L'appuntamento di Lucia

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Sentii la porta aprirsi e corsi di sotto.
- ciao - disse Alvin vedendomi.
- ciao Alvin, ti aspettavo -
- come ti senti? -
- meglio di ieri, grazie ai tuoi pancake, erano semplicemente deliziosi! -
Alvin rise e si passò una mano tra i capelli.
Io rimasi imbambolata dal suo gesto.
- lo so, sono un cuoco fantastico, basta con i complimenti...anzi, continua, non mi dispiacciono -
Tornai alla realtà e risi insieme a lui.
Alvin prese il suo zaino, lo aprì e tirò fuori degli appunti.
- ho preso gli appunti di tutte le materie anche per te, così non farai troppa fatica a studiare -
Mi porse i fogli e io li presi in mano e gli diedi un'occhiata.
Alvin aveva davvero una bellissima calligrafia ed era anche ordinato! Il contrario di me...che facevo scarabocchi su tutti gli spazi liberi dei miei quaderni.
Lo guardai e gli sorrisi riconoscente.
- grazie mille Alvin -
- per così poco? -
Mi sorrise anche lui.
- però ora sai cosa voglio sapere - gli dissi.
Lui mi guardò con un sopracciglio alzato.
Lo presi per un braccio e lo trascinai sul divano.
Mi sedetti di fianco a lui e appoggiai gli appunti sul tavolino davanti a noi.
- com'è andato l'appuntamento di Lucia? - gli chiesi euforica.
- sapevi che me ne avrebbe parlato tutto il giorno vero? È andato alla grande, ha detto che lui è arrivato a casa sua con un mazzo di rose in mano, poi l'ha portata a mangiare in un ristorante di pesce piuttosto costoso. Ovviamente ha pagato lui e alla fine della serata sono andati a farsi una passeggiata al parco, sotto le stelle... -
Feci un sospiro immaginando la scena romantica.
- e poi cos'è successo? - chiesi.
- non lo so, stava facendo troppo lunga la faccenda così ho smesso di ascoltarla -
La scena che un attimo prima stavo immaginando si frantumò.
- Alvin! - lo ripresi.
- che c'è? Lo sai come fa Lucia, io ora te l'ho fatta corta ma lei non ha smesso di parlarne nemmeno per un attimo! Io non sono una ragazzina pettegola, non mi interessano queste cose e lei era particolarmente insopportabile oggi...più del solito -
Lo fissai con un misto di rabbia e incredulità. Alvin scoppiò a ridere appena vide la mia espressione.
- la loro serata è andata bene, fatti raccontare i dettagli da lei - disse calmandosi.
Sospirai.
Uomini...

Quel pomeriggio chiamai Lucia per saperne di più e lei mi rispose al primo squillo.
- ciao Lu... -
- oddio Melody, non sai che serata quella di ieri! Luke era bellissimo e... - mi interruppe lei.
- Lucia, respira e raccontami tutto dall'inizio...con calma - questa volta fu il mio turno di interromperla.
- okay, da dove comincio? Luke mi è venuto a prendere con una limousine e ha steso un tappeto rosso che partiva dalle scale di casa mia fino alla macchina. Si è avvicinato, indossava uno smoking, era elegantissimo e teneva in mano un mazzo di rose gigantesco. Mi ha guardata negli occhi e mi ha detto che ero bellissima, poi mi ha baciato la mano e mi ha accompagnata alla portiera dell'auto che un maggiordomo aveva aperto per noi. Mi ha portata a cena in un ristorante lussuoso dove solo i vip possono entrare, lì ho incontrato Katy Perry e Angelina Jolie e ci siamo fatte i selfie insieme. Ci siamo seduti ed è comparso un violinista che ha cominciato a suonare una serenata mentre mangiavamo e bevevamo champagne. Alla fine della serata mi ha portata al parco e sotto un cielo stellato mi si è avvicinato e mi ha baciata! -
Ci fu un momento di silenzio...Lucia stava riprendendo fiato e io mi stavo riprendendo e basta.
- Melody? Sei ancora li? Pronto? -
Ero sbalordita, c'era una leggerissima differenza tra quello che mi aveva raccontato e Alvin e la versione di Lucia.
- Lucia...sicura di non aver esagerato un pochino nella spiegazione? - le chiesi.
- beh....ok forse un pochino. Non c'era nessun tappeto rosso, nessuna limousine, nessun maggiordomo, il ristorante non era per vip e non mi sono fatta i selfie con Katy Perry e Angelina Jolie ubriache e non c'era il violinista ...e non mi ha baciata, mi ha portata ha casa e mi ha detto che aveva passato una serata meravigliosa....però tutto il resto era vero! -
Oh mamma...
- ma è stupendo Lucia! Sono veramente contenta per te! - dissi con finto entusiasmo.
La sentii sospirare.
- si ok...lo so, pensi che io abbia avuto una serata normale e che ora mi sia inventata tutte quelle cose...ma ti giuro Melody che a me è sembrata così, è stata una serata bellissima -
Sorrisi sentendo le sue parole, sapevo che Luke e lei sarebbero stati bene insieme, avevo visto negli occhi di Luke le scintille che si erano accese quando gli avevo detto che Lucia aveva accettato.
- lo so e ti credo - le dissi.
- davvero? -
- si -
- ...e tu come stai? Ti senti meglio? - mi chiese.
- si sto molto meglio, credo che dopodomani potrò già tornare a scuola...e Luke? Come va il suo bernoccolo? - le chiesi ridendo.
- gli è passato, anche se lo trovavo sexy -
Scoppiammo entrambe a ridere.
Salutai Lucia e bussai alla porta di Alvin.
Lui mi aprì e mi fece entrare. Non ero mai entrata in camera sua se non per pulirla, spesso non c'era nemmeno niente da sistemare e ci entravo solo per stendermi sul suo letto e sentire il suo profumo...lo so, è da pazzi ma che ci posso fare?
- allora? Che ti ha detto? - mi chiese invitandomi a sedere sul suo letto.
Mi sistemai di fianco a lui.
- le stesse cose che ha raccontato a te credo -
- ti ha detto di Katy Perry e... -
- Angelina Jolie? Si - continuai al posto suo.
- è la solita esagerata, non cambierà mai - rise Alvin.
- già hai proprio ragione -
Mi guardai intorno e vidi una custodia nera appoggiata in un angolo.
- quella è la tua chitarra? - gli chiesi indicando la custodia.
- si -
Alvin si alzò e la aprì mostrando una chitarra nera e bianca.
- è bellissima Alvin! - esclamai.
- si, piace molto anche a me -
Tornò a sedersi di fianco a me. Posizionò la chitarra e pizzicò tutte le corde.
Poi cominciò a suonare l'inizio una canzone che non conoscevo e...iniziò a cantare!
Alvin stava cantando per me!
Ok, forse mi stava solo facendo sentire quanto era bravo però...quelle parole...sembravano riferite a me.
Aveva una voce bellissima, mi sembrava di non averne mai sentita una più bella.
La canzone parlava di una ragazza bellissima e misteriosa che un giorno comparve all'improvviso nella vita di questo ragazzo e lui non riusciva a dirle quello che provava.
Alvin si fermò a metà canzone.
- Melody...io l'ho scritta per te - ammise arrossendo.
Arossii a mia volta.
Alvin aveva scritto una canzone per me!
Ma se la ragazza nella canzone ero io e il ragazzo era lui, questo significherebbe che Alvin è....
- grazie, è...la canzone più bella che io abbia mai sentito - gli dissi.
Lui mi guardò negli occhi e io feci lo stesso.
Come mai mi era così difficile stargli lontano? In realtà lo sapevo...ma non volevo ammetterlo.
Eravamo incantati l'uno dall'altra...questa volta fui io ad avvicinarmi, perché ne ero sicura...ora sapevo cosa volevo.

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