Prima lezione: mangiare come un umano

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- ahia, scotta! -
Subito mi raffreddai il dito con l'acqua del lavandino provando un immediato sollievo.
Perché ho toccato il fuoco? Forse sono troppo abituata all'innocenza dell'acqua.
- cosa stai facendo? -
Ebbi un sussulto
- scusa non volevo spaventarti - mi disse Alvin
- tranquillo , sto preparando la colazione - dissi fiera di me
Alvin prese in mano la confezione di quello che stavo cucinando
- ma Melody , questo è salmone a fette! -
- lo so - dissi continuando a cucinare
- il salmone non si mangia a colazione qui! -
- davvero? Certo che siete strani -
Spensi subito il fuoco, triste di dover buttare via l'acqua che ormai stava per bollire e presi la confezione di salmone cercando di aprirla. Quando finalmente ci riuscì, ne presi una fetta.
- noi eh? - commentò Alvin
Prima che potessi mangiarlo me lo tolse di mano.
- hey! Ridammi il mio pesce! - ordinai
- se vuoi imparare ad essere come noi, devi mangiare come noi. Prima lezione: come imparare a mangiare cose normali -
Prese due tazze , le riempì di latte e ci mise dentro dei....
- cosa sono quelli? - chiesi
- cereali e si mangiano a colazione -
- bleah! Io quei cosi non me li mangio! - dissi
- guarda che sono buoni , sono al cioccolato -
- fanno sicuramente schifo! - risposi cocciuta
- tu assaggiali , poi vediamo -
Mi porse un cucchiaio e mentre lui andava a sedersi al tavolo soddisfatto, io rimasi imbambolata a osservare la mia tazza con una smorfia.
Non potei fare a meno di scorgere il sorriso di Alvin mentre mangiava.
- mi trovi divertente? - gli chiesi
- molto -
Gli lanciai un'occhiataccia e mi andai a sedere vicino a lui.
- coraggio - mi disse Alvin facendo un cenno verso i cerali.
Sospirai e presi una cucchiaiata di quei cereali.
Mamma mia! Sono...semplicemente deliziosi!
Dovevo avere un'espressione alquanto comica perché Alvin si mise a ridere.
- dovresti vedere la tua faccia! - mi disse continuando a sghignazzare.
- ridi quanto ti pare , ma sappi che siete strani a fare colazione con questa roba -
- vuoi diventare umana si o no? -
- no, ma sono costretta -
- allora ti tocca fare colazione con questa nostra "roba" -

Stavo aiutando Alvin a sparecchiare.
- Melody , stasera ti insegrerò un paio di nomi così non dovrai andare in giro a chiedere "che cos'è?" ogni volta - disse
- ok maestro. Ma quando potrò venire a scuola? -
- non sei ancora pronta per quello -
- e quando sarò pronta? -
- quando imparerai che il pesce non si fa bollire in pentola -
- ha...ha...spiritoso. Volevo solo provare a cucinare come fate voi! -
- ma chi ti ha detto come fare? -
- tua zia, mi ha detto che lei quando fa da mangiare prende una pentola , la riempie d'acqua eccetera. -
- quello serve se vuoi cucinare la pasta -
- la cosa? -
- lascia perdere -

Più tardi ero in camera mia a leggere un libro che Alvin mi aveva consigliato per imparare alcuni nomi. Lui era andato a scuola e sua zia ovviamente non si vedeva da quella mattina e sarebbe tornata più o meno alle nove di sera.
Alvin deve sentirsi veramente molto solo se sua zia torna ogni giorno così tardi. Scommetto che deve badare lui alla casa e deve fare da mangiare oltre che pensare a studiare...
Lasciai il libro, mi diressi al piano di sotto e mi guardai intorno.
Forse non so cucinare , ma posso pulire.
Solo quando ebbi finito il salotto , mi resi conto del cambiamento. Il pavimento ora era più lucido e anche i mobili.
Ora devo pulire la camera di Alvin...anche se sono sicura che non ci sarà molto da fare
Dovevo ammettere che , più che per pulire , volevo salire in camera sua solo per dare un'occhiata in giro.
Usare la scopa non era difficile e ci presi subito la mano.
Ma di solito mentre facevo qualcosa mi mettevo sempre a cantare perché mi metteva allegria , perciò cominciai a intonare le prime note di quella canzone di cui non sapevo niente ma che mi piaceva tanto.
Forse ero troppo presa dal mio lavoro oppure a ricordarmi tutte le parole della canzone e quindi non mi sono accorta del tempo che passava , perché quando mi voltai vidi Alvin che mi guardava appoggiato alla porta. Stava sorridendo.
Quanto è bello...
- ti prego non ti fermare , continua - mi supplicò
Diventai paonazza
- ..i-io...stavo solo...spazzando -
- non so perché ma ogni volta che canti sei così.....attraente -
Cosa!? O mio dio , qualcuno mi tiri dell'acqua in faccia che sto andando a fuoco!
Non seppi cosa dire e rimasi in silenzio a guardare i suoi magnifici occhi.
- no scusa , lascia perdere....è solo che...è una cosa strana e mi succede quando canti -
- s-si...è una cosa che sanno fare tutti quelli come me. Abbiamo tutti una voce divina in grado di incantare gli umani -
- ecco, ora si spiega tutto! -
- si... -
- hai fatto un ottimo lavoro in casa , brava -
- grazie, faccio quello che posso -
Alvin mi sorrise , si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia.
- ora vai a riposarti che sei stanca - mi sussurrò all'orecchio prima di scendere di sotto.
Rimasi lì , rossa come un peperone a pensare.
Avrei tanto voluto che Alvin mi trovasse attraente non per il potere della mia voce ma perché era quello che pensava davvero.

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