano non dovrò neppure andare al college perchè subito inizierò a lavorare sotto l'ala di mio padre in ufficio. Ormai ne parlano tutti i giornali, "il futuro erede dell'impero Miller", questo è il titolo che appare a giorni alterni su tutti i giornali della città ogni tre per due, ciò che diventerò è già stato scritto ma non da me.

Mi è sempre piaciuto molto disegnare ma intraprendere la carriera di mio padre non è mai stato un mio sogno, per carità, dirigere un'intera impresa è qualcosa di grande e importante che tutti vorrebbero fare e quando ero più piccolo mi ha sempre allettato molto come idea, ma crescendo si inizia a capire quali sono veramente le priorità e per me, la mia più grande passione è sì, il disegno, ma non quello tecnico.

Senza di me l'ADM ovviamente non andrebbe perduta visto che c'è mio cugino James, il figlio di Martina e Travis che prenderebbe il mio posto e dirigerebbe il tutto da solo dopo qualche anno passato insieme ai nostri genitori ma per mio padre questa sarebbe l'ennesima delusione.

Non mi è mai importato di come apparivo ai suoi occhi, soprattutto dopo tutto ciò che abbiamo passato, dopo essere cresciuto solo insieme alla governante ormai in pensione da anni, una donna squisita senza dubbio, ma qualsiasi bambino preferirebbe il proprio padre ad un estraneo. Eppure lui se n'è sempre fregato.

Per anni mi ha illuso facendomi credere che la sua priorità fossi io mentre con il tempo tutto è diventato molto più importante di me, donne, lavoro, amici, per lui è sempre stato più importante dare tempo a loro che a me e alla fine, dopo che Ada se ne andò dovetti crescere da solo in una casa enorme e vuota.

Le uniche persone che ho avuto al mio fianco sono stati gli zii e James, lui è nato un anno dopo di me ma grazie a qualche aiuto Trav è riuscito a farlo stare nella mia stessa classe e quindi a iniziare il liceo prima del dovuto. Anche se di un anno più piccolo lui è sempre stato ed è molto più maturo di me, non si è mai avvicinato nemmeno ad una sigaretta ma non per questo si è privato di qualche bevuta in compagnia di qualche amico, alla fine è bravo e maturo, ma mica un santo.

Infatti probabilmente mi ha seguito nella stronzata più grande che potesse commettere, la sera spesso partecipiamo a gare illegali con le moto, ho nutrito la passione per i mezzi a due ruote fin da piccolo, fin dal momento in cui Martina, senza dirlo a mio padre, mi mostrò le foto di mia madre in moto, foto che Damon ha sempre custodito gelosamente nella loro stanza.

Non ricordo nulla di quella donna ma mi è bastato incontrare i suoi occhi in uno scatto di anni e anni fa per avere la certezza che lei, contrariamente a me, sapeva veramente cosa volesse dire vivere. Lei era il ritratto della vita, brillava di allegria sempre sorridente con quei suoi occhi verde smeraldo, e dal giorno in cui la vidi in quelle foto, da bambino, decisi che anch'io avrei intrapreso la sua stessa passione per i motori. Anche se forse non sarebbe molto contenta di scoprire che suo figlio partecipa a gare illegali nel bel mezzo della notte nella periferia di Miami.

Una Ducati rossa fiammante, quella moto possedeva ed io me la sono comprata uguale, e questo non ha fatto che aizzare ancor di più la collera di mio padre.

La sua ossessione per Isabelle Jones con gli anni, e non esagero nel dire, è se possibile aumentata. E' andato a letto con altre decine e decine di donne, sono cresciuto vedendo entrare e uscire puttane mezze nude dalla porta di casa, ma nessuna e dico nessuna, ha mai preso il posto di mia madre per lui.

La loro stanza è come un luogo sacro, la pulisce lui stesso accuratamente riponendo ogni oggetto al posto in cui vi era prima con una precisione malata, ogni tanto quando ero più piccolo, quando si chiudeva in camera la sera socchiudevo di poco la porta per sbirciare dentro, e puntualmente lo trovavo con in mano una scatolina nera o una sua foto. Persino dopo aver cacciato l'ennesima sgualdrina del cazzo dal suo letto, lui scopava e poi ripensava a lei, sempre così, nello stesso ordine e lo fa tutt'ora.

Fatal attraction 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora