Clara è tornata

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Io e Alvin eravamo in spiaggia, lui ancora non mi parlava ed io ero troppo sovrappensiero per concentrarmi.
Avevo paura per quella sera, avevo accettato di andare alla festa di Vincent , ma ora non mi sembrava più una buona idea.
Alvin era silenzioso , probabilmente ce l'aveva con me perchè non avevo rifiutato la proposta di Vincent, peró poteva almeno degnarsi di aprir bocca qualche volta.
Lui mi sta aiutando tantissimo e a volte mi sembra di essergli di impiccio...forse è quello che pensa anche lui...forse sono solo un impiccio ai suoi occhi.
Non lo avrei mai saputo perchè non glielo avrei mai chiesto.
- trovato qualcosa? - chiesi.
- no - mormoró lui.
Gli andai vicino e lo guardai negli occhi.
- perchè non parli? - gli chiesi.
- ti ho risposto no? -
- intendevo, perchè è tutto il giorno che non mi parli? -
- nemmeno tu mi hai parlato -
- se ho fatto qualcosa di male devi dirmelo Alvin, non aspettare che ci arrivi da sola -
Lui mi guardó per un istante.
- forse dovremmo cercare da un'altra parte , qui non c'è niente è inutile continuare. Potremmo provare al porto o magari... -
- Alvin! - lo interruppi alzando la voce.
- okay, vuoi sapere come la penso? Penso che qui non ci sia nulla Melody, quella stupida perla non c'è più! Penso che sia inutile cercare perchè non la troveremo, penso che non riusciremo mai a farti tornare umana perchè non c'è soluzione! Penso che tu sia stata una sciocca ad accettare di andare a quella festa stasera e che fai sempre di testa tua nonostante i miei avvertimenti! Penso che l'unico sciocco sono io che ti sto aiutando in questa cosa ridicola e che probabilmente ora avrei una vita normale se non ti avessi mai inc.... -
Alvin si fermò accorgendosi che stavo piangendo.
- scusa, so di essere solo un impiccio -
singhiozzai.
Ora lo sapevo...
- Melody...mi dispiace...non intendevo... -
Corsi via. Lui non mi seguì e ci rimasi male.
Non so per quanto corsi ma quando trovai una panchina mi ci sedetti.
Guardai le onde infrangersi sulla spiaggia mentre ancora piangevo a dirotto.
Mi coprii il viso con le mani e pensai alle parole di Alvin.
Come poteva avermi detto quelle cose? Gli dispiaceva? Si, ma sapevo che in fondo le pensava davvero.
Sapevo anch'io che piombando nella sua vita avevo completamente sconvolto i suoi piani ma sentirselo dire era doloroso.
Credevo che dopo quel bacio la pensasse diversamente, che mi vedesse come una benedizione e non come un problema da risolvere. A quanto pare mi sbagliavo...
Ma che stupida che sono! È ovvio che mi sbagliavo! Un bacio non puó cambiare le cose e poi lui non è innamorato di me , mi ha baciata solo perchè é attratto da me come chiunque altro!
Mi asciugai rabbiosamente gli occhi con il braccio.
- vorrei non essere mai nata sirena! - esclamai.
- non dire sciocchezze! -
Questa voce...
Alzai lo sguardo e vidi...
- Clara!? -
- shhh! Qualcuno potrebbe sentirti! - mi disse lei.
Riuscivo a vedere solo la sua testa, dalle spalle in giù era immersa nell'acqua.
Mi avvicinai e ci guardammo per un momento.
Corsi in acqua senza togliermi le scarpe, fregandomene dei vestiti che si sarebbero inzuppati e la abbracciai.
Scoppiammo entrambe a piangere.
- anche tu mi sei mancata - mi disse.
Ci staccammo, lei mi sorrise e io feci lo stesso.
- ho tante cose da raccontarti - dissi.
- si anch'io, cominciando dal fatto che tu non mi abbia ascoltata e che ti sia intrufolata nel castello anche se ti avevo detto di non farlo! - disse. rimproverandomi.
- lo so, lo so, hai ragione, sono stata una stupida a non darti retta -
- ma ti rendi conto?! I tuoi genitori sono in pena da giorni, tua madre è distrutta e tu non hai più la coda! La prima volta che ti ho rivista non riuscivo a crederci... -
- aspetta...vuoi dire che questa non è la prima volta che mi rivedi? - chiesi sorpresa.
- si, ricordi quando siete venuti in spiaggia tu e il ragazzo? -
Ricordai il momento in cui ero seduta sulla spiaggia con Alvin e avevo visto qualcosa in acqua, ma quando mi ero girata non c'era nessuno.
- eri tu? - chiesi.
- si e per fortuna sono riuscita a nascondermi prima che mi vedessi -
- ma...perchè? -
- perchè con te c'era l'umano! Lo sai che non possiamo farci vedere Melody! - mi spiegó.
- ma lui non è come gli altri, mi sta aiutando a... -
- senti, lo so che ci tieni a lui ma per il tuo bene devi stargli lontana - mi interruppe.
- come stargli lontana? Non sono più una sirena - dissi.
- si ma nessuno sarebbe contento di sapere che mentre il nostro mondo crolla tu ti vedi con un umano, soprattutto i tuoi genitori -
- hai intenzione di dirglielo? -
- certo! Melody non torni a casa da tantissimo tempo , tutti ti credono morta! Finalmente ti ho ritrovata e devo spiegargli che invece sei viva ma che Morena ti ha tolto la coda. Troveremo un modo per spezzare l'incantesimo e tu potrai finalmente tornare. -
Ci pensai su...sarei davvero capace di abbandonare Alvin, stargli alla larga finchè Clara non avrà trovato un modo per farmi tornare a casa e andarmene senza dire niente ne a lui ne a Lucia? Potrei andarmene pur sapendo che non li rivedró più? Era ovvio che non avrei mai potuto fare una cosa del genere.
- non...posso - sussurrai.
- ma cosa....che significa che non puoi?! -
- Clara ascoltami, non posso abbandonare Alvin e nemmeno gli altri miei amici...non così -
- stai scherzando vero? Tu hai fatto amicizia con gli umani!? - disse sconvolta.
- si e come vedi sono ancora viva, sono come noi, non è come ci fanno credere Clara -
- tu...sei pazza -
- non sono pazza, è vero! Alvin è la persona più gentile che abbia mai conosciuto, lui mi ha creduta Clara! Mi ha ospitata da lui quando gli ho detto di non avere più una casa! -
- vi ho sentiti discutere prima e da quello che ti ha detto non penso proprio che sia come dici -
Ci aveva spiati?!
- non c'entra niente, era arrabbiato non voleva dire quelle cose! - mentii.
- oh no, non va bene, non va affatto bene...cosa diró ai tuoi? "Ho ritrovato vostra figlia, ha perso la coda perchè Morena le ha fatto un incantesimo e adesso è umana e ha pure fatto amicizia con molti di loro ma non vi preoccupate, non l'hanno fatta a fette?!" -
- Clara sii ragionevole -
- sii ragionevole?! Melody ti hanno fatto il lavaggio del cervello! -
Stavo per replicare ma sentimmo un rumore.
- è lui - mi disse.
- chi? -
- lo stupido umano! -
- non chiamarlo così! - lo difesi.
Lei sospiró.
- senti, devo andare prima che mi veda, ci possiamo incontrare di nuovo? - mi chiese.
- si, dimmi quando -
- Melody! Melody dove sei? -
Sentii Alvin chiamarmi.
Mi sta cercando?
Il mio cuore scoppió di felicità.
- stasera a mezzanotte - mi disse facendomi tornare alla realtà.
- mezzanotte? Ma è troppo tardi! Come faró a convincere Alvin a farmi uscire da sola a quell'ora? -
- trova un modo -
- Melody! - gridó Alvin.
Si stava avvicinando.
- ora vado, ci vediamo stasera va bene? - mi disse Clara.
Io annuii e feci per uscire dall'acqua.
- ah e...Melody? - mi chiamó Clara.
- si? - chiesi girandomi.
- non vorrai farti vedere da lui con quel sorriso da ebete stampato in faccia vero? -
Arrossii.
Stavo sorridendo? Non me ne ero accorta.
- eccoti finalmente! Ma....che stai facendo in acqua? -
Mi voltai e vidi Alvin in piedi che mi fissava incredulo.
- ehm...stavo.... - cominciai, ma non finii la frase perchè non sapevo che scusa usare.
- non importa, esci o ti ammalerai - mi disse.
Io obbedii e appena mi ritrovai all'asciutto venni percorsa dai brividi.
Alvin aveva ragione, fa freddissimo.
Cominciai a tremare e mi strusciai le mani sulle braccia per scaldarmi.
Alvin si tolse la giacca e me la mise sulle spalle.
Lo guardai e arrossii.
- g-grazie... - dissi.
- prego -
Guardai verso il mare...Clara se n'era andata poco prima che Alvin mi trovasse, ma devo ammettere che mi dispiaceva, un po' perché già mi mancava la mia amica è un po' perché volevo che conoscesse Alvin e capisse che non ha nulla da temere, che noi non abbiamo nulla da temere.
Alvin mi mise un braccio intorno alle spalle e io sussultai.
- scusa... - mi disse ritraendo la mano.
Eppure queste scuse non sembravano solo per avermi toccata.
- per che cosa? - chiesi quindi.
- per tutto... - cominció.
- Aaah! sono stato un vero stronzo! Ero così arrabbiato perché tu avevi accettato di andare a quella festa che...ho detto cose che non pensavo, perdonami - continuò Alvin.
- si hai ragione... -
- su cosa? -
- sei stato uno stronzo...ma ti perdono - dissi sorridendogli.
- okay... - rispose sorridendo a sua volta.
- okay - ripetei io.
- quindi...stasera... - provai a dire.
- ci andiamo, sarò con te quindi non ho nulla di cui preoccuparmi -
Feci un sorriso a trentadue denti e per ringraziarlo gli diedi un bacio sulla guancia facendolo arrossire.

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