L'invito

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- un'altra noiosissima giornata di scuola - dissi.
- guarda il lato positivo.. - mi disse Alvin.
- e quale sarebbe? -
- non lo so, speravo lo sapessi tu -
Sospirai ed entrammo in classe.
Ogni volta che mi andavo a sedere al mio banco mi sentivo osservata, soprattutto dai ragazzi. La mia bellezza attirava l'attenzione eppure nessuno tranne Alvin e Vincent aveva avuto il coraggio di dirmi qualcosa, forse era perché eravamo in maggioranza femmine. L'unica amica che avevo era Lucia perché le ragazze mi odiavano...e si notava.
Alvin si sedette vicino a me e la lezione incominciò appena il professore entrò in classe.
Matematica...quanto la odiavo.
Mentre il prof scriveva alla lavagna vedevo Alvin che prendeva appunti, al contrario di me lui amava studiare e questa era la sua materia preferita, ed era anche bravo!
Beato lui...
Pensai guardando lo scarabocchio che avevo fatto sul mio quaderno, doveva essere un delfino ma assomigliava di più ad un pesce malformato.
- carino - disse Alvin sbirciando sul mio quaderno.
Io lo chiusi subito e arrossii, lui trattenne una risata.

- finalmente! La mia materia preferita! - esclamai.
- la pausa pranzo? - chiese Alvin mettendosi a sedere.
Io mi accomodai di fianco a lui.
- si , penso che sia importante l'alimentazione, dovevano inventare solo materie come questa - risposi cominciando a mangiare.
- sono d'accordo -
- hey scusate, qualcuno di voi bravi ragazzi potrebbe prestarmi dei soldi per il pranzo? -
Io e Alvin ci guardammo, ci girammo e...come pensavo, è sempre la solita.
- scordatelo, lo sappiamo cosa intendi in realtà, è solo una scusa per fregarci i soldi - rispose il ragazzo.
- come fate a esserne sicuri? Io potrei anche aver veramente dimenticato i soldi a casa - disse Lucia.
- si come no, raccontane un'altra - le disse l'altro ragazzo continuando a mangiare il suo panino.
- siete senza cuore! Io sto morendo di fame e voi mi mangiate in faccia! Perché mi torturate? Vi piace vedermi soffrire? -
- basta non insistere! - le disse il primo ragazzo.
- e va bene ma ricordatevi che vi torna tutto indietro! -
- si d'accordo ora me lo scrivo - disse il secondo ragazzo scatenando le risate del suo amico e le nostre.
Fu in quel momento che Lucia ci notó e ci raggiunse.
- voi non avete visto niente, okay? - ci disse.
- sei sempre la stessa, vai ancora in giro a scroccare soldi gratis? - le disse Alvin.
- shhhh! Potrebbero sentirti! - rispose lei abbassando il tono della voce.
- ma ormai lo sanno tutti Lucia - le dissi.
- eppure c'è ancora qualcuno che mi da retta - disse mostrandoci quello che aveva guadagnato andando di tavolo in tavolo a elemosinare quel giorno.
- perció preferirei che continuassero a farlo se non vi dispiace - continuó.
- sei ridicola ma cosa ti costa portarti i soldi? - le dissi.
- Melody, Melody....un giorno capirai - mi rispose.
- certo - dissi ridacchiando.
Lucia si sedette con noi e parlammo del più e del meno.
- attenzione! Ragazzo popolare in avvicinamento, a ore tre! - disse bisbigliando per non farsi sentire
Guardai e vidi che era Vincent. Stava venendo verso di noi.
- se solo si avvicina lo rompo - disse Alvin.
- provaci e ti rompo io - dissi.
- cosa? Ma Melody lui è... -
- lui è mio amico, si - dissi finendo la sua frase.
Non è che fossi felice più di tanto che Vincent stesse venendo qui, ero più curiosa di vedere che faccia avrebbe fatto Alvin alle mie parole e credetemi se vi dico che avrei pagato per vederla solo un'altra volta, era un misto di rabbia e incredulità. Era gelosia la sua? Speravo che fosse così in realtà...
- beh allora io vado, ci vediamo dopo! - disse Lucia che prima di andarsene mi rubó lo yogurt.
- hey! - gridai , ma lei se n'era già andata.
Sospirai.
- mi ha preso anche il cucchiaio - dissi mettendo il broncio e facendo ridere Alvin.
- ciao ragazzi cos'è che vi fa ridere? - disse Vincent sedendosi al posto di Lucia.
- sicuramente non il fatto che tu sia qui - rispose acido Alvin.
- ma che gentile, mi stupisco di vedere che frequenti gente del genere Melody, una ragazza educata come te dovrebbe stare con persone migliori -
- come te? - gli chiese Alvin sarcastico.
- esattamente, lei merita il meglio -
- oh e tu saresti il meglio? -
Decisi di intervenire vedendo che Alvin si stava innervosendo.
- che cosa vuoi? - chiesi interrompendo il loro "amichevole" discorso.
Vincent guardó prima me e poi Alvin.
- se è possibile vorrei parlartene in privato - disse.
- assolutamente no! Puoi dirlo a tutti e due - disse Alvin.
- come vuoi, volevo chiedere a Melody se le andava di venire con me al cinema oggi pomeriggio - disse guardandomi.
- scusami Vincent ma oggi io e Alvin avevamo deciso di andare in spiaggia -
Anche perchè dovevamo continuare le ricerche e non ci avrei mai rinunciato.
- d'accordo ma non sai cosa ti perdi...ah e un'altra cosa, stasera daró una festa a casa mia, ci vieni? -
Guardai Alvin, dalla sua espressione capii che non sarebbe stato molto contento se gli avessi risposto di si, ma ero io quella che doveva decidere no?
- certo, ma solo se puó venire anche Alvin con me -
Alvin mi guardó stupito e Vincent ci pensó un po' su e poi rispose.
- va bene, se ti fa felice -
Alvin alzó gli occhi al cielo, io invece sorrisi.
Vincent si alzó e tornó dai suoi amici lasciandoci soli.
- sei impazzita per caso? Hai la vaga idea di come siano le feste di Vincent? L'ultima volta che ci sono stato c'era gente ubriaca svenuta a terra! -
Sbuffai.
- perchè devi sempre essere così critico? Non berró niente e poi ci sarai tu con me, non corro alcun rischio -
Mi guardó poco convinto ma alla fine cedette.
- okay, peró sappi che ti staró incollato -
- va bene, se ti fa felice - dissi ripetendo le parole di Vincent.
Io risi e Alvin alzó nuovamente gli occhi al cielo ridendo sotto i baffi.

- sentite questo profumo? È la dolce aroma della libertà, ogni studente pagherebbe oro per poterne sentire ogni singolo minuto della sua vita - ci disse Lucia mentre uscivamo da scuola.
- come sei esagerata - le dissi.
- dì quello che vuoi ma so per certo che lo pensi anche tu. Cosa voleva prima Vincent? -
- invitarci alla sua festa, niente di che - risposi.
- certo, dopo aver chiesto a Melody di uscire con lui e comunque aveva invitato solo lei - disse Alvin.
- e avete accettato? - chiese Lucia.
- si - dissi.
- in realtà io non volevo, so cos'ha in mente, Vincent vuole solo prendersi gioco di Melody! - disse Alvin.
- coraggio, non essere geloso, stasera sarete insieme tu e Melody - disse Lucia.
Arrossimmo entrambi.
- Lucia! - esclamai.
- beh, che c'è? Non negate l'evidenza, con me non attacca. Ora scusate, devo andare da mia madre altrimenti penserà che sono stata rapita dagli alieni, ci si vede! -
Lucia se n'era andata e io e Alvin ricominciammo a camminare diretti verso casa.
Non ci parlammo più ne ci guardammo negli occhi, ma quando mi decisi a girarmi verso di lui scoprii che ancora stava arrossendo.

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