Riapro gli occhi e mi meraviglio nel vedere la luce del sole illuminare il salotto.
L'ultima cosa che ricordo, è l'asciugamano stretto nella mia mano con cui stavo tamponando il viso di Damon e poi...
Mi alzo di scatto e ci sono io nel divano adesso.
Un pungente profumo di caffè mi fa voltare verso la cucina, dove trovo Damon di spalle mentre spegne la macchinetta del caffè.
Mi scivola la coperta di dosso, la stessa che la sera prima avevo appoggiato sul corpo stanco e nudo di Damon. Anche il cuscino che era ai piedi del divano, ora è tra le mie mani, dove mi ero appoggiata per tutta la notte.
Mi ha spostata lui qui?
«Sei sveglia» la voce di Damon mi fa riportare con lo sguardo dritta verso di lui.
Indossa la felpa grigia con la manica ancora sporca di sangue, ma nonostante quella non sia cambiata, il suo viso è rosato e sereno, nulla a che vedere con quello della sera prima.
«Stai bene?» chiedo con un filo di voce.
Damon alza un sopracciglio e annuisce.
Scendo dal divano e lo raggiungo con passi rapidi. Appoggio una mano sulla sua fronte per assicurarmi che non mi sta mentendo, ma la sua pelle è fresca e anche il suo sguardo colto leggermente alla sprovvista, mi guarda con una lucidità che mi mette in subbuglio lo stomaco.
Mi allontano di scatto facendo un passo indietro.
«Come hai fatto a riprenderti così velocemente?»
Damon indica il cassetto al mio fianco.
«Ho trovato un antidolorifico.»
Mi sorride nel modo più vero che gli ho mai visto fare. Il suo profumo di cedro mi abbraccia sormontandosi a quello del caffè, e mi chiedo come ci riesca.
«Mangiamo?»
Indica la tavola dove ancora non ho puntato lo sguardo e ci ritrovo una fila di pancakes fumanti. Mi avvicino alla sedia con la bocca aperta.
«Come? Sai cucinare?»
Damon prende la caraffa del caffè e lo versa nelle due tazze che ha portato a tavola, prendendo subito dopo posto di fronte a me.
«Ho cercato su internet la ricetta. Non sono certo siano commestibili, quindi lascia che li assaggi per primo.»
Sorrido scuotendo la testa e ne addento subito uno. Damon prova ad afferrarmi il polso prima che il pancake finisca nella mia bocca, ma non ci riesce.
Lo mastico con gusto mentre l'impasto si scioglie in bocca.
Di fronte a me, Damon mi osserva con la fronte corrucciata e preoccupata.
«Com'è? Allora?»
Storce appena la nuca nell'attesa snervante che gli dica qualcosa.
Il sapore dello zucchero e del burro, mi accarezza il palato. Sono senza dubbio i pancakes più buoni che abbia mai mangiato. E li ha fatti Damon. Per me.
«Sono spettacolari» borbotto prendendone un altro morso. «Come hai fatto a cucinare con quella spalla?»
Damon ridacchia nel sentirmi parlare a bocca piena.
«Ho un'ottima infermiera» prende anche lui un pancake e lo addenta annuendo subito dopo soddisfatto. «Peccato che ha finito il turno ieri notte, perché stamattina avevo davvero bisogno di qualcuno che mi aiutasse a rivestirmi.»
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Save me
RomanceCrimson Hollow, Nevada. È una notte piovosa quando Stella Bedford si imbatte in una scena agghiacciante: sul ciglio di una strada deserta, un sicario cerca di assassinare un ragazzo. È così che conosce Damon, con una ferita sanguinante al petto ed...