Giornata insieme

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Ero stanchissima. L'altra sera Alvin mi ha tenuta sveglia fino a tardi per imparare quei cavolo di nomi. Alla faccia del "vai a riposare che sei stanca" !
- oooooh Melodyyyy! -
Sentii Alvin chiamarmi da di sotto.
- che diavolo vuoi!? - gli risposi in malo modo
- devi alzarti , oggi ho un paio di cose in programma -
Misi la testa sotto al cuscino.
- non mi interessa - risposi
- dai alzati , è pronta la colazione -
- ma non devi andare a scuola tu? -
Non avevo intenzione di scendere, ero troppo assonnata.
Sentii la risata di Alvin.
- oggi è domenica quindi niente scuola. Mi dispiace ma non riuscirai a sbarazzarti di me mia cara -
Anche se non lo avrei ammesso , non mi sarei mai sbarazzata di lui.
- che peccato -
- ti alzi o vuoi che venga lì? -
Sbuffai
- sembri mia madre! -
Ed era proprio vero! Era tale e quale a lei in quel momento e io odiavo le alzatacce! Invece Alvin sembrava divertirsi.
- ma sei ancora a letto? -
Alvin nel frattempo era salito e ora era in camera mia.
Aspetta.....Alvin è in camera mia e io sono...IN PIGIAMA!
Ora era sicuro che non mi sarei mossa di lì finché Alvin non fosse uscito
- non mi muovo di qui! - risposi subito
- perché? Cavolo, sei più dormigliona di me -
Pensavo che se ne sarebbe andato e invece si sedette sul mio letto.
Adesso basta!
Mi voltai di scatto con l'intento di urlargli contro, ma riuscì a mantenere un'espressione arrabbiata solo per mezzo secondo notando che era molto vicino a me.
Il mio cuore sembrava ballare la samba dopo aver visto il suo sorriso.
- buongiorno sirenetta - mi disse
- buon....giorno - risposi impacciata
- dai vieni di là , ho fatto le frittelle -
- davvero? Sono quelle cose buone di cui mi hai parlato ieri? -
- si , scommetto che le vuoi assaggiare -
Annui.
Stavo per scendere ma mi ricordai di avere addosso solo la camicia da notte.
- non vieni? - chiese Alvin
- si , mi cambio e scendo -
Alvin mi fece l'occhiolino e tornò in cucina.
Inutile dire che le mie guancie andavano a fuoco.

Decisi di mettermi un vestito che mi aveva regalato Cassandra. Mi aveva detto che ormai non le stava più e che era più adatto ad una ragazzina che a una donna come lei.
Era un abito bianco con fiori rossi e arancioni , aveva le spalline e mi calzava a pennello. Mi guardai allo specchio e notai che ero veramente carina.
Peccato che mi lasciasse le gambe nude.....ma non volevo toglierlo, mi stava troppo bene quindi decisi di scendere lostesso.
- eccomi - dissi
Alvin si voltò a guardarmi e mancava poco che gli cadessero le frittelle che stava mettendo nel piatto.
- meno male che non sono cadute - disse
Mi misi a sedere aspettando la colazione.
- ecco qua - disse Alvin portandomi un piatto con quelle prelibatezze americane.
L'aspetto prometteva benissimo, solo a guardarle mi veniva una fame da lupi.
- invece di guardarle come se fossero oro perché non le assaggi? -
Non me lo feci ripetere due volte e le assaggiai.
- buoneeee! - dissi
- si sono deliziose - disse Alvin mangiandone una
- ci hai messo.... -
- lo sciroppo d'acero -
- si...quello - dissi sorridendo
Le finimmo tutte in poco tempo.
- ok basta....sono piena - dissi toccandomi la pancia
- anch'io , credo di aver mangiato troppo -
Ci fu un momento di silenzio. Cominciai a fissare Alvin.
Mi accorsi dei piccoli particolari che prima non avevo notato.
Notai che i suoi occhi erano di un verde così acceso che sembravano brillare , le sue ciglia erano lunghe e le sue mani....quanto avrei voluto toccarle!
Alvin si accorse che lo stavo guardando e puntò i suoi magnifici occhi nei miei.
Ci stavamo pericolosamente avvicinando...o meglio , io mi stavo avvicinando! Non potevo farlo! Non volevo!
Eppure non riuscivo a tornare indietro , volevo solo andare avanti e...baciarlo
Alvin perché non mi fermi? Ti prego fermami perché io non ci riesco...
Ma anche lui non si ritrasse.
Stavamo per toccarci.
Melody ricordati che lui è UMANO , tu sei una SIRENA e sei diversa. Non riuscirete mai a convivere , siete diversi in tutto , non vivete nemmeno nello stesso ambiente! Ricordati quello che ti è successo , ricordati di Morena che ti ha tolto la perla di mano , ricordati che ti ha tolto la coda! Ricorda la tua famiglia che sarà sicuramente distrutta dal dolore...ricorda Serena.
Mi bloccai in tempo.
Misi una mano sulla spalla di Alvin per allontanarlo. Lui non disse niente e si scostò.
Probabilmente credeva anche lui che fosse un errore.....anche se avrei preferito che non mi ascoltasse e mi baciasse lostesso. Ma forse era meglio così.
Alvin si schiarì la voce.
Eravamo entrambi imbarazzati, così provai a dire qualcosa
- perché non mi dici che programmi hai per oggi? - azzardai
- ah...si...volevo portarti in giro per la città e farti vedere un paio di posti -
- ok , usciamo subito? -
- si , vai a prepararti -
Corsi subito in camera e mi buttai sul letto.
Perché? Perché l'ho fatto? Stavo per rovinare la nostra amicizia!
Mi accorsi delle lacrime che mi rigavano il viso solo quando vidi che il cuscino si stava bagnando.
Perché diavolo sto piangendo ora!? Per lui? Per Alvin? No , piango perché nella mia vita va tutto a rotoli.

- siamo arrivati? - chiesi
- no -
Era sera, avevamo passato la giornata andando per negozi e io ne avevo approfittato per comprarmi dei vestiti e degli accessori.
Così almeno non dovrò più chiederli in prestito a Cassandra.
Eravamo anche andati a fare una passeggiata sulla spiaggia, ma non sono voluta rimanere a lungo. Vedendo il mare mi veniva voglia di tuffarmi e nuotare fino a casa.
Ora Alvin voleva portarmi in un ultimo posto, ma era una sorpresa.
- e adesso? - chiesi curiosa
- no Melody -
Silenzio...
- e....adesso? -
Alvin sospirò.
- ce la fai a stare zitta solo per due minuti? -
- ....si -
- grazie -
Mi guardai intorno. Eravamo in macchina ed era la prima volta che ne vedevo una e che ci salivo sopra, infatti all'inizio mi tenevo aggrappata alla portiera perché avevo paura, ma poi avevo capito che non c'era nulla da temere (ho messo comunque la cintura però. Non che non mi fidi di Alvin ma...non si sa mai).
- siamo arrivati ora? -
- ancora no -
Mi guardai intorno e notai che vicino al volante c'era un bottone che mi attirava.....lo schiacciai.
Cominciò a suonare una canzone e mi spaventai.
- ma com'è possibile? La macchina canta? - chiesi sorpresa
Alvin scoppiò a ridere.
- no Melody, è la radio. Se la accendi puoi sentire le canzoni -
Ascoltai la canzone.
- carina, ce ne sono altre? -
- si, basta cambiare stazione -
Alvin schiacciò un pulsante con su scritto il numero quattro e la musica cambiò.
- quindi non c'è una ragazza intrappolata nella macchina? -
Alvin rise dinuovo.
- no -
- Wow! Che invenzione incredibile! Vorrei tanto avere anch'io una di queste "radio" ! - dissi entusiasta.
Alvin mi sorrise.
- eccoci - disse
Guardai fuori dal finestrino.
- ma è un ristorante! - esclamai
- si, un ristorante dove si mangia pesce -
- il pesce? Evvai! -
Sorridemmo entrambi e scendemmo dall'auto.
- tu sei sicuro che io sia pronta per frequentare un ristorante umano? -
- se vuoi imparare a mangiare come noi, un ristorante fa al caso tuo -
Alvin mi porse il braccio e io lo accettai.
Ci avviammo verso l'entrata.
Speriamo solo che non ci siano sirene sul menù!

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