Problema: l'unica cosa che campeggia sullo schermo del cellulare di Xander.
È lei.
La scintilla che mi solleticava la bocca dello stomaco, si trasforma in fiamma viva che mi brucia all'istante.
«Il problema è tuo, rispondi tu.»
Xander mi lancia il cellulare che afferro al volo. Resto inerme per qualche secondo, con la suoneria insistente e il vibrato ritmato che si scontra sul palmo della mia mano.
Mi schiarisco appena la voce. «Pronto?»
«Aiutami, ti prego.»
Bastono tre parole per incasinarmi tutto.
Sono passati giorni, eppure la sua voce non è cambiata in nulla: trema ancora, sta piangendo, di sicuro è terrorizzata.
Il mio cuore è soffocato dalla fiamma che mi divora dentro. La gola si stringe in una morsa assassina che mi toglie il fiato.
Perché?
Xander scuote la testa, quasi a capire cosa sta succedendo.
Ha ragione. Non mi deve importare. Non ci devo pensare, non devo sentirmi così.
«Aiutarti? Io? Perchè?»
La mia serietà è glaciale. Il silenzio che cala nella stanza è doloroso. Tre domande che mi escono come un graffio che brucia e mi lascia in carne viva. E forse lo fa anche con lei.
Xander annuisce soddisfatto, mentre dall'altra parte della cornetta lei tace.
Mi inumidisco le labbra con la punta della lingua, innervosito dalla situazione e dal suo silenzio.
«Ho salvato la vita al tuo amico, per favore aiutami.»
Lo dice tutto d'un fiato, sempre più agitata e spaventata.
Mi sfugge un sorriso dalle labbra e chiudo gli occhi.
Le devo la vita. Qualcuno può forse dire il contrario?
La scusa perfetta.
«Mandami la tua posizione.»
Riaggancio e Xander chiude gli occhi scuotendo la testa. Gli faccio cenno di muoversi a uscire.
«Che cosa dovevo fare? Mi ha salvato la vita. Le devo un favore» cammino a passi rapidi verso l'ascensore. «O non sei stato tu a dirmi che senza di lei sarei morto dissanguato?»
«Lo sapevo che avrebbe portato guai» borbotta entrando nella cabina.
«Per quanto ne sappiamo, potremmo essere stati noi a portarne a lei.»
«Eh?»
Usciamo dall'ascensore e ci incamminiamo con una camminata rapida verso l'uscita posteriore del Genie.
Apro il messaggio che mi è appena arrivato, dove il suo GPS mi mostra in che casino si trova: una serie di svicoli che conosco a memoria e che possono essere la tomba anche per il più esperto tra i miei.
Deglutisco a fatica.
Studio la situazione con freddezza e silenzio.
«Lasciami a sud della Green Avenue.»
Salgo in macchina.
«Lasciarti? E io che cosa faccio? Il taxista?»
Nonostante la protesta, sale alla guida e mette in moto l'auto, sgommando rapidamente via dal casinò.
«Tu resti di guarda nel perimetro.»
Xander sposta lo sguardo dalla strada per cercare di leggere la mia espressione. Si fa serio tutto d'un colpo.
«Pensi sia il sicario?»
Non voglio pensarci a dire il vero. Se è lui, se mi ha chiamato perché le sta dando la caccia, ogni secondo perso per strada è tolto alla sua vita. Professionisti come lui non si lasciano mai scappare la preda.
«Può essere.»
Non riesco ad ammettere altro ad alta voce. Deglutisco con la stessa fatica di quando avevo uno squarcio al petto. Ma questa volta non ho nessuna ferita, ho solo un nome che continua a martellare insistentemente in ogni muscolo del corpo. Il suo.
«Andiamo a salvare la tua donzella in pericolo.»
Xander sorride e schiaccia sull'acceleratore.
No.
Non sto andando là per quello. Non lo faccio per salvare lei, non sono preoccupato per le sue condizioni. Glielo devo, tutto qui. Mi ha salvato la vita.
L'onore non va mai sporcato. Siamo uomini, non animali.
Yonas me lo ripete da quando sono entrato a far parte della famiglia, e io sto solo onorando la vita di chi ha salvato la mia.
Non ha importanza se si era offerto lui di metterlo a tacere, avrei preso quel sicario con le mie stesse mani; glielo avrei portato e avrei cancellato il sorriso dal viso di Marcus.
Sì, lo faccio solo per questo. Solo per questo.
«Chiama i ragazzi» sussurro con lo sguardo fuori dal finestrino, dove gli alti palazzi illuminati si scontrano contro la notte buia. «Digli che andiamo a caccia.»
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Sta per arrivare l'azione.
Siete pronti? No perché, dovete.👀
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Save me
RomanceCrimson Hollow, Nevada. È una notte piovosa quando Stella Bedford si imbatte in una scena agghiacciante: sul ciglio di una strada deserta, un sicario cerca di assassinare un ragazzo. È così che conosce Damon, con una ferita sanguinante al petto ed...