La festa

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Quando tornammo a casa misi ad asciugare i vestiti bagnati e dopo essermi fatta una doccia mi cambiai.
Quel giorno, prima di andare in spiaggia con Alvin, ero andata da sola a fare un po' di shopping e avevo comprato il vestito per la festa.
Era un vestito color champagne senza spalline, arrivava fino al ginocchio, aveva una scollatura a cuore e sulla gonna c'erano dei brillantini di color argento.
Le scarpe avevano il tacco ed essendo anch'esse argento, si intonavano al vestito.
Per il trucco decisi di seguire qualche tutorial che avevo imparato guardando video su internet.
Per finire mi raccolsi i capelli in uno chignon e misi degli orecchini con due piccoli diamanti finti.
Mi guardai allo specchio.
Wow...non sono mai stata così bella.
Ero soddisfatta del risultato, ed ero orgogliosa di essere riuscita a mettermi il trucco per bene.
- Melody dobbiamo andare, sei pronta? - gridó Alvin dal piano di sotto.
- si, scendo subito - gli gridai.
Mi lisciai il vestito e uscii dalla camera.
Davanti alla porta d'ingresso c'era Alvin che mi aspettava, indossava dei pantaloni neri e una maglia azzurra a maniche lunghe con sopra un gilet.
- wow... - disse appena mi vide.
Mentre scendevo le scale notai che non mi staccava gli occhi di dosso e nemmeno io riuscivo a smettere di guardarlo.
Dio quanto è bello...
Quando lo raggiunsi mi guardò dalla testa ai piedi.
- sei...bellissima - disse un po' imbarazzato.
- grazie...anche tu - dissi arrossendo come un pomodoro.
Rimanemmo a guardarci per un istante poi Alvin si schiarì la voce.
- la...la macchina é qui fuori, andiamo? - mi chiese porgendomi il braccio.
Lo accettai e annuii.
Quando arrivammo alla macchina Alvin mi aprii la portiera e dopo averla chiusa salì anche lui al posto di guida.
- dunque, non voglio che ti allontani da me o che parli con chi non conosci a meno che io non te lo permetta va bene? - mi disse.
- Alvin non sono di tua proprietà, posso parlare con chi voglio, comunque non mi allontanerò -
Non aprimmo bocca per il resto del tragitto. Avvertii una strana tensione tra di noi...speravo che si sarebbe sciolta appena arrivati da Vincent.
- eccoci - disse.
Guardai fuori dal finestrino e...rimasi a bocca aperta.
- aspetta, vuoi dire che questa è... -
- si, è la sua casa -
Era una villa di tre piani, aveva un giardino curato, illuminato da delle lanterne e c'era una piccola piazzetta con al centro una fontana. Sembrava la casa di una regina.
- oh...santo...cielo - dissi.
- si lo so, è grossa -
Alvin sembrava infastidito dalla mia reazione, forse un po' invidiava Vincent per la sua casa...però...cavolo se era bella!
- si beh...è pur sempre una casa - gli dissi per calmarlo e sembrò funzionare.
C'erano molte altre macchine parcheggiate e si sentiva della musica provenire dall'interno dell'abitazione.
Quando suonammo al campanello qualcuno ci aprì la porta, era proprio Vincent.
Indossava dei jeans e una t-shirt nera, forse non era elegante come Alvin però Vincent era bello con tutto.
- chi si vede! Credevo che non sareste venuti - ci disse.
- e invece eccoci qua - dissi.
- già - mormorò Alvin guardando Vincent in cagnesco.
Vincent ignorò le occhiate di Alvin e mi squadrò sorridendo.
- però! Melody sei incantevole - mi disse.
- grazie - risposi imbarazzata.
Alvin mi mise un braccio intorno alla vita e mi tirò a sè lasciandomi sbalordita.
- bene, ora potremmo entrare? - chiese.
- certo... - disse Vincent sorpreso quanto me.
Vidi che Vincent aveva organizzato le cose in grande , c'era un dj che metteva musica a palla, una pista da ballo, un buffet con snack e bibite e la stanza era piena zeppa di persone. Cercai di scrutare qualche volto conosciuto ma non ne trovai.
- bene, io ora devo andare, divertitevi - urlò Vincent per farsi sentire.
Alvin mi circondava ancora la vita, io arrossii ma non dissi niente.
- vuoi bere qualcosa? - mi chiese.
- si -
- va bene, tu stai qui. Ma non ti muovere intesi? -
- okay -
Alvin se n'era appena andato, io mi sedetti su un divano e aspettai.
- Melody! - mi sentii chiamare.
Quando mi girai vidi Lucia.
- Lucia, che ci fai qui? - le domandai.
Lei si sedette di fianco a me sul divano, aveva un bicchiere pieno in mano.
- ero stata invitata anch'io, scusa se non te l'ho detto, ti avrei aiutata a prepararti ma vedo che hai fatto da sola e ci sei riuscita alla perfezione! Sei una bomba sexy - disse guardandomi.
Ma perché mi guardavano tutti?
Arrossii ancora.
- grazie -
- dov'é Alvin? -
- è andato a prendere qualcosa da bere -
- ti confesso che sono venuta qui solo per il buffet, Vincent ha sempre un sacco di prelibatezze - disse.
Mi misi a ridere.
- sei sempre la solita - dissi.
- hai visto che casa? -
- si, sembra un castello - le confessai.
- già , i genitori di Vincent fanno un lavoro ben pagato, beato lui che si può permettere questo lusso -
Lucia finii il cocktail che aveva in mano e appoggiò il bicchiere vuoto sopra un tavolino.
- bene, adesso se non ti dispiace vado ad approfittarmi del lusso di Vincent, ci vediamo dopo - disse.
- okay, a dopo -
Guardai Lucia avviarsi verso il buffet e feci un sorriso.
Non cambierà mai.
Mi guardai un po' intorno, Alvin non era ancora tornato.
Provai a cercarlo con lo sguardo ma venni interrotta da qualcuno.
- hey bellezza, come ti chiami? - mi chiese un ragazzo che si era seduto vicino a me.
- Melody -
Ma perché non sto zitta?
- che nome grazioso. Io sono Mike, sei qui da sola? -
Oh cazzo, Alvin dove sei?
- In effetti no, sono con...un mio amico -
- Ah...e lui dov'è? -
Okay Melody, niente panico, cerca solo di essere gentile e non farlo innervosire. Anzi, prova a farci amicizia, magari è simpatico.
Alvin sbrigati!
- È andato a prendere da bere, ma torna subito -
Mi mostró il suo bicchiere.
- prova questo, lo sono appena andato a riempire, è delizioso -
- no, grazie - dissi con un sorriso.
- solo un sorso, se poi ti piace te lo lascio -
Lo guardai negli occhi, sembrava sincero e poi...avevo una sete che non ci vedevo.
- e va bene, ma solo un sorso - dissi alla fine.
Lui mi sorrise e mi porse il bicchiere, lo presi e ne bevvi un po'.
- è...buonissimo! Che cos'è? - chiesi bevendone ancora.
- vodka, te l'avevo detto che era delizioso -
Era veramente buono, un po' forte forse, ma dopo un po' non si sentiva più e aveva un ottimo sapore.
- aspetta, torno subito - mi disse Mike.
Un attimo dopo fu dinuovo da me con altri due bicchieri in mano.
- ne ho preso ancora - disse.
Dopo il primo bicchiere non riuscii più a fermarmi. Li bevvi entrambi e cominciò a girarmi fortissimo la testa. Non capii più niente.
Alvin tornò con due bicchieri in mano e me ne porse uno, Mike se n'era andato da poco.
- scusa se ti ho fatto aspettare, stavo parlando con un ragazzo della band per chiedergli di suonare per te -
- ah si mi ricordo! Dovevi fare un mini show per me, che gentile che sei - dissi bevendo dal bicchiere.
- si e ha acconsentito, sei contenta? -
- contenta? Sono al settimo cielo! E tu sei troppo gentile e troppo carino, non nel senso di carino carino, intendo...carino - dissi portandomi il bicchiere alle labbra.
Prima che potessi bere ancora Alvin me lo tolse di mano.
- ti senti bene? - mi chiese.
- hey! ridammelo! Sei carino ma non quando fai così! Lo sai che rubarmi il bicchiere non è una cosa carina? -
- Melody...sei ubriaca? -
- come hai fatto a indovinare? Sei uno specie di mago? Fai le magie? Sei un mago carino, il mago il più bello del mondo. Anzi, no! Il ragazzo mago più bello dell'universo! -
- che...cosa hai detto? -
- si, se mi guardi così mi fai arrossire...è una magia? -
Cos'ho detto!?
- Chi ti ha dato da bere? - mi chiese.
Guardai in giro e gli indicai un ragazzo.
- torno subito - mi disse lasciandomi dinuovo da sola.

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