Alvin è in una band?

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- sveglia , sveglia , sveglia! -
- Melody, lasciami in pace -
- dobbiamo andare a... -
- no, non lo dire -
- scuola! -
Alvin sbuffò.
- dovresti essere tu a svegliarmi e invece sei più pigro di un ghiro - dissi
- ma non ho voglia di alzarmi! -
- e tu saresti il ragazzo popolare che tutte le ragazze sognano? Secondo me se ti conoscessero meglio, scapperebbero -
- guarda che anche se sono bello, intelligente e simpatico non significa che non abbia anche io i miei difetti sirenetta -
- ha, ha...molto divertente , adesso muoviti e non costringermi a tirarti giù con la forza -
- non farmi ridere, senza offesa ma non riusciresti mai a tirarmi giù con la forza -
- è una sfida? -
- potrebbe -
Gli saltai addosso e provai a spingerlo giù , ma lui mi afferrò e mi bloccò sul letto.
Era proprio sopra di me e scoppiammo a ridere.
Quando ci calmammo ci accorgemmo in che posizione eravamo e arrossimmo entrambi.
Alvin scese subito e io feci la stessa cosa.
Ci fu un attimo di silenzio , poi Alvin si schiarì la voce.
- io vado a prepararmi - disse
- si, okay -
Mentre Alvin si sistemava io lo aspettai davanti alla porta di casa.
Se solo ripenso a come mi aveva bloccata sul letto....mamma mia che imbarazzo!
Le guance mi si colorarono ancora di rosso mentre ripensavo all'accaduto.
- eccomi -
Guardai verso Alvin...era più bello del solito, non capivo come facesse ad essere sempre così perfetto.
- lo prenderò come un complimento - disse
- che cosa? -
- il fatto che tu non riesca a smettere di fissarmi -
Oddio che figura!
Distolsi subito lo sguardo e lui mi sorrise.
- andiamo - disse

Quel giorno fu stranissimo.
Non eravamo nemmeno entrati in classe che un gruppo di ragazze ci raggiunse.
- ciao Alvin come stai? - disse una di loro
- bene, grazie Margot -
- ciao, è da tanto che non ci vediamo, mi davi ripetizioni ti ricordi? - disse un'altra.
- si, sei Anna giusto? Mi fa piacere rivederti -
- Alvin non vediamo l'ora di sentirti suonare, non sei emozionato? -
- grazie Giada, ormai sono abituato -
Sentirlo suonare?
- si, io ho preso i primi posti - disse Margot
- ragazze mi fa piacere, ma ora dovrei andare in classe, parliamo dopo va bene? - disse Alvin
- d'accordo, allora ci vediamo dopo - disse Anna
- non vedo l'ora che arrivi presto sabato! - disse Giada mentre si allontanava con le altre due.
- scusa, succede spesso - mi disse Alvin sorridendo
Io incrociai le braccia al petto e il suo sorriso si spense.
- che succede? -
- che succede? Succede che io non so nulla di questa storia Alvin. Tu suoni in una band? -
- beh, si. Ma ti giuro che te l'avrei detto....suono la chitarra -
- e quando me l'avresti detto che suoni la chitarra? Sabato è fra tre giorni! -
- ne avrei avuto tutto il tempo -
- Alvin perché non me l'hai detto prima? -
- non pensavo che fosse una cosa importante -
- viviamo insieme Alvin! Vorrei saperle certe cose, sono l'unica che non lo sapeva! -
- va bene, scusa se non te l'ho detto, non credevo ti importasse -
Serrai i pugni ed entrai in classe sbattendo la porta.

- sei ancora arrabbiata? -
Mi girai dall'altra parte e continuai ad ignorarlo mangiando il mio panino.
- per quanto tempo ancora mi terrai il broncio? -
Non gli risposi.
Stavamo pranzando al solito tavolo e avevo deciso che non gli avrei parlato, questa era la sua punizione per non avermi detto che suonava in una band.
- hey, che succede qui? Alvin che hai fatto a Melody? -
Oh no, dinuovo lei!
- ciao Lucia, Melody è arrabbiata con me perché non le ho detto che faccio parte di una band - le rispose Alvin.
Lucia diede uno schiaffetto in testa ad Alvin.
- ma che fai!? - disse Alvin
- fa bene ad esserlo! Anche io sarei arrabbiata se un mio amico non mi dicesse che suona nella band della scuola -
- ma io glielo avrei detto - si giustificò Alvin.
- sta zitto Alvin , ci fai un favore - disse lei.
Lucia si sedette di fianco a me.
- allora? Che cos'è che ha detto veramente? - mi chiese.
Io la guardai e le dissi ciò per cui ero arrabbiata.
- ha detto che non pensava che mi interessasse! -
- ed è così! Ti importava così tanto? - disse Alvin.
- Alvin adesso basta! Sei veramente insopportabile, è ovvio che le importava! Voi maschi non capite niente - disse Lucia.
Dopotutto potremmo anche andare d'accordo io e lei.
- sono d'accordo con te Lucia - dissi.
- agli amici si dice tutto. Ti rendi conto di come si sente Melody adesso? A scuola tutti lo sapevano tranne lei! - disse Lucia.
- ...voi ragazze siete matte da legare, è proprio vero che chi vi capisce è bravo - disse Alvin prima di raggiungere Margot, Anna e Giada che lo stavano chiamando.
- tranquilla Melody, capirà che ha sbagliato - mi disse Lucia.
Ora io e lei eravamo rimaste sole. Sapevo che era una domanda che non le avrei dovuto fare, ma dovevo togliermi il peso.
- Lucia, a te piace Alvin? -
Pensavo che mi avrebbe risposto con un semplice "si" o un "no"...non mi sarei mai aspettata di vederla ammazzarsi dal ridere. Infatti, rimasi un po' spaesata.
- vorrai scherzare? Se è una battuta, è molto carina - disse tra una risata e l'altra.
Notando la mia espressione smise di ridere.
- dicevi sul serio? -
Io annuii con convinzione.
- Melody io e Alvin siamo come fratello e sorella, non potrei mai fidanzarmi con mio fratello! Alvin è il mio migliore amico dalla nascita, ma non per questo dobbiamo stare insieme! -
Non ci credo, come sono stupida!
- io credevo che... -
- credevi che fossi innamorata di lui? Assolutamente no! - rispose
- scusa....ho fatto una figuarccia -
- non ti preoccupare. Io e Alvin insieme, che assurdità! - disse ridacchiando.
- già, come avrà fatto a venirmi in mente... - dissi facendo un finto sorriso per nascondere l'imbarazzo.
- non lo so, ma ora è meglio che vada. Dimmelo quando avrai voglia di farmi ridere dinuovo, sei uno spasso Melody. Ciao, ci si vede -
- certo, ciao -
Lucia si allontanò.
Finalmente un po' di pace.
Guardai Alvin e le ragazze che lo circondavano.
Dev'essere più popolare di quello che pensavo , gli stanno tutti addosso.
- hey, che ci fa una bella principessa come te qui da sola? -
Sussultai e quando mi girai vidi Vincent.
- Vincent , mi hai spaventata -
- scusa, ti ho vista qui senza nessuno e ho deciso di chiederti perché sei triste -
- non sono triste... -
- si vede lontano un chilometro che lo sei, qual è il problema? -
Dovrei fidarmi di lui? No....ma è stato così gentile, forse potrei....no, ho promesso ad Avin che non gli avrei parlato e non lo farò.
- ho detto che sto bene, dove sono i tuoi amici? -
- sono qua in giro, ma ora voglio parlare di te. Alvin ti ha dato fastidio? -
- Alvin? No, lui è molto gentile -
- gentile dici? Con le ragazze lo è sempre, ricordo ancora la sua storia con Anna, lui le dava solo ripetizioni un'ora alla settimana eppure già dalla prima lezione non si staccavano gli occhi di dosso. Tutta la scuola sapeva che stavano insieme e tutti spettegolavano su che cosa facessero invece che studiare...ma non scendo nei particolari -
- no....non è possibile, stai mentendo -
- che vuoi che ti dica? Alvin è fatto così, la popolarità può dare alla testa e io ne so qualcosa. Ma per fortuna io non sono come lui, preferisco le storie serie a quelle da una botta e via. Devo confessarti che mi sei sembrata interessante fin da subito Melody -
- cioè stai dicendo che....che ti piaccio!? -
- direi di si e credimi se ti dico che farò di tutto per portarti via da lui -
Rimasi così di stucco che non riuscì a rispondergli. Per fortuna arrivò Alvin.
- Vincent possibile che non riesci a lasciarci in pace per dieci minuti? -
- mio caro Alvin, stai attento a quello che dici, non ho infastidito nessuno, Melody era qui da sola e io le ho fatto compagnia -
- non mi interessa, ora sparisci! -
- non finisce qui Alvin. Melody, noi ci vediamo presto -
Quando Vincent se ne andò , guardai Alvin e notai come mi stava fissando.
Tieniti pronta Melody, è in arrivo un'altra sgridata.

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