CAPITOLO 24

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AIDAN

Non pensare, per ora sto riuscendo a seguire questa filosofia che avrà fine molto presto ma per ora sembra funzionare. Abbiamo appena sciiato per due ore e, essendo ora di pranzo la nana ha deciso che avremmo dovuto mangiare perchè sua maestà stava morendo di fame, e anche io ma non le avrei mai dato ragione quindi mi sono limitato a seguire lei, James e i nostri genitori nel piccolo ristorante casereccio poco più in là. La bellezza di questi posti è che non ci sono ristoranti a cinque stelle, se non si va in centro città ovviamente, quindi posso escludere vivamente quelle porzioni minuscole del cazzo da altolocati per strafogarmi di cibo come un animale, che goduria. Soprattutto ora che porto in spalla la fantastica vittoria della gara che abbiamo fatto, hanno partecipato anche mio padre e Travis insieme a noi, ma alla fine ho comunque vinto io anche se Damon mi ha sorpreso. Secondo posto seguito da Charlie al terzo. I due rossi si sono persi lungo la discesa. Martina invece, da brava leccaculo, ha elogiato il suo nipotino preferito all'arrivo. Adoro quella donna.

Prendiamo posto ad uno dei tavoli rotondi in legno del ristorante sedendoci sulle poltrone in pelle, sono un po' rovinate ma sinceramente la mia intenzione è focalizzata completamente sul profumo delizioso che arriva dalle cucine. Il posto è molto accogliente, gente che parla seduta ai propri tavoli, le pareti ancora in legno, si respira un'aria calorosa, rilassante azzarderei. Carne, patatine fritte, tutte le porcherie di questo mondo racchiuse in un menù, penso di non poter chiedere di meglio in questo momento, tanto che mi perdo tra le pagine di tutte queste delizie anche se alla fine so già cosa voglio. Davanti a me mio padre bisticcia scherzosamente con James che insinua di essere stato sabotato alla partenza della gara di poc'anzi, visto che Damon lo ha palesemente spinto per terra, ma mio padre fa finta di non saperne niente anche se dal sorriso sornione che ha sulle labbra è palese che sia andata veramente così.

Chiudo il menù poggiandolo sul tavolo contemporaneamente a Charlie, seduta al mio fianco, che si guarda intorno stretta in quellas salopette da scii bianca, sembra tanto una meringa ma non glielo dico o mi appenderebbe al posto della testa di alce attaccata al muro dirimpetto a noi.

<<Avete deciso?>> Arriva una cameriera che avrà si e no quarant'anni, non male come donna, divisa da lavoro con dei classici pantaloni neri e un maglioncino bianco, seno regolare e viso magro dai lineamenti tonici. Una bella donna ma non punto a quelle così tanto più grandi di me, le ventiquattrenni sono più soddisfacenti. <<Da bere sei birre...>> Martina elenca alla gentile signora cosa prendono lei, suo marito e il cognato mentre quando arriva il turno di James la lista si interrompe, l'eterno indeciso, possibile che non riesca a scegliere un po' più celermente? <<Avete gli hot dog?>> Domanda alla ragazza che gli sorride cortesemente scuotendo il capo, poverina, ancora non sa che questa sarà una lunga agonia per lei e per noi perchè non finirà più. <<La pizza?>> Chiede nuovamente e la mia voglia di sbattere la fronte contro il tavolo aumenta sempre di più, mentre la donna sembra comunque calma e rilassata. <<Ciò che serviamo è scritto sul menù ragazzo.>> Ribatte educata ma James non sembra propenso ad aprire il libretto del menù, continua imperterrito ad elencare pietanze che non sono presenti lì dentro, probabilmente nulla di quello che c'è scritto gli aggrada. <<Si può sapere che cazzo preparate in questo posto di mer->> Gli tappo la bocca con una mano, ormai arrivato al limite e sorrido alla gentile signora finendo per ordinare per entrambi, se no qui non riusciamo ad andare avanti. <<Per noi due cheeseburger con extra Cheddar per favore, tu Charlie?>> Mi volto verso la ragazza al mio fianco che sghignazza alla scena di James che cerca di togliersi la mia mano dalla bocca senza riuscirci, deve ringraziare che non ho intenzione di sporcare la mia bandana, se no gliel'avrei legata al volto per tappargli la bocca. <<Anche per me grazie.>> La cameriera annuisce appuntandosi anche queste ordinazioni e scomparisce in cucina per dare le comande ai cuochi, finalmente allora stappo la bocca del coglione che borbotta qualche insulto sia rivolto a me che alla cameriera, ma alla fine scoppia a ridere per la scena esilarante. Ammetto che in fondo è stato molto divertente.

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