CAPITOLO 58

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CHARLIE

E' passata una settimana ma non sono comunque in vena di feste o serate in discoteca, ho il morale a terra e il corpo costantemente indolenzito per via della gravidanza, perchè sì, alla fine ho deciso di tenere il mio bambino. L'idea di abortire mi è sfumata via dalla mente già dal momento in cui sono arrivata ad un passo dal perderlo sette giorni fa, crescerò il mio bambino regalandogli ciò che io non ho mai potuto avere e non permetterò mai a nessuno di fargli del male. Ormai mi è rimasto solo lui. Lui e Shelly che, contro la mia volontà, mi ha obbligata con la forza a seguire lei e James da Frank per passare una bella serata di sfogo, anche se alla fine sono solo rimasta seduta su uno dei divanetti della discoteca con un drink analcolico e la musica nelle orecchie, non potevo bere e non ero nemmeno in vena di ballare in pista. Così mi sono limitata ad ammirare la neo-coppia strusciarsi tra la gente al ritmo della canzone che il DJ pompava nelle casse, lasciandomi sfuggire un sorrisetto. Lei e James sono bellissimi insieme, così spensierati e liberi, cavolo li invidiavo in quel momento. Mi ricordavano me e quello stronzo, quella sera alla villa, stretti l'uno all'altro soggiogati dalla lussuria e lo sguardo dell'altro. Cazzo è riuscito a farsi odiare da me persino in quel momento.

Mentre lì, in quella discoteca, seduta da sola su un divanetto del cazzo mi sono resa conto che lui era la libertà che mi ero stretta addosso, ma che ad un certo punto mi è sfuggita di mano senza farmi capire più niente. Porto suo figlio in grembo, probabilmente lui mi avrà già dimenticata per quella Madison ma io non credo che potrò mai farlo. Sarà un ricordo a me indelebile, tra qualche anno probabilmente ne riderò al solo ripensarci, ma lui non potrà mai uscire dai miei ricordi. Il mio primo amore, chi è mai stato capace di dimenticarlo?

Speravo che potesse esserlo Lucas, quel bastardo dopo aver visto che non gli rispondevo più ai messaggi si è arreso e fortunatamente ha avuto le palle almeno di non farsi vivo, per come sono tesa in questo periodo sarei stata capace di sbranarlo vivo. Ma la verità è che lui non ha mai avuto un vero posto nella mia vita, quello stronzo di Miller se lo è rubato tutto. Il suo posto. Ad oggi posso dire che ho una sfiga colossale con gli uomini, uno più pezzo di merda dell'altro, che bella cosa, è come se avessi scritto in testa "Cerco solo casi umani". Non chiedo tanto, me ne basterebbe uno normale.

Che non sia tanto bello da farsi odiare, con due occhi neri e magnetici, un disturbo mentale e un cuore tanto grande da scombussolare l'indifferenza. Dio prima di lui era tutto così facile, ora mi sembra che tutto mi stia cadendo addosso.

Mi rigiro il telefono spento in mano mentre me ne sto seduta sui sedili anteriori della macchina del mio amico, James e Shelly se la ridono come due scemi innamorati a qualche battuta che fa lui, canticchiando "Stitches" di Shawn Mendes distratti dai loro discorsi stupidi. Lui le stringe una mano e non la lascia nemmeno quando deve cambiare marcia, tiene le dita intrecciate a quelle della sua donna persino quando deve passare dalla prima alla terza, e ogni volta vi posa un bacio sulle nocche con lo sguardo fisso sulla strada e la mano libera a girare il volante nei casi opportuni. Lui staccava per me una mano dal manubrio della moto per poggiarla sulle mie strette intorno al suo ventre, solo per accarezzarmi e tornare a guidare con attenzione, perchè c'ero io con lui e per nulla al mondo avrebbe permesso che mi facessi male. Ad oggi probabilmente nemmeno gli importa, se così non fosse ora ci sarebbe anche lui. Cazzo come sono arrivata a questo? Un tempo gli uomini erano i miei giochini, non sopporto di star male per uno di quei decerebrati.

<<Amica mia, alza un angolo della bocca.>> Mi chiede dolce James guardandomi dallo specchietto interno staccando per un solo secondo lo sguardo dalla strada ed io lo accontento. <<Ecco, ora anche l'altro.>> Cambia marcia e bacia le nocche della fidanzata mentre io lo assecondo cercando di capire cosa voglia, e tento di non farmi distrarre da come guida, cazzo i Miller hanno quel modo di guidare che ti manda a puttane le ovaie. Un gomito poggiato sulla portiera e la mano grande dalle vene sporgenti poggiata sul volante che gira usando solo due dita, per non parlare di quando deve far girare il volante completamente con una sola mano. Shelly se lo sta mangiando vivo, e la capisco, è la cosa più erotica di questo mondo, peccato che quell'immagine si rovina quando vedo Dan al posto suo. Fanculo a quel moro.

Fatal attraction 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora