DAMON
Mi si gela il sangue nelle vene al solo suono della sua voce, speravo fosse morto ed invece a quanto pare ci siamo sbagliati tutti per molti anni, non se n'è mai andato peccato che ha fatto un grave errore, mi ha portato via una delle poche persone per la quale cederei l'anima.Quando mi volto a guardarlo dopo tutto questo tempo ancora spero che di tutto questo lui sia l'unica allucinazione, ancora la mia mente fa fatica a realizzare tutto questo e trilioni di domande mi vorticano nella testa senza darsi tregua in un cumulo di confusione, come fanno ad essere ancora vivi? Ho visto i loro corpi privi di vita, loro se ne sono andati più di dieci anni fa mentre ora me li ritrovo entrambi davanti, e per quanto sembri un sogno rivedere lei, avrei preferito che lui invece non fosse vivo.
Mi guarda con quel sorriso infido e beffardo di chi sa come giocare le sue carte, non è cambiato di una virgola in tutto questo tempo, quei suoi capelli biondo grano, il viso definito dall'espressione irritante, la corporatura allenata e quelle sue camicie a quadri da campagnolo del cazzo. Chi non lo conosce probabilmente penserebbe anche che è un brav'uomo, ma dentro William porta la merda di una vita che si è rovinato da solo, se non ha avuto nulla è soltanto per colpa sua. Poggio a terra i ciocchi di legno che teneva tra le braccia e sbatte le mani per pulirsi dalla polvere che gli hanno lasciato sui palmi, la sua tranquillità non fa altro che aizzare ancora di più la collera che mi sta bruciando le interiora. Ho bisogno di risposte, sto impazzendo completamente.
Ho sofferto per anni la perdita di mia moglie, quella sera persi tutto ciò che avevo vedendola perdere i sensi tra le mie braccia e quando i paramedici dissero che non c'era più niente da fare crollai definitivamente, ora però vengo a scoprire che era solo una stronzata. Deve aver inscenato le loro morti per far sì che potesse portarla via da Miami senza nessuno li ricercasse, in fondo, qui in mezzo al nulla chi sarebbe mai venuto? Soprattutto sapendo che non erano più in vita. La gente che abita qui è silenziosa, nessuno fiata mai, tutto ciò che succede in questa città non esce da qui e infatti questo sta a testimoniare come nessuno abbia mai parlato di loro due altrove. Un buon posto per un segreto enorme, sapeva bene cosa fare vent'anni fa, aveva premeditato tutto.
<<Ragazzi, è un piacere rivedervi.>> La sfacciataggine con la quale fa finta di nulla mi infastidisce, sento le mani fremere dalla voglia di prenderlo a pugni e ucciderlo, fargli provare fisicamente il dolore che mi ha distrutto per tutto questo tempo. Ma quando faccio uno scatto in avanti Travis mi afferra per un braccio, lui invece indietreggia ridente, si fa beffa di me con la sua solita negligenza. <<Non sei cambiato Damon, vedo che ancora hai problemi di rabbia incontrollata.>> Incrocia le braccia al petto con superiorità, è troppo sicuro di sé per i miei gusti e se solo mi lasciassero in questo momento sarei ben propenso a spaccargli quella sua testa da pallone gonfiato. <<Che cazzo hai fatto? Come fa ad essere ancora viva?>> Sbraita la donna al mio fianco con il viso rigato dalle lacrime e la voce spezzata dal pianto, non ci può credere che la sua migliore amica sia ancora qui, tutto questo le sembra surreale proprio come sembra a me.
<<Tesoro, avevo avvertito Damon vent'anni fa.>> La guarda e quasi inconsapevolmente Travis la nasconde dietro di sé con fare protettivo, non le può fare nulla con noi qui, se solo si avvicina non ne esce vivo e questa volta per davvero. <<O la lasciava andare o gliel'avrei tolta io e lui fece la scelta sbagliata.>> Dalla sua sicurezza traspare un velo di invidia, rabbia e odio al ricordo di ciò che feci, ma forse sta rimembrando anche cose che non conosco e che gli danno particolarmente fastidio. Le chiesi di sposarmi perchè ero sicuro che non avrebbe potuto farle nulla, quella notte però minacciò anche di far del male a mio figlio ed io persi la testa. Non riuscendo più a proteggerla.
<<Dopo quella notte la portai qui e ora lei si è rifatta una vita, qui e con me.>> Stronzate. Scuoto il capo incredulo stringendo i pugni fino a conficcarmi le unghie nella carne, la sua vita non è qui e sicuramente non è con lui, ha un figlio, aveva un lavoro, lei e tutto ciò che ha sono a Miami qui non riesce a respirare e lo so, lo sento che è così perchè la conosco. La donna per la quale persi la testa viveva nel caos, aveva bisogno di qualcosa da controllare e ciò che faceva in quella discoteca ne era la prova lampante. Isabelle era capace di stringere tra le mani il caos e farne il suo inferno celestiale. Lei è l'unica certezza che io abbia mai avuto. Saranno pur passati vent'anni ma si può togliere dalla testa che la lascerò qui, lei tornerà a Miami con me e nostro figlio, fosse l'ultima cosa che faccio, costi quel che costi. A meno che non sia lei a voler rimanere. <<Will.>> La sua voce docile mi attraversa il petto come una pallottola, quando ne scorgiamo il suono calmo ci paralizziamo di colpo, risentirla dopo tutto questo tempo è come riaffondare una lama nella ferita che mi porto nell'anima. Soprattutto se quella ferita non si è mai chiusa.
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Fatal attraction 3
RomanceATTENZIONE: SONO PRESENTI SCENE DI SESSO ESPLICITO Dopo la perdita di sua madre Aidan ha trovato conforto soltanto nella droga, ha iniziato così ad assumerne in grandi quantità già dalla giovane età di quindici anni e continua a farlo ora che ne ha...