Amore vero

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Il giorno dopo a scuola fu fantastico. Non pensavo che sarei mai riuscita a dire la frase "sono contenta di andare a scuola" ma era così, finalmente potevo avere una vita normale con la persona che amavo, c'era forse qualcosa di meglio?
- tu sei pazza! - commentò Lucia.
- non puoi veramente aver detto quella frase!! -
- non è così strano Lucia, a me e Alvin spetta uno splendido futuro, dire che ora la scuola mi sembra fantastica è il minimo - risposi sognando ad occhi aperti me, Alvin e i nostri cinque futuri bambini.
- il fatto che tu e Alvin ora possiate stare insieme senza problemi non ti da il diritto di pronunciare quelle bestemmie che tu chiami parole! -
- che esagerata che sei! E poi è vero, amo la scuola perché è uno dei posti in cui vedo dipiù Alvin e i miei amici e anche dove mi diverto dipiù -
Lucia spalancò gli occhi e si allontanò da me di qualche passo riparandosi con il libro di Religione che teneva in mano.
- esci da questo corpo demone! E indietreggia davanti alla potenza del libro di religione! -
- ma smettila! - dissi ridendo.
- tu stai delirando, non dire più cose del genere davanti a me...sono sotto shock -
Alzai gli occhi al cielo e scossi la testa.
Guardai davanti a me e vidi Alvin e Dilan chiacchierare davanti all'aula di chimica.
D'istinto percorsi tutto il corridoio di corsa e quando arrivai davanti ad Alvin gli saltai in braccio facendolo leggermente sbilanciare all'indietro.
Lo baciai con passione e quando mi staccai notai la sue espressione divertita.
- ciao anche a te - mi disse.
Come risposta io gli sorrisi e gli lasciai un altro bacio sulla guancia.
- lo sai che stiamo dando spettacolo vero? -
- non mi interessa, ti amo - gli dissi perdendomi nei suoi occhi.
- ma dico io, ti sembra il modo!? Potevi aspettarmi invece di lasciarmi lì come una stupida a parlare da sola in mezzo al corridoio! -
- oh scusami Lucia, pensavo fossi dietro di me - le risposi.
- nemmeno un missile avrebbe raggiunto la tua velocità! -
Presi Lucia sottobraccio e mi rivolsi a Dilan.
- allora? Di che parlavate? -
- Dilan voleva darmi una bella notizia - commentò il mio ragazzo.
- infatti, io e Sara dopo quella sera abbiamo continuato a vederci e...stranamente sembra funzionare - spiegò Dilan.
- siamo sicuri che si stia parlando di QUELLA Sara? - chiese Lucia stupita.
- oh Dilan! Sono contenta per te, tu sei un bravo ragazzo, non avrebbe potuto trovare di meglio. Era da tanto che la aspettavi - dissi con entusiasmo.
- si e ho intenzione di chiederle di fidanzarci ufficialmente oggi stesso -
- ripeto...Sara!? -
- si Lucia, guarda che non è così strano, anche lei sa amare...a modo suo - dissi.
- la strega dal cuore di ghiaccio? -
- se la vuoi definire così... -
- di certo non si può dire che sia un angelo -
- su questo non ho niente da obbiettare - affermai.

- ciao zuccherino! -
- ciao bellissima -
Anche per quel giorno le lezioni erano finite e ce ne stavamo tutti buoni e tranquilli in corridoio...quando è arrivata Sara a salutare per la quinta volta consecutiva nella stessa giornata il suo fidanzato ufficiale, Dilan.
- mi sei mancato - disse lei.
- ma se siete stati "separati" solo per un'ora! Vi siete rivisti esattamente un'ora fa e vi siete salutati allo stesso modo! - protestò Lucia.
- e a te che importa? Preoccupati dei cavoli tuoi, pensa al tuo di ragazzo - le rispose Sara con il suo solito tono velenoso.
Lucia la guardò come se pensasse a un motivo valido per non ucciderla all'istante. Quindi decisi di cambiare discorso.
- hey, avete visto Luke? -
ad un tratto sentii una strana presenza dietro di me e voltandomi sussultai.
- ti ho fatto paura? -
- Luke, accidenti! Farmi prendere degli infarti è diventata una moda adesso? O hai preso da Lucia? - brontolai.
Come riposta Luke mi fece un sorriso, poi andò da Lucia e la baciò con tenerezza.
- bene ragazzi, è stato divertente, ma ora io e Melody dobbiamo scappare - disse Alvin.
Scappare? Perché? Non mi sembra di ricordare di avere qualche impegno oggi.
Alvin notò la mia espressione confusa e sorrise.
- certo, tranquilli, ce ne stavamo andando, vero zuccherino? - disse Sara facendo l'occhiolino a Dilan visibilmente imbarazzato dal nomignolo.
- si, infatti - riuscì comunque allontanandosi con lei.
Ma prima che potessero andarsene riuscì a sentire Dilan che diceva : "devi proprio chiamarmi in quel modo davanti a loro? Mi fa sembrare un idiota".
- anche noi abbiamo dei programmi per oggi - disse Lucia.
- perciò, bye bye! - concluse Luke scappando via con Lucia.
Era ovvio che ci fosse qualcosa sotto, perciò mi voltai verso Alvin.
Volevo chiedergli spiegazioni ma poi vidi la sua espressione.
Sembrava emozionato, anche se non ne capivo il motivo, ma era troppo bello vederlo felice quindi gli sorrisi anch'io.
- portami dove vuoi - gli dissi infine.
Lui non se lo fece ripetere due volte e mi prese per mano.

Nulla mi avrebbe mai potuta preparare a quella meravigliosa visione. Ci trovavamo in un campo fiorito con qualche albero qua e là, all'orizzonte il mare faceva la sua comparsa con il sole al tramonto che rifletteva su di esso la sua luce, colorando di un pallido rosa il cielo circostante.
- questo posto, è il paradiso - dissi osservando il paesaggio in lontananza.
- lo penso anch'io, è speciale...come te -
Mi voltai verso di lui. Anche se eravamo fidanzati da diverso tempo, riusciva ancora a farmi arrossire come le prime volte.
Ci sedemmo sul prato a guardare insieme, stretti l'uno nelle braccia dell'altro.
Appoggiai la testa sul suo petto e mi sentii subito meglio. Lui mi faceva stare bene, così tanto che mi venne quasi da chiudere gli occhi.
- mi sento benissimo, vorrei che non finisse mai - mi ritrovai a dirgli facendolo sorridere.
- non finirà infatti -
- non puoi esserne sicuro, potrebbe non durare per sempre, potresti stancarti di me un giorno e decidere di lasciarmi o... -
- Melody, se c'è una cosa di cui sono certo al cento per cento, è che finché ti amerò non finirà. E credimi se ti dico che per me non sarà più necessario cercare nessun'altra, tu sei tutto quello che mi serve e mi basta -
Alzai lo sguardo su di lui e solo quando vidi Alvin asciugarmi gli occhi capii di stare piangendo, per la felicità.
Mai mi avevano detto parole così belle.
Per nascondere l'imbarazzo del momento nascosi la faccia nella sua maglietta cercando di controllarmi e di smettere di piangere.
Alvin mi strinse ancora dipiù a sè e mi accarezzò la schiena.
Appena mi fui calmata lui alzò una mano e mi accarezzò una guancia.
- Melody, io un giorno...ti sposerò -
- cosa?... -
Aspettate. Fermi tutti! Time-out! Riavvolgi il nastro, ripetilo un po' più lentamente, mi sa che non ho capito bene...
No...invece ha detto proprio così!
- stai scherzando? Tu vuoi veramente... -
- non ci scherzerei mai, Melody, io voglio stare con te per sempre -
- ma...me lo dici così, adesso? -
- non intendo chiedertelo adesso, pensavo di farlo in futuro. Non mi sembra che la cosa ti abbia resa felice come speravo però...o dico male? -
Mi prende in giro?! Questo ragazzo parla veramente sul serio?
- dici male! Altroché se dici male! Anzi, malissimo! Sono così contenta che potrei tornare a piangere - dissi trattenendo le lacrime.
- ti basta come dimostrazione? - chiesi facendomi sfuggire una lacrima.
Alvin mi strinse di nuovo e mi baciò su una tempia.
Ora che lui aveva detto quello che doveva dire, mi sentivo in dovere di parlare anche per me.
- Alvin...anche io ti amerò per sempre e vorrei stare tutta la vita con te. Se mai mi chiederai di sposarti, sarò più che felice nell'accettare di diventare tua per sempre. Non voglio più che litighiamo e che stiamo lontani, promettimi che farai di tutto pur di evitarlo -
Alvin mi prese il volto e mi guardò negli occhi, era così vicino che riuscii a specchiarmi nei suoi smeraldi.
- ti amo veramente, te lo prometto Melody, io non ti farò mai più del male, mai, per nessuna ragione ti farò scivolare via dalle mie mani. Ti terrò stretta e non ti lascerò mai andare, lo giuro -
Mi chinai su di lui e lo baciai assaporando al meglio quel momento veramente romantico. Non lo avrei mai dimenticato.
- aspetta qui - mi disse alzandosi e andando verso la macchina.
Poco dopo ritornò con la custodia della chitarra tra le mani e tornò a sedersi di fianco a me.
Prese lo strumento e dopo aver strimpellato qualche prima nota cominciò a suonare la canzone che più amavo al mondo, la melodia che mi aveva fatta innamorare definitivamente di lui.
- te la ricordi? - mi chiese.
- come potrei dimenticarla? L'hai scritta per me, lo sai che è bellissima -
- ricordi le parole? -
Ci pensai un attimo e quando Alvin riprese a suonare ricordai subito ogni strofa e provai ad intonarle.
Cantare per lui era solo una delle piccole cose che potevo offrirgli e lo avrei fatto altre mille volte pur di rivederlo com'era in quel momento: spensierato, sereno e felice.
Non mi sarei mai pentita di aver fatto quella scelta, di aver scelto lui.
Il suo amore colmava ogni vuoto, perché sapevo che era vero ed essere consapevole di questo mi bastava.

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